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IL RE DELLA PIZZA SORBILLO SI FA ‘NERO’ PER PROTESTA.

Il simbolo della pizza napoletana, Gino Sorbillo, mostra tutta la propria indignazione per i cori razzisti contro Koulibaly e si dipinge il volto di nero.  “Oggi lavorerò così con la pelle scura per protesta contro qualsiasi forma di razzismo. Avete rotto razzisti, insultateci tutti forza!”. Sorbillo, tra i pizzaioli napoletani più famosi e con sedi della sua pizzeria anche a New York protesta così contro gli insulti razzisti rivolti al calciatore del Napoli Koulibaly durante il match Inter-Napoli. Oggi lavorerò così con la #pellescura per #protesta contro qualsiasi forma di #razzismo. Avete rotto razzisti, insultateci tutti forza!!!”  è il messaggio che lancia sui social.

Il pizzaiolo napoletano protesta così contro gli insulti razzisti rivolti al difensore del Napoli Koulibaly.

Sorbillo oltre ad aver il volto dipinto espone anche un cartello con la scritta “Siamo tutti Koulibaly. Abbasso il razzismo”. Il pizzaiolo si aggiunge alle numerose voci che si sono alzate per esprimere solidarietà al calciatore. Tra loro anche il sindaco Beppe Sala, che, sempre tramite social, ha espresso le sue scuse a nome della “Milano sana”. Gino Sorbillo appartiene ad una delle famiglie di pizzaioli più antiche di Napoli. I suoi nonni, Luigi Sorbillo e Carolina Esposito, fondarono la prima pizzeria nel 1935 su via dei Tribunali, definita da molti la “Via della Pizza Napoletana” nel centro antico della città. I coniugi Sorbillo misero al mondo 21 figli, diventati poi, tutti pizzaioli. Il papà di Gino, Salvatore, è il diciannovesimo dei ventuno figli.

Gino cresce nella pizzeria di famiglia e ben presto impara i segreti della vera pizza napoletana che lui ama precisare “quella dei vicoli poveri della città” cioè più grande, generosa e accessibile a tutti. Ben presto Gino manifesta il suo stile e la sua impronta; il mestiere di famiglia abbinato ad una sua spiccata e naturale vena artistica gli consentono di comunicare attraverso le sue creazioni. La centenaria tradizione viene così proposta in chiave contemporanea contribuendo ad uno dei più grandi cambiamenti avvenuti nel mondo della pizza negli ultimi decenni. Numerosi sono i servizi giornalistici e televisivi nazionali ed internazionali che si sono occupati di Gino e della sua Pizza. Frequenti sono le sue partecipazioni al palinsesto televisivo, pizzaiolo di Masterchef per tre edizioni, giudice per la gara di pizza tra i giudici di Masterchef Israele, Menù di Benedetta, Alice TV, e da cinque anni alla rubrica “Pizza” de La Prova del Cuoco su Rai 1 e sul suo magazine mensile. Inoltre è stato protagonista di molti documentari e docufiction su Napoli e sulla Pizza prodotti e mandati in onda in tutto il mondo da Discovery, National Geographic e Arkè.

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