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GeVi: Trasferta al PalaSerradimigni contro la Dinamo di…Piero Bucchi

Una Dinamo rivoluzionata attende gli azzurri, Sacripanti: “Sassari avrà grande rabbia”.

“Ed è subito ex” è una frase che ci sta a pennello, Piero Bucchi trova proprio la piazza a cui tanto ha dato all’esordio sulla panchina della Dinamo Sassari. Non è il solo, visto che anche Chessa, visto in azzurro nel 2019-20 e protagonista di alcune vittorie importanti con la sua lucidità nei finali di gara, ritroverà Pino Sacripanti, ma una squadra totalmente cambiata rispetto a quella in cui militò due anni or sono.

 

QUI SASSARI

È stata una settimana di caos, l’ultima della Dinamo, una di quelle in cui l’appassionato fa fatica a mettere in ordine gli eventi e dar loro un senso logico. È arrivata prima la risoluzione con Clemmons o l’arrivo di Kruslin? E dove si pone l’esonero di Cavina in questa linea del tempo?

L’unica certezza, nella consecutio temporum, è che l’ultima ufficialità è stata quella del nuovo allenatore della formazione isolana, quel Piero Bucchi che a Napoli ha lasciato ricordi a dir poco indelebili in due diverse parentesi. E lo conferma il presidente Sardara in conferenza stampa, ammettendo di non aver parlato dell’inserimento del balcanico con il neoallenatore perchè ancora non l’aveva contattato. Brutto segnale? Sardara si è schernito dicendo che l’arrivo di Kruslin non impedisce di fare altre scelte, però resta il sesto straniero in un roster che, ancora oggi, difetta di un regista.

Ma guai a pensare che sia finita qui: il mercato della Dinamo è in pieno fermento e ballano varie posizioni, a cominciare da quella di Christian Mekowulu, fiore all’occhiello del mercato di patron Sardara in estate ed apparso abulico e palesemente lontano dal giocatore che ha dominato quasi ogni pitturato dello scorso campionato.

E poi ci sono le voci su possibili aggiunte: la più insistente degli scorsi giorni riguardava Ruzzier, ma sembra essersi spenta, complice anche l’operazione al gomito che terrà fermo Belinelli e la necessità, da parte della Virtus Bologna, di mantenere un roster chilometrico per arrivare in fondo a campionato ed Eurocup.

Ma resta il dubbio, come risolverà la Dinamo la mancanza di un playmaker vero e proprio? Non certo un rebus di facile soluzione per il nuovo tecnico atterrato a metà settimana.

Nel frattempo, però, Dinamo TV si è presa l’onere di cercare di placare la piazza; l’house organ del club biancoblu, però, non accenna alle continue picconate che Sardara, con la reiterazione dell’intenzione di lasciare a fine anno a chiunque commetta la leggerezza di prestargli orecchio e le prescindibili distinzioni tra tifosi fatte dallo stesso massimo dirigente, ha dato in tutta la prima parte della stagione, dando un’immagine di estrema precarietà a tutto l’ambiente.

Forse, prima di Voltaire, bisognerebbe pensare a Schiller ed alla sua considerazione del concetto di utile, magari non generalizzandolo, ma sicuramente applicandolo al contesto in cui bisogna fare qualcosa di benefico. Sardara l’ha fatto? A chi legge il giudizio.

 

QUI NAPOLI

Entusiasmo, tanto, nella piazza partenopea. La vittoria ottenuta in quel di Pesaro ha già fatto volare la mente dei tifosi che si aspettano già qualcosa in più d’una salvezza tranquilla, anche a corollario dell’ormai imminente arrivo del nuovo pivot, con tutti gli indizi che mirano a Reggie Lynch, ex Urania Milano con un passato universitario a Minnesota.

L’immagine rutilante che ha lasciato l’esordio di Jeremy Pargo è ancora impressa nelle retine degli appassionati azzurri, un crescendo rossiniano (definizione calzante, visto anche lo scenario del debutto) che è culminato nei colpi da campione assoluto che hanno chiuso le ostilità alla Vitrifrigo Arena già prima della sirena.

Pino Sacripanti, però, ha voluto vestirsi da pompiere in una piazza in cui la fiamma dell’entusiasmo, come quella del disfattismo e del pessimismo cosmico di leopardiana ispiriazione, divampa con troppa facilità.

