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GeVi Napoli: Giachetti, Bruttini e la stanchezza fermano la corsa azzurra

Al PalaUnieuro non si rinverdiscono i ricordi della Coppa Italia 2006, non basta un sontuoso Monaldi (24) ad aver ragione di Forlì. Mayo fuori per problemi alla caviglia.

Stanca, con i piedi pesanti. La GeVi perde la partita e, forse, di nuovo Josh Mayo, uscito dolorante alla caviglia dopo uno scontro di gioco con Nicola Natali, anche se non pare che l’entità dell’infortunio sia preoccupante.

Che la stanchezza sarebbe stata leit motiv della prestazione della GeVi si capisce da come provi a partire a razzo, cercando di scappare subito e provare a controllare il resto della partita, ma di fronte, stasera, c’era una squadra quasi pari ad essa e che, nonostante l’assenza di pubblico, giocava comunque in casa.

Più che gli americani, nonostante i 19 punti di Rush, sono i vecchi volponi italiani a condannare Napoli: Bruttini fa il bello ed il cattivo tempo, confezionando 19 punti ed un 33 di valutazione frutto anche dei 7 falli subiti, Giachetti è clutch: segna, ruba, smazza assist e chiude virtualmente la contesa con la tripla dall’angolo.

Gli azzurri, che profondono più volte il massimo sforzo per restare in partita dopo il primo tentativo di fuga fallito, si aggrappano a Monaldi, che ne mette 24 ma macchia le proprie percentuali al tiro sul finire di gara, ed a fiammate estemporanee di Marini (11) o Parks (14) che non riesce a non alternare cose positive e negative: l’ex Treviso continua a far, magari, spellare le mani a chi lo guarda, per poi demolire tutto con errori anche ingenui, madornali, inconcepibili per uno del suo talento.

Alla fine, la GeVi paga un passivo anche più pesante di quanto meriterebbe, in un match che solo la poca lucidità, quando i 40’ giocati soffrendo contro Chieti si fanno sentire, fa decantare a favore di Forlì nelle statistiche.

 

LA CRONACA

Domenica da vertigini, al PalaUnieuro, di abbracci tra ex che si sono lasciati, sembra, meglio di quanto si credesse. Partita sentita da Marini, a Forlì lo scorso campionato, sentitissima da Roderick, più per le tante critiche subite lo scorso anno in maglia azzurra che per altro; del resto Pino Sacripanti ha voluto elogiarlo pubblicamente per quanto fatto alle falde del Vesuvio. Forlì, che teatro per i tifosi azzurri, costretti a seguire il match da casa; la memoria va a quel magico febbraio 2006.

Ancora Monaldi titolare per la GeVi, accompagnato dai soliti Marini, Parks, Lombardi e Iannuzzi; Roderick, Rush, Landi, Rodriguez e Natali formano lo starting five romagnolo.

Palla a due vinta da Lombardi che la fa arrivare a Parks; il primo canestro, però, è di Forlì che trova la tripla frontale. Gli azzurri faticano contro la difesa schierata, Dell’Agnello affida Marini alle cure di Rush; tuttavia capitan Monaldi impatta con una tripla dal palleggio, poi se ne inventa un’altra e viene imitato da Parks, 3-9 e si segna solo dal perimetro, con gravi errori sotto misura. Sotto il tabellone è Iannuzzi a fare legna, vari rimbalzi contestati finiscono nelle sue manone: da un fallo subito proprio a rimbalzo offensivo nasce la rimessa che porta all’11-3 firmato Eric Lombardi, bravo a sbarazzarsi della difesa di Roderick; Dell’Agnello chiama subito il minuto di sospensione. Dalla panchina escono Giachetti e Bruttini, sul cui asse Forlì segna, tuttavia Lombardi replica immediatamente in penetrazione, poi costringe Rush a perdere palla. Tra i padroni di casa si vede ancora Bruttini, bravo a sfruttare l’alto-basso di Roderick, poi Natali trova la tripla mentre Iannuzzi e Parks si fanno pescare in infrazione di passi; ancora Bruttini lavora con successo in post contro il neo entrato Zerini, Forlì è a contatto, ed è anche palla in mano dopo l’errore madornale di Parks in avvicinamento; l’ex Brescia resta un rebus per la difesa azzurra, così Sacripanti decide di parlarci su.

Ancora Bruttini, dalla lunetta, firma il sorpasso, poi forza un altro fallo a Zerini; Sacripanti abbassa il quintetto con Sandri e Uglietti e proprio l’ala scuola Treviso firma il controsorpasso. Come in tutte le grandi partite, c’è spazio per la polemica: Roderick trova il suo primo canestro con fallo, ma la decisione arbitrale è assai dubbia; non lo è la tripla di Rush per il +4 forlivese, Iannuzzi risponde con il suo classico jumper dai 4 metri, ma ancora Bruttini trova due punti dalla lunetta. Il primo quarto si chiude con 2 liberi di Josh Mayo, 22-20 al 10’.

