Morale della favola, pur di non rischiare di perdere poltrona e pagnotta per altri tre anni i Cinquestelle Duri e Puri si son venduti l’anima e il fondoschiena. In cambio hanno rimediato una colossale figura di… definitela Voi come più vi aggrada.
Sperano nel bonus-sopravvivenza di tre anni, i Duri e Puri Pentastellati. Ma nella infinita dabbenaggine e nella infinita incapacità che li contraddistingue non hanno ancora capito con Chi hanno a che fare. Matteo Salvini – siatene certi – li scaricherà prima della fine della Legislatura. Lo farà non appena gli torneranno i conti sul personale pallottoliere. Non a caso oggi ha nuovamente provocato gli Zerbini Cinquestelle parlando di voto anticipato anche a settembre. Lo fa questa volta facendo riferimento “Al buon Dio”.
Pugili suonati, ormai incassano di tutto Luigi Di Maio e Luogotenenti. Fino a quando non riceveranno il definitivo ko che li spedirà fuori dal ring, ovvero fuori dalla storia politica del Paese.
E loro – i Cinquestelle – resteranno poveri e pazzi. Utili idioti e nulla più.-
Né la buffonata sul Tav in programma per domani potrà cancellare l’onta delle continue genuflessioni grilline in omaggio al Leader della Lega.
“Schiavi di Salvini”, li ha definiti Nicola Zingaretti. E una volta tanto il parere del Segretario Pd si può condividere.
Per aver favorito l’ascesa di Salvini senza colpo ferire, Luigi Di Maio e i Suoi passeranno alla storia come i maggiori responsabili dell’arretramento culturale, etico e civile del Nostro Paese.
I Cinquestelle saranno ritenuti responsabili della catastrofe civile più dello stesso Leader della Lega che si è trovato su un piatto d’argento il passepartout per ogni genere di nefandezza legislativa.
Da prima Forza Politica dovevano opporsi alle sgrammaticature istituzionali del Capo del Carroccio. I Cinquestelle – resi ebbri dai ruoli istituzionali – non sono stati capaci di farlo e ne pagheranno le conseguenze.
06/08/2019 h.18.00