Napoli batte Perugia 2-0: Insigne regala la qualificazione agli azzurri
Una doppietta su rigore del capitano Insigne regala un sorriso a Gattuso e la qualificazione. Ospina para un penalty a Iemmello. Esordio per Demme Va avanti il Napoli con i due rigori segnati nel primo tempo da Lorenzo Insigne, che hanno permesso agli azzurri di battere il Perugia al San Paolo (2-0) e qualificarsi per i quarti di finale della Coppa Italia (contro la vincente di Lazio-Cremonese). Anche la squadra del debuttante Serse Cosmi ha avuto la chance di riaprire la gara dal dischetto poco prima dell’intervallo, ma l’ha gettata via con Iemmello (parata di Ospina). La ripresa, così, è scivolata via con pochissime emozioni e Gattuso ne ha approfittato per fare esordire il nuovo acquisto Demme in mezzo al campo.
Ma gli ospiti, nonostante la differenza di categoria e di qualità, non hanno sfigurato. La crisi in campionato ha spinto Gattuso a dare importanza alla Coppa Italia e si spiega così la sua rinuncia quasi totale al turn over, con appena tre cambi rispetto alla precedente sfida contro la Lazio all’Olimpico: dentro Elmas, Lozano e Llorente al posto di Allan, Callejon e Milik, risparmiati per la Fiorentina. Ma nonostante la conferma della maggior parte dei titolari l’avvio degli azzurri è stato lo stesso abbastanza molle, nella silenziosa e desolante cornice dello stadio San Paolo: semi deserto. In tribuna si sono dati appuntamento infatti in meno di 10 mila, per l’orario infelice del fischio d’inizio, lo sciopero degli ultrà e naturalmente anche per il momento di grave difficoltà che sta attraversando la squadra, di cui ha cercato di approfittare pure il Perugia. Il primo pericolo lo hanno infatti creato i calciatori appena affidati a Serse Cosmi (scortati in trasferta da 600 tifosi), con un tiro di poco a lato di Iemmello. Ordinato e compatto il 3-5-2 degli ospiti, che hanno avuto però il torto di non insistere.
Per il Napoli è stato dunque più facile superare senza danni lo sbandamento iniziale e imporre con il passare dei minuti la sua superiorità tecnica sugli avversari. Un bel tiro dello spagnolo Fabian (tra i peggiori dei suoi, peraltro) è stato il primo segnale di reazione degli azzurri, minacciosi soprattutto con Manolas sui palloni alti e con le incursioni in velocità di Lozano. Il messicano è stato promosso per la volta tra i titolari da Gattuso e s’è procurato il rigore con un guizzo (26′, fallo di Nzita) che ha spezzato l’equilibrio, grazie alla precisa trasformazione di Insigne. Poi il capitano ha confezionato la sua doppietta personale dal dischetto (38′, mani di Iemmello) che ha fatto esultare i pochissimi tifosi presenti al San Paolo.
Ma il boato più forte è stato per la parata di Ospina sul terzo rigore della gara, concesso questa volta al Perugia (dopo una cervellotica consultazione tra arbitro e Var) e gettato via al 3′ di recupero del primo tempo da Iemmello, per la comprensibile rabbia sulla panchina di Cosmi. La partita non si è infatti riaperta e la ripresa è diventata per il Napoli una tranquilla esercitazione, a ritmi sempre più blandi. Con la qualificazione in tasca gli azzurri hanno infatti risparmiato le forze e si sono concessi qualche esperimento, con l’ingresso del nuovo acquisto Diego Demme. Il tedesco s’è piazzato davanti alla difesa e ha recuperato un paio di palloni importanti, dando subito un po’ più d’equilibrio alla sua nuova squadra. Ma la migliore occasione del secondo tempo l’ha avuta lo stesso il Perugia, con un colpo di testa di poco a lato di Melchiorri. Troppo poco per rimettere in dubbio la qualificazione, nonostante il netto calo fisico e di concentrazione dei giocatori di Gattuso. Dai quarti di Coppa Italia e soprattutto in campionato servirà di più, già nella sfida con la Fiorentina.
PhotoCredit: Bruno Fontanarosa