“Chi ben comincia…”, recita uno dei tanti proverbi della tradizione popolare.
A Pino Sacripanti fischieranno le orecchie, guai a credere di aver fatto più di un semplice passo, per quanto possa essere fondamentale nella corsa alla prima posizione del Girone Bianco.
Esordio straordinario di una squadra mentalmente priva anche della più piccola delle crepe; su di un campo dove, valori sulla carta alla mano, la sconfitta sarebbe stata anche preventivabile, tanto si sarebbe rimediato al ritorno.
E invece no, la GeVi sbanca il Pala Asti con il collettivo e con pazienza, mentre Torino, che mette in campo un’ottima prestazione fino al momento clou, non può che rimuginare sulla frenesia finale.
LA CRONACA
Torino apre con Cappelletti, Clark, Toscano, Pinkins e Diop, risponde Sacripanti con Mayo, Marini, Parks, Lombardi e Zerini.
Partono bene entrambe le due squadre, con Lombardi che risponde a Pinkins; i ritmi sono subito molto alti, Marini segna dall’arco per tenere gli azzurri a contatto nonostante il buon funzionamento del pick ‘n roll Cappelletti-Diop e la difesa chiude molto bene gli spazi; il controsorpasso GeVi arriva con un canestro difficilissimo di Zerini.
Torino riprende la testa della gara con la tripla di Cappelletti che castiga la dormita azzurra a rimbalzo; la lezione è servita, Zerini combatte sotto le plance, poi Parks va a prendersi il canestro ed il fallo di Pinkins, il gioco da 3 punti viene trasformato e la GeVi è di nuovo avanti.
È ancora Pinkins a riportare avanti i padroni di casa, bravo a farsi trovare libero dalla media, tuttavia Marini gli risponde al termine di un’azione un po’ convulsa; coach Sacripanti inserisce Uglietti per aumentare l’intensità difensiva, Lombardi risponde in penetrazione a Pinkins poi proprio l’ex Treviso sigla il +3 che costringe coach Cavina al time out.
Clark fa saltare la zona del tecnico canturino in uscita dalla panchina, gli risponde Iannuzzi dal pitturato; l’1/2 dalla lunetta di Alibegovic fissa il risultato sul 20-19 per gli ospiti, al 10’.
Alibegovic segna il sorpasso in transizione, dopo un minuto e mezzo zeppo di errori da ambo le parti, la risposta è uno steal and dunk di Parks, marchio di fabbrica del newyorker azzurro; Torino perde tante palle ma viene graziata, Alibegovic firma la tripla del 24-22, ma i padroni di casa esauriscono presto il bonus falli.
Napoli, con buona parte della second unit in campo, commette l’errore di graziare fin troppo le leggerezze avversarie; Torino va, quindi, all’incasso, allungando fino al +5 che porta Sacripanti a chiedere il minuto di sospensione.
La GeVi s’inceppa, sbaglia troppi tiri aperti, Cappelletti la rispedisce a -6 con la tripla dall’angolo; la reazione è nelle mani di Capitan Monaldi, che inventa la bomba dal palleggio, ma Clark buggera la difesa azzurra per il +5.
La reazione azzurra arriva dalle mani del solito Marini che ricuce fino al -1 dell’intervallo (36-35).
È subito sorpasso Napoli, al rientro dagli spogliatoi; è Uglietti a siglare il +1, ma Diop risponde subito con il tap-in, tuttavia l’azione si conclude con la caviglia del pivot gialloblu che fa un movimento innaturale e lo costringe alla panchina. Torino allunga ancora una volta con Cappelletti in penetrazione e Pinkins, che fa bottino pieno a cronometro fermo, la risposta della GeVi arriva con Mayo, ma i padroni di casa non arretrano e trovano il +7.
Napoli rischia di sprofondare, tuttavia Torino la grazia e le distanze restano invariate finchè Marini non trova due liberi con caparbietà; Mayo porta di nuovo a contatto gli azzurri con una giocata alla Tyus Edney, la Reale Mutua reagisce con il solito Cappelletti, ma non riesce a scappare, permettendo a Zerini di riportare gli ospiti a 3 lunghezze di distanza.
La situazione falli degli uomini di Demis Cavina pesa, Lombardi la sfrutta solo a metà, poi una gran giocata di Marini fissa il risultato sul 54-52.