Umorale il tifo, equilibrato il coach canturino: “Indubbiamente – ha esordito l’allenatore azzurro – andiamo a giocare una delle partite più difficili che ci potessero capitare in questo momento. Sassari è un’ottima squadra e , dopo il cambio di allenatore e l’aggiunta di Kruslin, avrà sicuramente grande voglia e grande rabbia di dimostrare qualcosa in più per ripartire. Giocheremo in un campo caldissimo contro grandissimi giocatori. Noi, partita dopo partita, partendo dalla prestagione, siamo sempre cresciuti come qualità di gioco e come solidità difensiva. In questo nostro percorso abbiamo attraversato tante tempeste, dall’infortunio di Rich all’addio di Mayo, passando per il gravissimo problema di Elegar. Nonostante questo la squadra ha continuato il suo percorso di crescita tecnico-tattica e dal punto di vista della coesione, contando sull’apporto di tutti . Mi piacerebbe che anche domenica possa esserci un altro passo in avanti. La Dinamo ha aggiunto un altro grande tiratore come Kruslin, un allenatore di assoluto livello che punterà molto sulla difesa e responsabilizzerà molto i giocatori. Ci aspetta una partita molto intensa. Noi saremo ancora senza un elemento nel settore dei lunghi ma sono sicuro che Zerini e Lombardi, che stanno facendo molto bene, potranno darci qualcosa di importante anche nella sfida di domenica”.

In settimana, poi, anche la società si è preoccupata di calmare gli animi di quelli che attendevano il nuovo innesto già al PalaSerradimigni.

Tanto il Presidente Federico Grassi – nel corso di Time Out su Kiss Kiss Napoli – come il Club Manager Cristian Andrisani – ai microfoni di Small Ball su La Napoli bene – hanno chiarito ad inizio settimana che non ci sarebbe stato un nuovo giocatore nella gara contro la formazione sarda.

Le buone notizie, però, non mancano: proprio Andrisani ha voluto esprimere soddisfazione per l’andamento dell’iniziativa “Il Club dei 100” facendo riferimento a tutti gli annunci di nuove adesioni che arrivano di settimana in settimana, a cadenza quasi giornaliera. “Una base di sponsor – ha affermato il dirigente partenopeo – importante e necessaria insieme alla straordinaria solidità dei tre soci Grassi, Amoroso e Tavassi, tale che non si è mai vista a queste latitudini” – ha chiosato.

 

L’AVVERSARIO

OLTRE I CAMPANILISMI, LA SARDEGNA TUTTA

L’Italia, si sa, è davvero il Paese dei 1000 campanili, con rivalità anche feroci a pochi chilometri di distanza (anzi, a volte anche metri…). La straordinarietà del progetto Dinamo Sassari radica soprattutto nell’aver – caso unico – unito un’intera regione intorno ai colori biancoblu e ad una palla a spicchi.

No, la Dinamo non rappresenta solo Sassari, ma tutta la Sardegna.

Ciò ha portato indubbi benefici, ma anche l’inconveniente di una platea di potenziali critici più ampia, mal sopportata da Sardara e soci.

 

LE CIFRE

Premessa d’obbligo verso chi legge: prendere con le molle i numeri di seguito, il cambio in panchina e l’aggiunta di Kruslin, unita all’addio di Clemmons, può ribaltare tutto.

Partiamo dai punti segnati: la media dice 75, ma questi vanno in contrasto con gli 82 segnati in BCL contro il Ludwigsburg e gli 89 rifilati, pur perdendo, a Tortona che hanno alzato di 2 punti la media in campionato, ferma a 73 all’ultima partita giocata da Clemmons e persa senza possibilità di recriminare contro Trieste.

Per media rimbalzi, invece, lo score medio recita 31.6, ultima posizione in LBA e dato in peggioramento nell’ultima uscita al PalaFerraris.

Alla voce assist, invece, l’adattamento di Logan contro Ludwigsburg ha dato una svolta: la media è di 15.6, ma nelle ultime 2 la Dinamo ne ha distribuiti, rispettivamente, 25 e 21, con l’ex Treviso che ha la media di 8.5 passaggi vincenti (a fronte dei suoi 3.5 di media totali in LBA quest’anno).

Per il resto ci sono 6,3 palle recuperate a partita ed 11 perse.

Nelle percentuali, tenendo presente anche la prestazione sopra le righe dal perimetro contro Tortona, la Dinamo si attesta su un discreto 45.5% da 2, un buon 39.7% da 3 ed un notevole 82.3% a cronometro fermo.

