Gli smartphone Huawei venduti nel 2019 sono stati 240,6 milioni
Huawei ha superato Apple nella vendita di smartphone, diventando il secondo produttore al mondo dopo Samsung, secondo le stime riferite al 2019 di alcune delle più grandi società di analisi del mercato. Il risultato conferma i successi dell’azienda cinese, nonostante le difficoltà incontrate lo scorso anno a causa della sua messa al bando da parte degli Stati Uniti, che accusano Huawei di fare spionaggio per conto del governo cinese, finora senza prove concrete e convincenti. Secondo le società di analisi Canalys, Strategy Analytics e Counterpoint Research, Huawei ha venduto circa 40 milioni di smartphone in più rispetto ad Apple, fermandosi comunque a quasi 60 milioni dalla società coreana Samsung, che mantiene il primo posto.
Gli smartphone Huawei venduti nel 2019 sono stati 240,6 milioni, quasi il 15 per cento in più rispetto all’anno precedente. Apple ha venduto 198 milioni dei suoi iPhone, mentre Samsung ha venduto 298 milioni di smartphone. Al quarto posto della classifica c’è Xiaomi, altra azienda cinese che si sta affermando sul mercato con i suoi prodotti di qualità, ma a prezzi molto concorrenziali: ha venduto 125 milioni di smartphone. Al quinto posto c’è un’altra azienda cinese, Oppo, con 120 milioni di smartphone venduti. In seguito alle accuse di spionaggio da parte degli Stati Uniti, lo scorso anno Huawei ha ricevuto sanzioni e limitazioni, che hanno interessato anche i suoi contratti con Alphabet, la grande holding statunitense che ha il controllo di Google. Alla società cinese è stato di fatto vietato di utilizzare la versione del sistema operativo Android che comprende i servizi e le applicazioni di Google, limitando quindi sensibilmente le funzionalità dei suoi smartphone.
In seguito alle limitazioni, numerosi analisti avevano previsto un netto calo delle vendite per Huawei, ma le cose sono andate diversamente: la società ha potuto vendere gli smartphone che aveva ancora in magazzino con Android e i servizi di Google e provvedere, nel frattempo, a una versione del sistema operativo con funzioni alternative per aggirare la messa al bando. Le notizie e i sospetti su Huawei hanno comunque inciso sulle vendite internazionali, mentre non hanno avuto particolari ripercussioni per quelle in Cina, dove del resto la società offriva già Android senza i servizi di Google (limitati per motivi di censura da parte del governo cinese). Secondo gli analisti, il 60 per cento delle vendite del 2019 di smartphone Huawei è avvenuto in Cina. La crescita delle vendite all’estero è stata del 17 per cento, ma con un rallentamento nell’ultimo trimestre, quando sono diventate evidenti le limitazioni per Android.