L’aumento delle tasse su benzina e diesel sarebbe dovuto scattare dal 1° gennaio.
I Gilet gialli alla fine la spuntano e dopo giorni di dure e proteste, tafferugli e un morto, il primo ministro francese Edouard Philippe annuncerà una moratoria di alcuni mesi sull’aumento delle tasse sulla benzina. L’aumento delle tasse su benzina e diesel sarebbe dovuto scattare dal primo gennaio. La decisione del governo mira a far calare la tensione e dare un margine ai “gilet gialli” moderati in modo da poter avviare una trattativa. Secondo le fonti che hanno anticipato la scelta dell’esecutivo ci saranno anche altre misure volte a rasserenare gli animi, decise in una riunione svoltasi ieri sera all’Eliseo con il presidente Emmanuel Macron. Philippe presenterà tali misure in un incontro con i deputati di En Marche. Ieri i rappresentanti dell’ala moderata del movimento avevano dichiarato che non avrebbero preso parte all’incontro con il premier il giorno seguente, dopo che il governo si era rifiutato di accogliere le loro richieste. Sabato primo dicembre 2018 si sono registrati nuovi scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine, che hanno anche fatto ricorso a lacrimogeni per disperdere la folla.
Il bilancio della guerriglia urbana di sabato 1 dicembre è di 412 arresti,133 feriti di cui 23 agenti di polizia. Il presidente francese Emmanuel Macron, di ritorno dal G20 di Buenos Aires, decise di convocare per domenica 2 dicembre una riunione urgente all’Eliseo dopo gli scontri fra i ‘gilet gialli’ e la polizia. Il movimento è stato avviato in risposta all’aumento delle tasse sul carburante proposta dal governo. L’esecutivo di Edouard Philippe ha provato a giustificare la misura con la lotta al cambiamento climatico, ma il rifiuto dei cittadini a questa versione è stato netto e il malcontento è montato rapidamente. Per molti l’aumento delle tasse sul carburante rappresenta un duro colpo all’economia familiare, soprattutto nelle zone rurali dove il trasporto pubblico è carente o inesistente. Allo stesso tempo, una delle prime misure di Emmanuel Macron in qualità di presidente è stata l’abolizione dell’imposta sul patrimonio e di altre misure fiscali favorevoli ai grandi patrimoni. La lunga tradizione di lotta per la giustizia sociale in Francia è stata risvegliata e sarà difficile da arginare. Molti manifestanti evocano con orgoglio il maggio del ’68 o addirittura la Rivoluzione Francese del 1789.