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Guerra in Ucraina, Mosca dichiara la “prima” tregua e apre ai corridoi umanitari. Biden accusa: “da Russia attacco a sicurezza Europa e pace globale”

Oggi o domani terzo round dei negoziati. Kiev: "66.224 uomini tornati dall'estero per aiutare a combattere l'invasione. Siamo invincibili"

Escalation militare tra Russia e Ucraina (foto depositphotos)

Decimo giorno di guerra in Ucraina e primo, timido segnale di speranza: la Russia, infatti, ha dichiarato una tregua ed ha aperto ai corridoi umanitari per consentire l’evacuazione dei civili dalle città finite sotto i bombardamenti. In una, in particolare, Mariupol, da giorni cinta d’assedio, lo sgombero dei civili inizierà alle 9 ora locale (le 10 in Italia). Lo ha reso noto il sindaco. Le autorità municipali hanno inoltre indicato che l’evacuazione è prevista fino alle 14 (le 15 in Italia, come ha riferito Sky News). Nel frattempo Zelensky ha lanciato un ennesimo appello agli europei: “Non tacete, scendete in piazza e sostenete l’Ucraina perché se l’Ucraina non sopravviverà, l’intera Europa non sopravviverà” ha detto il premier. Il suo videomessaggio è stato trasmesso sugli schermi nelle piazze di città europee dove venerdì sera si sono svolte manifestazioni contro l’invasione russa. Intanto il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, ha reso noto che 66.224 uomini ucraini sono tornati dall’estero per aiutare a combattere l’invasione russa. “Queste sono altre 12 brigate combattenti e motivate! Ucraini, siamo invincibili”, ha scritto Reznikov su Twitter. Sul fronte opposto, Mosca ha affermato di aver distrutto oltre 2.000 installazioni militari ucraine dall’inizio di quella che ancora viene definita “l’operazione speciale”, come ha scritto l’agenzia Tass, citando il ministero della Difesa russo. Il portavoce generale Igor Konashenkov, ha dichiarato che in totale, sono state colpite 2.037 infrastrutture militari. “Tra queste c’erano 71 posti di comando e centri di comunicazione militari ucraini, 98 batterie di missili antiaerei S-300, Buk M-1 e Osa e 61 stazione radar”. L’operazione russa “non punta a dividere l’Ucraina in parti ma ad assicurare la sicurezza della Russia” ha affermato, ancora oggi, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov a Sky News Arabia, sottolineando che Mosca vuole un’Ucraina “smilitarizzata e libera dall’ideologia neonazista. “Vogliamo che lo status neutrale dell’Ucraina sia nella costituzione e vogliamo garanzie che le armi in grado di cambiare gli equilibri di sicurezza in Europa non possano essere dispiegate” ha rimarcato Peskov. Ancora, sul versante dei colloqui, il terzo round dei negoziati tra Ucraina e Russia, inizialmente previsto all’inizio della prossima settimana, secondo entrambe le parti dovrebbe tenersi già in questo fine settimana, forse oggi o al massimo domani. La sede prescelta per l’incontro è ancora la Bielorussia. Infine la posizione Usa. “Quello russo non è solo un attacco all’Ucraina ma alla sicurezza dell’Europa, alla pace e alla stabilità globali” ha detto Joe Biden ricevendo nello studio Ovale il presidente finlandese Sauli Niinisto. “La Finlandia è un partner cruciale per gli Stati Uniti, un forte partner per la difesa e per la Nato, specialmente nel rafforzare e garantire la sicurezza nel Mar Baltico”, ha aggiunto, ribadendo il suo impegno ad aiutare Kiev a difendersi e a ottenere aiuti umanitari”.


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