Il maledetto imbroglio è servito! Il pacco, doppio pacco e contropaccotto con sorpresa finale è pronto per la consegna.
Premesso che i quattro gatti degli iscritti alla piattaforma Rousseau – non essendo stati eletti – non potevano e non possono rappresentare la volontà dei milioni di elettori Cinquestelle;
e premesso che gli unici che avevano i titoli per rappresentare gli elettori erano i parlamentari Cinquestelle, gli stessi che – per amore della poltrona – hanno preferito delegare quanti i titoli non li avevano:
e premesso che la consultazione in Rete sull’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini si è rivelata – come previsto – una pagliacciata.
Premesso tutto ciò, resta l’amaro in bocca nel constatare come l’immagine del M5s esca gravemente compromessa dalla vicenda sul caso Diciotti e sul suo carico di disperati.
Ripeto, si è trattato di un grave tentativo di deresponsabilizzazione da parte di Di Maio & C. la consultazione on line sul concedere o negare l’autorizzazione a procedere contro il vice premier nonché Ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini.
Il Capo politico del M5s e i suoi fedelissimi hanno preferito giocarsi le facce di fronte al rischio di perdere le poltrone. Nell’occasione gli esponenti di punta del Movimento sono apparsi più eunuchi ai quali hanno strappato gli attributi che politici di rango. Risultato: ora il M5s – comunque vada (lo scopriremo a notte fonda) – è sul letto di morte pronto a ricevere l’estrema unzione dagli elettori traditi.
Il rito funebre inizierà domenica in Sardegna e si concluderà col voto Europeo in calendario per il prossimo maggio. La funzione sarà accompagnata dai requiem dei sondaggi.