È ancora l’onnipresente Bruttini ad inaugurare il secondo quarto, concludendo un contropiede generato da una brutta palla persa da Mayo, gli replica subito Iannuzzi in avvicinamento, poi Marini pareggia dalla linea della carità. Entrambi gli allenatori optano per il doppio playmaker, Giachetti s’inventa 5 punti consecutivi di puro istinto, gli risponde Monaldi in avvicinamento, poi, però, Forlì fa una grande circolazione di palla per il nuovo +5. Napoli s’inceppa, sbaglia tutto, Rush s’inventa 4 punti consecutivi e l’Unieuro scappa costringendo la panchina azzurra al time out. Ma non serve, Monaldi perde una palla elementare, ancora Rush piazza il +11. Il capitano azzurro prova a svegliare i suoi con la terza tripla di serata, poi segna il -7 a cui si aggiunge lo step-back di Parks che riavvicina la GeVi. Dell’Agnello chiama immediatamente il time out ma non serve, le triple di Marini e Monaldi firmano il sorpasso azzurro, peccato che Parks commetta il solito fallo sul tiro da 3 e Landi faccia bottino pieno dalla lunetta. Sul capovolgimento di fronte, Napoli perde l’occasione di pareggiare con Marini che fa solo 1/2 ai liberi, poi concede un rimbalzo offensivo sanguinoso che Bolpin tramuta in una proficua gita in lunetta per il 43-40. La GeVi, però, risponde subito con Iannuzzi che pesca il taglio in backdoor di Uglietti, ma lo stesso pivot irpino commette un fallo ingenuo quando Giachetti era già chiuso sul lato. Ma il primo tempo ha ancora qualche secondo da regalare, Iannuzzi riceve profondo, si gira, e trova il canestro in fade-away: all’intervallo si va sul 44 pari.

Ancora una tripla ad aprire la ripresa, stavolta è Lombardi; dall’errore di Rush, clamoroso, nasce l’azione che Iannuzzi conclude con un long two che stabilisce il +5 ospite. Si sveglia Roderick, tripla contestatissima e canestro ad altissimo coefficiente di difficoltà, ma la risposta azzurra è una bomba frontale di Parks. Si riavvicina, ancora da 3, Forlì con Bolpin, pescato piedi a terra da Roderick; ma il perimetro è casa di Diego Monaldi, 4/4 da 3 e difesa forlivese castigata di nuovo. Dell’Agnello rispolvera Giachetti, ma è Landi a dargli il -2 con l’ennesima tripla di questa partita. Il pareggio arriva dalla lunetta, autore – chi se no – Bruttini, poi Napoli sbaglia tutto e propicia un contropiede che solo il fallo di Lombardi evita si tramuti in due punti facili: dalla lunetta, Roderick fa bottino pieno, poi s’inventa un canestro totalmente insensato. La risposta azzurra è di Pierpaolo Marini, ancora retina bucata dai 6,75, la GeVi stringe le maglie in difesa e Zerini stoppa Giachetti facendogli intendere che il pitturato azzurro è zona rossa, ma perde troppe palle in attacco: solo una zampata di Monaldi la salva: Sacripanti decide di richiamare in campo Josh Mayo. Il playmaker azzurro si prende un fallo di Giachetti che lo manda in lunetta: fa 2/3 perchè gli arbitri sentono qualche parolina di troppo dalla panchina di casa. La reazione del capitano forlivese porta ad altri 4 liberi: percorso netto e +5 locale mentre l’attacco ospite vede il canestro come una cruna d’ago; Rush, invece, vede tutto chiaro e sigla il +7 in post. Ci prova Uglietti, in uscita dal time-out, a svegliare i suoi, ma Rush è on fire e s’inventa un gran long two, al 30’ Forlì è avanti 69-62.

