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Gilet gialli, Parigi blindata anche Tour Eiffel e Louvre chiusi, allerta massima

È massima allerta in Francia alla vigilia di un nuovo sabato di manifestazioni dei “gilet gialli”.

“Nelle ultime settimane hanno fatto nascere un mostro”, ha dichiarato oggi il ministro dell’Interno Christophe Castaner. “Tutto lascia presagire che degli elementi radicali, dei faziosi, tenteranno di nuovo di entrare in azione”, ha sottolineato. A fronte del rischio di una nuova esplosione di violenze e di una “strategia del caos” del governo, uno dei rappresentanti dei “gilet gialli liberi”, Benjamin Cauchy, ha lanciato un appello alla calma e a non andare a manifestare a Parigi, sostenendo che l’appuntamento nella capitale è “una trappola”. Con una palpabile tensione ai vertici dello Stato, il presidente dell’Assemblea nazionale Richard Ferrand ha annunciato all’Afp che il presidente Emmanuel Macron, “lucido sul contesto e la situazione”, ha deciso di attendere prima di prendere la parola. Tre settimane dopo la prima grande mobilitazione contro il caro carburante e per un maggiore potere d’acquisto, il governo dispiegherà per questo “atto IV” del movimento dei “gilet gialli” un dispositivo “eccezionale”. 89.000 membri delle forze dell’ordine in tutta la Francia, di cui 8.000 a Parigi, sono mobilitati per tentare di evitare le stesse scene di guerra urbana di sabato 1 dicembre. A Parigi, per la prima volta da decenni, lo Stato ricorrerà ai “VBRG”, veicoli blindati della gendarmeria. L’esecutivo teme una alleanza fra ultradestra, ultrasinistra, i più radicali fra i “gilet gialli” e i giovani delle banlieue, alcuni dei quali hanno saccheggiato luoghi e monumenti pubblici sabato scorso nella capitale.

Le forze d’élite antisommossa sono state poste in allerta rafforzata. Nella capitale è stata attivata una cellula di crisi mentre 2.000 elementi di arredo urbano sono stati smontati, ha precisato il sindaco Anne Hidalgo. La Torre Eiffel e il Louvre resteranno chiusi; idem i negozi lungo gli Champs-Élysees, punto nevralgico delle proteste. Chiusa anche i grandi magazzini: le Galeries Lafayette Printemps, Bhv. Nel resto del Paese, è stato decretato il divieto di manifestare in più punti sensibili della zona di Calais, mentre a Montauban 28 Molotov e tre bombe artigianali sono state sequestrate ad una rotonda occupata da “gilet gialli”. Il ministro dell’Interno ha inoltre annunciato che denuncerà il deputato e presidente di Debout la France Nicolas Dupont-Aignan per le dichiarazioni in cui ha accusato i “petits casseurs di Castaner” di aver saccheggiato l’Arco di Trionfo il primo dicembre a Parigi. (fonte Afp) L’esecutivo ha anche moltiplicato gli appelli alla calma con un video diffuso sui social, come ormai la maggior parte dei partiti di opposizione e dei sindacati. “I gilet gialli sinceri non possono servire da scudi umani” di “elementi politicizzati e radicalizzati”, ha affermato il portavoce del governo Benjamin Griveaux.

Diversi esponenti della maggioranza parlano di “ritorni inquietanti”. Alcuni consiglieri e loro familiari hanno subito delle intimidazioni. Se non fosse che ha indebolito il Primo ministro Edouard Philippe, che difendeva una semplice sospensione della tanto contestata tassa sul carburante prima di essere richiamato all’ordine dall’Eliseo, Emmanuel Macron è più che mai il bersaglio numero uno dei “gilet gialli”. Sui social, le parole d’ordine evocano attacchi alle istituzioni. Il ministro dell’Educazione nazionale, Jean-Michel Blanquer, si è detto “scioccato” dalle immagini di 151 giovani arrestati ieri, mani incrociate sul capo, in ginocchio o seduti per terra, davanti a un liceo di Mantes-la-Jolie, nei pressi di Parigi. Ma ha ricordato il “contesto” di violenza che ha portato a questa operazione. Il Difensore dei diritti ha annunciato l’apertura di una inchiesta.

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