Davvero strana la partita di quest’oggi giocata dal Napoli che perde contro il Lecce 2-3
Dopo le entusiasmanti vittorie, l’ambiente si era ricaricato, anche in vista Champions, ma è andato tutto male. Arbitro compreso. Le difficoltà che avrebbe incontrato il Napoli contro il Lecce erano ben chiare a mister Gattuso che, nella conferenza stampa aveva pregato tutto l’ambiente e i calciatori di mantenere i piedi per terra, perchè la partita nascondeva delle insidie.
Il match contro il Lecce era iniziato nel migliore dei modi. Predominio territoriale, buone giocate sugli esterni, soprattutto sulla fascia sinistra, ma gli azzurri sprecano troppo. Davvero imperdonabile la palla buttata fuori di testa da Area Milik che si era trovato in posizione favorevolissima alla segnatura.
Purtroppo, un momento di disattenzione, regala al Lecce un goal ritenuto impensabile nei primi minuti di gioco.
Il predomino mostrato dagli azzurri, però, faceva comunque ben sperare in una rimonta che c’è stata solo parzialmente. Dopo il pareggio di Milik su assist di Mertens appena entrato (tra l’altro il polacco stava anche per sbagliare clamorosamente il tap-in) il Napoli subisce ancora un goal con Lapadula che approfitta di un Di Lorenzo che è sempre impreciso nelle marcature strette.
Il pareggio poteva arrivare su calcio di rigore, che l’arbitro Giua nega in maniera clamorosa, anche dopo l’invito a visionare il VAR. Davvero inspiegabile.
Il terzo goal del Lecce è un capolavoro su punizione di Mancosu. Un goal che fa ripiombare il Napoli nell’incubo dopo tanto entusiasmo scatenato da due incredibili vittorie (meritate). Inutile il bel goal di Callejon.
Questa situazione disorienta tutti. Napoli con doppia faccia. Concreto attento e dilagante con Lazio e Juventus; molle, distratto e svogliato contro il Lecce, dove si salvano solo i primi 20 minuti. Occasione sciupata dopo le frenate di Lazio e, soprattutto Roma. Speriamo sia soltanto l’ultima battuta di arresto nel rilancio della squadra.
PhotoCredit: BrunoFontanarosa