Rientra Sandri e sigla il primo canestro del quarto periodo in reverse, Marini accorcia in appoggio e riporta a tre le lunghezze di distacco. Il -1 è firmato Uglietti, ma gran parte del merito è di Zerini, bravissimo a pescarne il taglio con un assist che in pochi avrebbero anche immaginato: è il preludio del sorpasso che firma, da grande capitano, Diego Monaldi, ancora da 3, ancora dal palleggio. Parziale aperto per la GeVi, ma Parks commette un ingenuo fallo in attacco, fortuna per lui che Roderick decida d’imitarlo; tuttavia Giachetti non è in vena di graziare gli avversari e punisce la palla persa da Monaldi. Nonostante l’assenza del pubblico, l’ambiente è da play off sul parquet, Parks difende e si fa perdonare rubando palla a Giachetti e realizzando in contropiede; il capitano forlivese va in tilt perdendo un’altra palla ma la tripla di Monaldi, in uscita dai blocchi, si limita a baciare il ferro. Anche il tiro di Bruttini farebbe lo stesso, tuttavia la palla si arrampica sull’anello e lo premia con il 2+1 che il lungo locale trasforma, ancora controsorpasso. Napoli accusa il colpo, Parks s’imbottiglia nella difesa biancorossa e mette nei guai Zerini, circondato da avversari e costretto all’ennesima palla persa ospite; arriva puntuale il castigo, ancora a firma Bruttini che aggira Iannuzzi. Lo stesso Parks, però, continua ad alternare cose belle e brutte, castiga la difesa di Roderick e Napoli torna a -1, ma l’Unieuro non molla e Rush colpisce dalla media. Proprio l’ex Treviso regala due liberi a Bolpin con un fallo sciocco, l’ex Latina non sbaglia e sigla l’80-75, la GeVi paga la mancanza di Uglietti in difesa, più dell’assenza di Mayo, uscito per problemi al ginocchio. Serve difesa, Iannuzzi la fa bene su Bruttini, ma l’attacco azzurro produce solo un’altra palla persa, preda della stanchezza e privo di lucidità; lo dimostra l’airball di Monaldi e l’errore 1vs0 di Marini. Nel momento clutch, invece, Giachetti è glaciale e segna la tripla del +8. Napoli perde un’altra palla sanguinosa, e con quella quasi tutta la partita: ci prova Monaldi in contropiede, si apre il gioco dei falli ma sia Iannuzzi che Parks sprecano. Finisce 89-80.

 

IL COMMENTO

La stanchezza, uno Giachetti monumentale, un Bruttini che giganteggia, un Mayo acciaccato. La GeVi paga tanti dividendi ad una Forlì più riposata; limita Roderick, ma i romagnoli hanno tante bocche da fuoco, e si accendono tutte. La seconda sconfitta stagionale porta con sè delle problematiche che, nonostante gli 80 punti segnati, macchiano l’attacco azzurro. Tante, troppe difficoltà nell’attacco alla difesa schierata, con la trovata tattica di Dell’Agnello – bravo a mettere Natali a marcare il portatore di palla avversario – che manda fuori giri prima Mayo, uscito poi per problemi al ginocchio, poi Monaldi, fino a quel momento mortifero.

Il problema c’è, e quando la difesa concede qualcosa alla qualità dell’avversario, diventa uno scoglio difficile da superare. A questo si aggiunga la stanchezza, che porta Sacripanti ad abusare delle rotazioni cercando di gestire le energie di fronte ad un avversario che non ha dovuto scendere in campo all’Epifania e non aveva questa necessità di misurare col contagocce il minutaggio dei suoi. Lo dimostra il fatto che, con un Rodriguez schiacciato da Monaldi, Dell’Agnello non si fa problemi a lasciare in campo Giachetti per un’eternità. E l’ex Roma lo ripaga entrando in tutti i momenti importanti del match. Tutti.

Ma la stanchezza non deve essere l’alibi: la partita in più nelle gambe ha avuto solo l’effetto di amplificare le conseguenze di quelle imperfezioni che, in precedenti uscite, erano poi state brillantemente superate.

Una sconfitta che fa esperienza, quella di stasera, e va detto che il passivo finale di 9 punti è bugiardo, visto che non rispecchia il sostanziale equilibrio che ha regnato sul parquet per tutti i 40’. Ma al ritorno, e dopo la stagione regolare, certe sbavature dovranno essere state ampiamente corrette, anche e soprattutto dalla lunetta, dove il 53% di stasera non dovrà ripetersi, se si vuole puntare in alto.

TABELLINO

UNIEURO FORLÌ – GEVI NAPOLI 89-80

FORLÌ
Bruttini 19, Rush 19, Giachetti 17, Roderick 12, Landi 11, Bolpin 7, Natali 3, Rodriguez 1, Campori. NE: Dilas, Zambianchi, Ndour.

Rimbalzi: Bruttini 5
Assist: Giachetti 6

NAPOLI
Monaldi 24, Parks 14, Marini 11, Iannuzzi 9, Lombardi 7, Uglietti 6, Sandri 5, Mayo 4, Zerini. NE: Klacar, Grassi.

Rimbalzi: Parks 7
Assist: Monaldi 4

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