Il Napoli batte il Frosinone ma tra gli spalti si è superato ogni limite. Colpito uno dei giocatori simbolo per impegno e risultati. Una vergogna ingiustificabile.
Giornata di calcio che regala ben poche emozioni a causa di verdetti già scritti. Il Napoli andava a Frosinone per vincere e lo ha fatto, con due goal: Mertens e Younes i marcatori. Si cerca di conservare il secondo posto minacciato dall’Inter, anche se in realtà la qualificazione in Champions League diretta è da considerarsi ormai in cassaforte.
A parte qualcosina in più, che poteva farsi in Coppa Italia, l’obiettivo minimo di stagione è stato raggiunto, contornato dal raggiungimento dei quarti di finale di Europa League (raggiunti solo 4 volte in quasi 93 anni di storia). Il divario finanziario incolmabile con la Juventus lo si vede tutto e ben poco potrà farsi se non con un miracolo, ma con le forze economiche dei colossi anche i miracoli diventano difficili. Quello sfiorato nella passata stagione ha ancora da recriminare su alcune circostanze poco chiare (Inter-Juventus), ma a questi calciatori non si può dire proprio nulla. Quelli del ciclo iniziato con Rafa Benitez hanno raggiunto risultati eccezionali e molti di loro si sono rivelati ottimi professionisti. Tra di essi di sicuro Mertens e Callejon.
Questi ultimi a fine gara si recano verso il settore occupato dai propri sostenitori per festeggiare, ma si ritrovano contro una truppa in protesta al grido “meritiamo di più” e che rispediscono al mittente la maglietta lanciata da Callejon.
Nel gesto di Josè Callejon c’è tutta la passione di un uomo che, convinto di quello che ha dato a questa squadra, può mostrarsi sempre a testa alta innanzi ai propri tifosi. Purtroppo non è stato così e, con un gesto del tutto becero e villano, restituiscono allo spagnolo la maglietta “sudata”.
Si è davvero superato ogni limite. Se ormai il calcio sembra malato, lo stanno diventando anche i tifosi o pseudo tali. E a proposito di tifosi ci chiediamo: ma chi sono questi tizi che si recano allo stadio?
Il servizio inchiesta di “report” che svelò presenze inquietanti sugli spalti dello Juventus Stadium puntò i riflettori su strani benefici di alcuni tifosi scoperti poi come affiliati ad alcuni clan criminali.
A questo Napoli si può contestare davvero poco perché in questi ultimi anni è diventata un’eccellenza sportiva. Si può davvero essere contestatori così violenti? C’è qualcosa da scoprire in questi Ultras?
La parte sana del tifo chiede sicuramente scusa a Callejon. I contestatori di oggi, invece, in realtà cosa vogliono? Forse questa loro ira è un’altro segno di un’altra vittoria di Aurelio De Laurentiis che è così difficile da leggere?
PhotoCredit: Bruno Fontanarosa