Breaking News

“Il grande business Covid 19”, al San Camillo rubato l’Hard Disk per i test

Sabotaggio delle apparecchiature del laboratorio per test Covid 19 che doveva essere attivato oggi

Si è aperta ufficialmente oggi la guerra per la leadership negli ospedali, per dimostrare all’Italia è al mondo chi è stato il più bravo ad effettuare test per il Covid 19 oppure sarà stata opera di qualche laboratorio privato? Attacco al cuore della Sanità: sabotate le attrezzature all’ospedale San Camillo di Roma. Questa mattina il tecnico del reparto Elettrobiochimica del nosocomio romano ha provato ad accendere il pc collegato al dispositivo per i test, ma il monitor non si accendeva. Ha riprovato una seconda volta ma nulla di fatto. Giusto il tempo di guardarsi intorno e si è accorto che mancava il cavo di collegamento alla rete. È subito scattato l’allarme.

Una volta aperto il macchinario è stata verificata la mancanza dell’Hard Disk che conteneva il software e tutti i dati immagazzinati. La Procura di Roma sta valutando la vicenda relativa al presunto sabotaggio dopo avere avviato una indagine in relazione all’attacco hacker tentato una settimana fa al sistema informatico dell’ospedale Spallanzani. Il procedimento è coordinato dal procuratore Michele Prestipino. Amaro lo sfogo del direttore generale dell’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma, Fabrizio d’Alba: “Il sabotaggio nei laboratori che avrebbero dovuto effettuate i test per il coronavirus è un gesto criminale che colpisce cittadini e dipendenti della struttura. Abbiamo già richiesto alla ditta fornitrice dei macchinari sostitutivi”.

L’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato: “Ho appreso dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Camillo che questa notte è avvenuto un sabotaggio delle apparecchiature del laboratorio per test Covid-19 che doveva essere attivato oggi. Un fatto gravissimo che ci indigna. È stata presentata denuncia ai carabinieri, i colpevoli dovranno essere puniti”. Sulla stessa linea il segretario del Pd Lazio, Bruno Astorre: “Un gesto vile, indegno, ancora più grave perché è un attacco al cuore della sanità del Lazio chiamata a uno sforzo straordinario per fronteggiare l’emergenza coronavirus”. Che poi aggiunge: “Chi ha compiuto un simile gesto, ha deliberatamente calpestato senza ritegno l’abnegazione di medici, infermieri e ricercatori che in questi giorni difficilissimi stanno sacrificando sé stessi, la propria famiglia, per curare i nostri concittadini. Mi auguro che venga fatto al più presto piena luce sull’accaduto e che i responsabili vengano assicurati alla giustizia”.

Loading Facebook Comments ...

leave a reply