Al San Paolo di Napoli attesi 45mila spettatori.
Il Napoli, con il pareggio interno contro il Chievo, si allontana dalla Juve e deve guardarsi le spalle da un’Inter in gran forma. È però lecito chiedersi come sia stato possibile per una squadra che punta alla vittoria del campionato concedere ai veneti di ottenere il primo punto. C’è sicuramente una moltitudine di fattori che hanno portato a quello che è poi stato l’esito finale dell’incontro. Primo su tutti, l’atteggiamento del Napoli, gli uomini di Ancelotti sono, infatti, sembrati meno compatti e cattivi del solito, verosimilmente a causa della situazione di crisi nera in cui versano i loro avversari.
Il Chievo infatti è riuscito, complice anche la penalizzazione di -3, a conquistare il suo primo punto in Serie A solo alla tredicesima giornata. Soltanto il Benevento ha fatto peggio negli ultimi anni. La prestazione degli uomini di Di Carlo è stata un ulteriore ostacolo per i partenopei. I clivensi, evidentemente motivati dall’arrivo del nuovo tecnico, hanno fatto forse la miglior prestazione di questa stagione, coprendosi in modo ordinato e riuscendo anche a creare delle occasioni. Errori di Ancelotti nel mettere in campi la formazione, la linea mediana schierata dal Re di Coppe è risultata estremamente debole in quanto Zielinski più di una volta ha preferito salire piuttosto che dare una mano al suo compagno di reparto Diawara. A poco è servito l’ingresso di Milik e di Allan, il polacco ha Infatti sfornato una prestazione deludente, mentre il brasiliano D’altro canto ha trovato davanti a sé un informissima Kiyine, con una grande prestazione infatti l’ex Salernitana è riuscito il perno del centrocampo Napoletano.
Il campionato ancora lunghissimo e questo pareggio interno non pregiudica le speranze del Napoli di vincere lo scudetto, ci vorranno delle prestazioni superbe nel lungo termine per recuperare 8 punti alla Juventus, sicuramente migliori di quella vista in campo contro il Chievo. Ora il tecnico azzurro suona la carica per il match di Champions contro la Stella Rossa di Belgrado. Al San Paolo mercoledì alle 21 sono attesi 45mila spettatori. Il dodicesimo uomo in campo potrà fare la differenza.
PhotoCredit: Antonio Balasco