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IL “PASCALE” DI NAPOLI PRESENTA STUDIO SU FARMACO TUMORE MAMMARIO

De Laurentiis: “Studio su 3500 pazienti con tumore per risultati real world”

Si chiama Compleement-1 ed è il più grande studio al mondo sulla combinazione di terapia ormonale e Ribociclib in pazienti con tumore mammario metastatico ormonosensibile. È questo lo studio presentato dall’Istituto Pascale a Chicago al congresso Asco (American Society on Clinical Oncology). Lo studio ha visto quasi 3500 pazienti arruolati, tra di loro anche pazienti maschi, pretrattati con chemioterapia e metastasi cerebrali. “La novità di questo nuovo studio – spiega Michelino De Laurentiis, direttore dipartimento Oncologia mammaria e toracica dell’Istituto Nazionale Tumori Pascale – sta nel fatto che la conferma avviene in una popolazione di pazienti molto più ampia e molto più eterogenea rispetto a quella selezionatissima dello studio Monaleesa-7, la cura che ha dimostrato di migliorare del 70 per cento la sopravvivenza nelle donne giovani con carcinoma avanzato. In pratica, si tratta di una popolazione di ammalati molto più simile a quella reale che afferisce ai nostri ambulatori e che fornisce chiare indicazioni del potenziale impatto del trattamento nel cosiddetto ‘real world'”.

La nuova terapia “ha un’eccellente efficacia terapeutica – spiega De Laurentiis – abbinata a una qualità di vita dei pazienti di livello assolutamente notevole, questo ci impedisce per un certo periodo almeno ci evita di usare la chemioterapia che in donne soprattutto giovani, madri e lavoratrici, certamente impatta negativamente sulla qualità della vita. Con questa combinazione terapeutica otteniamo il massimo beneficio con il minimo di effetti collaterali. Questa è la prima volta che in uno studio clinico si rileva un vantaggio di sopravvivenza, non vorrei dare tono miracolistico ma è un passo importante, è un farmaco che aggiungerà tanto all’armamentario terapeutico già ricco che abbiamo per il controllo del tumore mammario metastatico”. De Laurentiis sottolinea anche che “stiamo conducendo lo studio forse più avanzato, il cosiddetto BioltaLee, per la medicina di precisione, noi miriamo con la biopsia liquida a individuare con precisione quali sono le donne che ricevono vantaggio dal farmaco e quali sono resistenti per avviare su queste ultime su nuove sperimentazioni”.

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