Il Giappone intende fornire gratuitamente il farmaco antivirale a 38 paesi sin dalla fine di questa settimana
Lo ha annunciato ieri, 28 aprile, il ministro degli Esteri del Giappone, Toshimitsu Motegi. Motegi ha aggiunto che oltre 70 paesi si sono rivolti al Giappone per ottenere forniture del farmaco, il cui impiego contro i sintomi del nuovo coronavirus è stato raccomandato ufficialmente anche dal governo cinese. Tokyo ha deciso di offrire una sovvenzione da un milione di dollari all’Ufficio delle Nazioni Unite per i servizi ed i progetti (Unops) affinché acquisti e distribuisca nei 38 paesi il farmaco, noto anche come favipiravir. I 38 paesi individuati dal Giappone includono 25 Stati europei, perlopiù dell’Europa Orientale, sei asiatici, inclusi Filippine e Malesia, e cinque del Medio Oriente, tra cui anche il Kuwait.
Il primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, ha annunciato nella serata di lunedì, 27 aprile, che le autorità sanitarie nazionali daranno presto il via libera all’impiego del farmaco anti-virale remdesivir per il trattamento dei pazienti affetti da Covid-19. Un funzionario governativo citato dall’agenzia di stampa “Kyodo” ha precisato che l’approvazione potrebbe giungere già il mese prossimo, in un contesto di accelerazione degli sforzi globali tesi ad individuare trattamenti farmacologici efficaci per la malattia causata dal nuovo ceppo di coronavirus. “L’approvazione farmaceutica (del remdesivir) sarà possibile a breve, ha dichiarato Abe nel corso di una sessione di lavori parlamentari. Il remdesivir è stato sviluppato dall’azienda farmaceutica statunitense Gilead Sciences Inc come potenziale trattamento per l’Ebola. Un test clinico del farmaco, effettuato da un gruppo di esperti internazionali su pazienti affetti da Covid-19 acuta verrà concluso questo mese”.
Il governo del Giappone ha deciso di estendere il divieto di ingresso nel paese ai cittadini di altri 14 paesi, inclusa la Russia. Lo ha annunciato il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, nella giornata di ieri, illustrando le ultime delibere del suo esecutivo per far fronte all’emergenza del coronavirus. I paesi interessati dal provvedimento, oltre alla Russia, sono Barbados, Bielorussia, Gibuti, Repubblica Dominicana, Kuwait, Oman, Perù, Qatar, Saint Kitts e Nevis e Ucraina. I nuovi divieti di ingresso diverranno effettivi a partire da domani, 29 aprile, e comporteranno il respingimento non soltanto dei cittadini dei paesi in questione, ma anche di qualsiasi cittadino straniero vi abbia fatto tappa nell’arco delle due settimane precedenti il suo attivo in Giappone. Abe ha anche annunciato la proroga alla fine di maggio del blocco alle emissioni di visti d’ingresso per i viaggiatori stranieri. Il bando agli ingressi decretato dal governo giapponese per limitare i contagi da Covid-19 include in tutto 87 paesi, inclusi Cina, Corea del Sud, Stati Uniti e l’intera Europa.