Appello nel 75esimo anniversario dell’attacco nucleare del 1945
La città giapponese di Hiroshima, che ricorda oggi il 74esimo anniversario del primo attacco nucleare della storia, ha invitato il Giappone a firmare il Trattato delle Nazioni Unite sul divieto delle armi atomiche. I residenti della città, riuniti oggi al Memorial Peace Park, hanno pregato in silenzio, hanno acceso candele e deposto corone di fiori alla presenza del primo ministro giapponese Shinzo Abe, in memoria di coloro che sono stati uccisi dalla bomba sganciata la mattina del 6 agosto 1945 da un aereo americano.
Il sindaco di Hiroshima, Kazumi Matsui, ha colto l’occasione di questa cerimonia per chiedere al suo paese di ratificare il Trattato sulle armi nucleari, approvato nel luglio 2017 da 122 paesi, ma respinto da tutte le potenze nucleari. “Chiedo al governo dell’unico paese che ha avuto l’esperienza delle armi nucleari in tempo di guerra di rispondere alla richiesta degli hibakusha (persone esposte alla bomba, ndr) di vedere ratificato il Trattato sulla messa al bando delle armi nucleari”, ha detto Kazumi Matsui, citato dall’Afp. “Esorto i leader giapponesi a dimostrare il pacifismo sancito dalla nostra Costituzione facendo questo passo verso un mondo privo di armi nucleari”, ha aggiunto il sindaco di Hiroshima, invitando i leader di tutto il mondo a venire nella sua città per vedere il Memoriale con i propri occhi.
Shinzo Abe ha ribadito oggi il suo impegno di fungere da “ponte” tra i Paesi che detengono la bomba e quelli che non ce l’hanno per liberare il mondo dall’arma nucleare. “Con l’aiuto di entrambe le parti, li incoraggerò pazientemente a dialogare e sono determinato a guidare gli sforzi internazionali in questa direzione”, ha affermato il premier di Tokyo. La bomba di Hiroshima causò complessivamente la morte di 140.000 persone. Tre giorni dopo, una seconda bomba atomica americana colpì la città di Nagasaki, causando la morte di circa 74.000 citadini. Il 15 agosto 1945, il Giappone annunciò la sua resa.