In Workcation alle Seychelles: lavoro on line, vacanza on site 

Varato un programma di agevolazioni per soggiorni medio-lunghi

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Non solo destinazione esclusiva per vacanze indimenticabili, o location per gli eventi più importati della propria vita, ma anche scenario ideale per coniugare lavoro e relax, magari in compagnia dell epriopria famiglia. È la nuova proposta delle Seychelles, che in questo periodo di smart working sempre più prolungato si presente come luogo ideale per la “workcation”, ossia la vacanza abbinata al lavoro.

È il programma “Seychelles Workcation Retreat”, studiato dagli enti governativi del Paese per dare ai viaggiatori l’opportunità di una fuga esotica per sperimentare un mix tra il lavoro e le esperienze di vita delle isole, in totale sicurezza. Lo scorso 25 marzo infatti le Seychelles hanno aperto ai turisti di tutto il mondo e per essere raggiunte è sufficiente un tampone negativo effettuato 72 ore prima della partenza. La “workcation” (work on vacation) è la nuova tendenza di viaggio emersa nel 2020 che ci accompagnerà anche nel prossimo anno e forse nel lontano futuro: significa unire l’utile al dilettevole e lavorare da remoto in un luogo di vacanza. Che sia in montagna o al mare, l’importante è avere a disposizione un hotel o un resort con servizi digitali evoluti e stanze che permettano di rimanere connessi con affidabilità e qualità. E al tempo stesso che garantiscano l’accesso a un luogo e a servizi da sogno da vivere una volta chiuso il computer. Sempre più alberghi e strutture ricettive – dopo la pandemia da Covid – si attrezzano per queste necessità e per offrire anche nei prossimi mesi servizi dedicati a chi vuole lavorare sentendosi in vacanza. Tuttavia la workcation, è una tendenza entrata nel mondo del settore dei viaggi e dell’ospitalità già da alcuni anni.

Solo nel 2019, i nomadi digitali – persone che necessitano solo di un laptop e di una connessione Internet per lavorare da remoto – erano stimati in 10,9 milioni di persone. È stato poi stimati che nel 2020 la cifra ha abbia già raggiunto i 16 milioni, e che nei prossimi due anni continuerà a cresce con incrementi del 10% su base annua. Valutazioni- peraltro- calcolate prima della pandemia. Ma se fino al 2020 il concetto di workcation era in qualche modo limitato ad uno smartworking a breve termine, oggi assume caratteristiche diverse e per fasce sempre più alte e ampie di lavoratori. Di conseguenza, questo ha rappresentato un’opportunità per una destinazione come le Seychelles non solo a breve termine, durante il periodo della pandemia, ma anche per il futuro. Per questo il Seychelles Tourism Board (STB), la Seychelles Chamber of Commerce and Industries (SCCI), il Department of Tourism, il Seychelles Investment Board (SIB) e la Seychelles Hospitality and Tourism Association (SHTA) con il supporto delle maggiori autorità governative hanno elaborato il programma “Seychelles Workcation Retreat” già entrato in vigore lo scorso febbraio e che consentirà ai visitatori che ne faranno richiesta (attraverso un preciso iter) di lavorare a distanza alle Seychelles da un minimo di 30 giorni fino a 1 anno.

Il programma si rivolge a visitatori- lavoratori dipendente sia a lavoratori autonomi di età compresa tra 28 e 60 anni. Possono essere singoli individui o una famiglia, che può operare al di fuori degli uffici tradizionali, con un’ampia disponibilità di reddito da spendere nel Paese. Nell’ambito del programma, la destinazione mira ad attrarre una media di 2.000 visitatori nei primi 6 mesi, con una permanenza media di 60 giorni per turista. Per loro è prevedibile un vantaggio sulle tariffe scontate in media del 30% per servizi e prodotti alle Seychelles.

 


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