Penna inaugura l’ultimo quarto con la bomba frontale, gli risponde Monaldi con una grande penetrazione e si ripete poco dopo per il -1.
La difesa azzurra alza i giri, Alibegovic sbatte fallosamente su Parks, Zerini cancella il tentativo di Campani e Napoli ha più di un’occasione per il sorpasso che sfrutta solo all’ultimo con la bomba di Monaldi dal palleggio.
I padroni di casa non ci stanno, il cronometro fermo li aiuta a pareggiare con Clark, tuttavia Napoli rimette subito il naso avanti grazie ad un provvidenziale and one firmato Zerini che, però, non trasforma il libero aggiuntivo.
In area azzurra i padroni di casa trovano solo il buio, serve un’invenzione di Campani dalla media per impattare nuovamente nel punteggio, ma Marini si va a prendere una nuova gita in lunetta che sfrutta a pieno.
La risposta dei torinesi è la bomba del sorpasso di Clark, straordinario nel superare la contestazione di Marini.
La lunetta, però, cambia spesso fedeltà ed arride alla GeVi che, con Zerini, riprende il comando delle operazioni (66-67) ad 1’58” dal termine.
Quando la palla pesa, questa va nelle mani di Josh Mayo, che segna il +2 a cui risponde un’altra grandissima giocata di Clark per il pareggio e la stoppata gigantesca di Pinkins su Parks che evita la fuga azzurra.
Mancano 42 secondi, Lombardi sigla il nuovo vantaggio, ancora Clark trova il viaggio in lunetta e pareggia, coach Sacripanti chiede il time out per organizzare l’ultimo possesso, ma non basta, si va all’overtime.
È il momento di Josh Mayo: Cappelletti prova a contestargli la tripla frontale ma questa vede inevitabilmente il cotone; sul ribaltamento di fronte Zerini stoppa tutto ciò che si avvicini ad un tiro, poi Marini pesca Lombardi nell’angolo ed è +6 per gli ospiti.
È ancora Zerini a prendersi la scena, palla ricevuta sotto canestro e parziale aperto di 8-0; Torino prova con la forza della disperazione, ma la tripla di Clark trova solo il ferro.
Prova, però, a prendersi la partita Pinkins, bravo a controllare una vera e propria fucilata a tutto campo e segnare con il fallo; ma il libero aggiuntivo scheggia il ferro, così come accade alla successiva tripla di Uglietti.
Gli ultimi due minuti si aprono proprio con il numero 16 azzurro che costringe Clark all’infrazione di passi, sul ribaltamento di fronte Napoli sbaglia con Mayo e la transizione dei gialloblu frutta due liberi di cui Alibegovic ne realizza soltanto uno.
Coach Cavina ordina la difesa a tutto campo, la GeVi ne esce con fatica ma pecca di fretta nelle conclusioni, non riuscendo a chiudere i conti.
Torino, però, continua a sbattere sulla difesa e paga dazio quando Mayo, recuperando la saggezza, va a prendersi due liberi segnandone, però, uno solo.
Ma tanto basta, +6 a 33” dalla fine, Torino prova a forzare ma perde palla, Marini firma la sentenza con due liberi che chiudono le ostilità.
Il +10 di Mayo è solo un vezzo che aiuta ad avere ancor più fiducia.
IL COMMENTO
Mai sotto l’avversario. Che la Reale Mutua, che paga l’infortunio di Diop, sia stata a lungo al comando nel punteggio non vuol dire che Napoli sia stata inferiore. Una partita di pazienza, vissuta sempre a contatto con l’avversario. Qualche pecca emerge a tratti, dove Parks pare soffrire Pinkins, ma è anche vero che l’azzurro sta ancora recuperando la piena condizione dopo l’infortunio alla spalla.
Prova di forza, quella azzurra, arrivata con la rotazione dei protagonisti, da Marini, che si prende la prima parte di gara, a Mayo e Zerini, la premiata ditta che emette la sentenza vincente sul parquet del Pala Asti.
Importante, importantissimo, non perdere la calma; la GeVi ci riesce grazie al certosino lavoro del proprio staff tecnico, bravo sia nella gestione delle rotazioni che in quella dei nervi.