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Il presidente Fontana ottimista: “I numeri ci danno ragione”. Ieri 1.246 positivi e 199 morti, multati 423 milanesi

Il bilancio della Lombardia: 12.050 morti e 65.381 contagiati. I contagi: la maggioranza in provincia di Milano  (+269), seguita da Brescia (+191) e Como (+154)

Il presidente della Lombardia Attilio Fontana va trattato farmacologicamente. E con lui anche Matteo Salvini e Giulio Gallera, detto “compra una consonante”. Mentre l’Italia del Sud sta venendo fuori dall’incubo Coronavirus, la Lombardia (e non solo) è ancora in piena emergenza. I tre “Marmittoni”, trio comico statunitense degli anni Trenta, fanno finta di niente, come da Dna.

Chiedono aperture subito e Fontana, in queste ore, tira in ballo pure l’orso buono Zingaretti: “I numeri iniziano a darci ragione, a dimostrare che rispettando le regole si riuscirà ad uscire da questa maledetta pandemia. Poi riguardo alle Rsa anche il Lazio ha adottato una delibera simile”. Delibera “simile” la chiama sor Attilio. Cosa avrà voluto dire riesce difficile a comprenderlo, pure con il massimo sforzo. Ma i numeri sono questi, purtroppo: l’andamento dei casi in Lombardia ieri ha segnato un aumento di 1246 nuovi contagi. Il numero di positivi al Covid 19 in Italia continua a crescere ma solo nelle regioni del Nor-Est: https://lab24.ilsole24ore.com/coronavirus/#box_14. Ancora oltre 1.200 casi (e 199 morti) e di questi la maggioranza in provincia di Milano, 269, seguita da Brescia, 191, Como, 154 e così via. Ma Fontana delira da manuale. Ha dichiarato a radio “Patana”: “Invito a fare ancora uno sforzo perché siamo vicini alla fase 2. Per questo penso si debba dire grazie a tutti i lombardi che hanno lottato”.

Infatti, hanno lottato benissimo le istituzioni regionali: 12.050 morti e 65.381 contagiati. E i lombardi lottano ancora e sono rispettosi, suvvia, della legge dell’emergenza. Ecco i dati di ieri: durante i controlli di ieri da parte delle forze dell’ordine solo a Milano sono state sanzionate 423 persone e chiusi 12 negozi. Ma per Fontana tutto questo non esiste. E continua a ripetere come un qualsiasi lagnoso napoletano: “I numeri iniziano a darci ragione”. Troppi morti, troppa paura nella gente. E’ ora di chiamare il 118.

 

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