Mancano ancora almeno una decina di giorni per il grande evento con cui Giuseppe Conte formalizzerà il suo impegno da leader M5s, ma già l’ex premier si muove da capo politico. Dopo l’iniziativa con il segretario del Pd, anche le giornate del week-end del primo maggio sono state di lavoro all’insegna del nuovo ruolo che rivestirà nel Movimento: “chi ha deciso di assumersi responsabilità politiche”, ha scritto il giorno della festa del lavoro, “ha il dovere di dare indicazioni precise sulle strade da percorrere per fornire risposte alle tante incertezze che il Paese sta vivendo”. Quelle sul lavoro innanzitutto, a partire dalla questione della durata del blocco dei licenziamenti, fino alle strategie per promuovere l’occupazione giovanile e femminile, con un obiettivo: riscrivere lo Statuto dei lavoratori. Poi ha incontrato Svetlana Tikhanovskaya, la leader dell’opposizione bielorussa a Lukashenko e, a valle della polemica tra Salvini e Fedez (al fianco del quale si è schierato pubblicamente), ha lanciato alle forze di maggioranza la proposta di lavorare insieme per una riforma della Rai.
Insomma, Conte “leader del M5s” è pronto a scendere in campo anche se per farlo, e per presentarsi agli iscritti e ai parlamentari sempre scalpitanti, con la sua nuova carta valori, aspetterà quasi certamente una risposta dai giudici della Corte d’Appello di Cagliari chiamati ad esprimersi sul ricorso del M5s contro la recente nomina di un curatore speciale, cioè di un rappresentante legale del M5s che faccia le veci del capo politico, ormai scaduto. Il collegio è riunito in Camera di Consiglio e dovrebbe pronunciarsi in settimana. Non sembra profilarsi alcun accordo “consensuale” con Rousseau, come invece aveva lasciato intendere Giuseppe Conte incontrando i capigruppo parlamentari nei giorni scorsi. Ad oggi “non risultano” proposte concrete per risolvere la questione debitoria del Movimento, spiegano infatti fonti vicine alla trattativa. Se la strada per un’intesa con l’associazione è ferma, Davide Casaleggio accelera invece sul suo progetto: da oggi anche il blog delle Stelle entra formalmente nella galassia Rousseau. Con un restyling del sito che abbandona il colore giallo delle stelle, simbolo del M5s, che diventano rosse, il colore di identificazione della piattaforma.
Insomma, da oggi il blog M5s diventa “il blog ufficiale della piattaforma di democrazia diretta e partecipata Rousseau”, si legge nella “mission” del “nuovo” sito. A “battezzare” il nuovo corso è Alessandro Di Battista con un video e un post in cui ricorda commosso Gianroberto Casaleggio: “ho buona memoria e senso di riconoscenza” dice ricordando le “idee potenti del suo pensiero. Ancor più potenti oggi che il conformismo ha ripreso a dilagare”.