Oltre 1 miliardo di minori al Mondo vive in zone flagellate dalla povertà
Un minore su 5 vive in aree di conflitto; più di 1 miliardo di minori in zone flagellate dalla povertà. In Italia più di 1,2 milioni di minori in povertà assoluta e quasi mezzo milione sono stati vittime di violenza assistita tra le mura domestiche. A 30 anni dalla nascita della Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Save the Children dà il via a una settimana di eventi e iniziative. “A 30 anni dalla nascita della Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il mondo ha compiuto enormi passi in avanti per proteggere i bambini, tuttavia ancora 1 minore su 3 al mondo si vede negata la propria infanzia a causa di conflitti, violenze, povertà, discriminazioni e degli effetti dei cambiamenti climatici. Bambine e bambini che si vedono strappata di mano, spesso irrimediabilmente, la possibilità di costruirsi il futuro che sognano e al quale hanno pieno diritto”. Così Save the Children, in occasione della ricorrenza dei 30 anni della Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
L’organizzazione dà così il via a una settimana di eventi e iniziative per accendere i riflettori sulla condizione dell’infanzia in Italia e in tutto il mondo. Anche con il coinvolgimento delle scuole. I dati. Oggi, nel mondo, 1 bambino su 5 vive in aree di conflitto e almeno 27 milioni di minori sfollati a causa della guerra non possono più andare a scuola; più di 1 miliardo di bambini vive in contesti flagellati dalla povertà e, solo nel Corno d’Africa, dove imperversano le conseguenze disastrose dei cambiamenti climatici, 6,5 milioni di bambini sono attualmente colpiti dalla fame. Infanzia negata anche a tantissime bambine in tutto il pianeta, spesso vittime di discriminazioni di genere: ad oggi, 120 milioni di ragazze in tutto il mondo, 1 su 10, sono state vittima di stupro o di altri atti sessuali forzati e tra i minori costretti a entrare nei gruppi armati quasi 1 su 3 è una bambina. Nel mondo, 420 milioni di minori, 1 su 5, vivono in aree colpite dai conflitti e, solo nel 2017, più di 10 mila bambini sono rimasti uccisi o mutilati a causa dei bombardamenti, mentre si stima che almeno 100 mila neonati muoiano ogni anno per le cause dirette e indirette delle guerre, come malattie e malnutrizione.
Almeno 27 milioni di minori sfollati per via delle guerre, inoltre, non hanno più accesso all’educazione. Siria e Yemen alcuni dei Paesi in conflitto in cui i bambini sono costretti ad affrontare le peggiori condizioni. In Siria, dove la guerra è in corso ormai da più di 8 anni e mezzo, le recenti escalation nel nord-est hanno già provocato la fuga di oltre 74 mila minori, mentre nel conflitto che dal 2015 continua a sferzare lo Yemen più di 7.500 bambini hanno già perso la vita o sono rimasti feriti e più di 11 milioni hanno bisogno di protezione. Povertà, mancanza di opportunità e violenze riguardano anche i minori nel nostro Paese. “In Italia, infatti, oggi più di 1,2 milioni di bambini e ragazzi vivono in povertà assoluta, senza il necessario per condurre una vita accettabile e con gravissime ripercussioni sul loro futuro, anche in conseguenza delle gravi privazioni in termini di opportunità educative, un numero triplicato negli ultimi dieci anni – afferma Save the Children -. Una delle piaghe silenziose con cui moltissimi bambini e bambine sono costretti a fare i conti nel nostro Paese, con effetti devastanti anche a lungo termine sul loro sviluppo, è inoltre quella della violenza assistita: in soli cinque anni quasi 500 mila minori hanno assistito a violenza tra le mura domestiche nei confronti delle loro mamme. Più di 1,4 milioni di madri, inoltre, sono state vittime di questa piaga nel corso della loro vita”.