 

I TOP

La palma di miglior realizzatore resta in mano al veterano David Logan, quasi 39enne e chiamato a sobbarcarsi il peso dell’attacco sassarese con i suoi 13.5 punti ad allacciata di scarpe.

Sotto canestro, nonostante l’abulia di cui pare soffrire, è ancora Mekowulu il miglior rimbalzista, 7 a partita per lui.

In cabina di regia, detto dei progressi di Logan, la media premia Stefano Gentile con 3.9 suggerimenti vincenti ad uscita, tra l’altro partendo dalla panchina.

 

UNA FATICACCIA PER PIERO BUCCHI

Vista la situazione, il neotecnico sassarese ha subito chiesto al CT Meo Sacchetti di non aggregarsi alla Nazionale, di cui è assistente, durante la sosta; l’impressione che ci sia molto da lavorare, sia sul campo che dietro le scrivanie, trova il riscontro dell’evidenza.

Ma è anche un’indicazione: non basteranno certo due giorni e mezzo per dare un nuovo assetto ad una squadra che il coach sta cominciando appena a conoscere.

 

IL FATTORE EMOTIVO

La chiamata a raccolta, la voglia di reagire.

Pino Sacripanti ha subito individuato queste insidie, Sassari vorrà farsi forza tra le mura amiche per ripartire e, talvolta, la carica emotiva permette ad una squadra – comunque ricca di talento – di superare le mancanze tattiche ovvie che una transizione in panchina comporta ed imporsi. Napoli come opportunità di rilanciarsi, vista anche la vicinanza delle sabbie mobili della zona retrocessione (a soli due punti di distanza), e di riappacificarsi con una piazza che il club ha provato a ricompattare, anche se in maniera un po’ maldestra.

 

OCCHIO A

In primis David Logan, l’intramontabile professore del nostro campionato. Da guardia tiratrice, come da regista adattato, l’ex Treviso non ha mai fatto mancare il proprio apporto alla causa biancoblu. 13.5 punti, 3.5 rimbalzi, ma anche quasi 25 minuti di media in campo. Il dubbio su quanto possa reggere questo ritmo è legittimo, ma toccherà a Jeremy Pargo girare il coltello nella piaga della carta d’identità del quasi 39enne naturalizzato polacco.

Un altro giocatore da cui dipendono le sorti della Dinamo è il lituano Eimantas Bendzius, ala forte di 2,07m per 102kg che accomuna fisicità a bidimensionalità. Cliente scomodo per un 4 leggero come McDuffie, ma l’ex Assigeco Piacenza potrebbe puntare sul maggior atletismo e rapidità di piedi per provare a metterlo in difficoltà.

Altra punta di diamante è Jason Burnell. Ex canturino, Burnell sarà il cliente scomodo da difendere per Jordan Parks, chiamato ad una sfida su livelli di atletismo molto simili e dove sarà necessario limitare al massimo l’irruenza difensiva per non finire in panchina.

 

L’ULTIMO PRECEDENTE

Bisogna retrotarsi di oltre due decadi, 20 febbraio 2000, per ritrovare Sassari e Napoli opposte tra loro. Nello scenario del PalaSerradimigni, ad imporsi fu la formazione allora targata Record Cucine, allenata da Roberto Carmenati e con nomi di assoluto prestigio come Venson Hamilton (poi perno del Real Madrid) e l’ex Boston Celtics Charles Smith, contornati da pezzi di storia del basket partenopeo come Stefano Rajola, Mimmo Morena o l’ex allenatore della GeVi Gianluca Lulli.

Il risultato finale, di cui però non sono rimasti i tabellini, fu un inequivocabile 71-98 in favore degli ospiti.

Tutto pronto, quindi, per la palla a due, ore 19.00, agli ordini dei fischietti Guido Giovannetti (Terni), Alessandro Perciavalle (Torino) e Gabriele Bettini (Bologna).

Come sempre, la diretta dell’incontro sarà trasmessa dalla piattaforma Discovery+, per gli abbonati, con entrambe le pagine ufficiali dei due club che daranno aggiornamenti quarto per quarto.

Torna anche il classico appuntamento con The Buzzer, il dopopartita delle gare della GeVi firmato Hashtag24News con la collaborazione di Lynnafferrabile ed Uno Hobbit al Ferro.

Potrete seguire la diretta, ed interagire con lo studio, attraverso le pagine Facebook di Hashtag 24 News ed Uno Hobbit al Ferro, oltre che su www.twitch.tv/unohobbitalferro. Appuntamento per le 22 di domani.

 


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