Sei settimane a partire da lunedì prossimo, 15 febbraio. Sarà questo il tempo sufficiente per capire in quale direzione vorrà andare il Governo Draghi, un Esecutivo sulla carta Neutro, una Squadra di Tutti e di Nessuno, di Nemici alleati pro tempore, di Debuttanti e Vecchie Glorie.
Sei settimane per capire valori e limiti di questa Ammucchiata imposta dal Quirinale e messa insieme col Bilancino Cencelli.
Sei settimane per comprendere se il cosiddetto Governo dei Presidenti (o dei Migliori) vorrà fungere da terminale operativo dei numerosi Interessi Trasversali di Potere che già ruotano attorno ai miliardi del Recovery Fund o per capire se il Nuovo Esecutivo vorrà porsi al servizio del Welfare, ovvero di quello Stato Sociale costruito al tempo della Prima Repubblica oggi bisognevole di una forte cura ricostituente.
Sei settimane per capire se il Nuovo Governo continuerà ad adottare Mezze Misure come il precedente o se avrà il coraggio di assumere decisioni forti, tali da arrestare la nuova avanzata della Pandemia e il conseguente Disagio Economico e Sociale in cui versano soprattutto i Ceti Deboli del Paese.
Dalle prime mosse di Draghi capiremo – insomma – le spinte che muoveranno l’Azione del Governo.
Intanto, l’apparente Tregua Politica che propone l’immagine di Leaders sedati, in crisi di Identità, costringe molti Media a trovarsi nuovi nemici altrimenti non avrebbero più ragione di esistere. Sono gli stessi Media – cartacei, digitali e on line – che fino a ieri avevano campato sulla diffusione di Ragli Stonati contro il Governo Conte. Al momento certamente Impresa ardua quella di trovarsi nuovi Nemici… Ma – tranquilli – tempo verrà.
Il tempo verrà in occasione dell’apertura della stagione delle convulsioni dei Capi Bastone. Matteo Salvini in proposito ha già dato seppur timidi segnali di insofferenza. La conversione al Buonismo mal si concilia con la indole del Capo Leghista…
In Parlamento – intanto – non conterà più nulla il Matteo da Rignano sull’Arno. Da più parti i Soliti Tromboni Mediatici continuano a celebrarlo come il Vero Vincitore dell’Ultima Tenzone Politica conclusasi con la cacciata dal Palazzo dell’Avvocato del Popolo. Nient’altro che Abbagli, Deragliamenti intellettuali provocati dalla mancata messa a punto di sinapsi malandate e da revisionare.
C’è infatti da restare basiti di fronte a Quanti considerano Vincitore un Personaggio che in seguito alla propria sconsiderata azione politica ha finito con rottamare il Governo (il secondo Esecutivo dopo quello guidato da Enrico Letta nell’inquietante Palmares) e Se Stesso.
Aveva due Ministri e un Sottosegretario, il Rignanese; Draghi lo ha elemosinato con una sola poltrona e per giunta senza portafoglio.
Detto ciò, al livello numerico Italia Viva – il Giocattolo del Capitan Fracassa della provincia Fiorentina – non conta più niente. E la conseguente perdita del potere ricattatorio rende inoffensivo l’Infido Toscano.
In Politica – insomma – l’ex Capo Scout è Game Over.
Detto ciò, può darsi che – essendo consapevolmente avviato a chiudere la carriera parlamentare – l’ex Giovanotto ora punti a ricevere un Incarico in una Istituzione Internazionale.
Con tanti saluti a Maria Elena Boschi e ai Fedelissimi…
Inutile sottolineare che l’eventuale Incarico rappresenterebbe nient’altro che un cadeau a titolo di ricompensa da parte di Qualcuno che ha tratto vantaggio dalla sua Apparentemente Dissennata Azione Politica…