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Da giovedì 2 febbraio alle ore 18 presso la Sala Dalí dell’Instituto Cervantes di Roma (in piazza Navona, 91) si inaugura la mostra “Cono d’ombra e luce” di Miguel Fabruccini. L’esposizione, curata da Martha L. Canfield, raccoglie 37 opere dell’artista uruguaiano, da quattro decenni residente a Firenze, suddivise in sei aree tematiche. Una retrospettiva che racconta il legame di Fabruccini con l’universo letterario uruguaiano, il cui cosmopolitismo ha dato vita ad uno stile espressivo unico che ha attraversato diverse fasi, passando soprattutto dall’astratto al figurativo. Organizzata dall’Ambasciata dell’Uruguay in Italia con la collaborazione del Centro Studi Jorge Eielson e dell’Instituto Cervantes, la mostra resterà esposta a Roma fino al 2 marzo 2023 e si potrà visitare gratuitamente dal martedì al venerdì dalle 16 alle 20 e il sabato dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 20. La mostra, inoltre, si arricchisce di tre appuntamenti tematici curati da Martha L. Canfield e dedicati a tre scrittori uruguaiani che hanno ispirato alcune opere dell’artista originario di Salto: Mario Benedetti (9 febbraio), Mauricio Rosencof (16 febbraio) e Felisberto Hernández (23 febbraio). Nell’insieme delle opere esposte nei quattro ambiti della Sala Dalí si possono distinguere sei gruppi che illustrano il passaggio dall’astrattismo al figurativo e dalla memoria dei paesaggi persi a una configurazione simbolica che unisce arte e scrittura. Un primo gruppo di opere, già presente nella prima sala, corrisponde alla serie dei “fari”, che sollevano il loro profilo geometrico sopra una superficie non definita, nella quale predominano colori dorati e riflessi di luce. Queste immagini informali, derivate dall’astrattismo iniziale dell’artista, riescono a evocare il Faro della Collina del porto di Montevideo (il Cerro), importante strumento portuale e ingresso alla città. Il secondo gruppo, invece, è composto da una serie di immagini che Fabruccini chiama “serre”. Qui il cambiamento della prospettiva e la frammentazione delle parti seduce lo spettatore con una confluenza tra cubismo e astrattismo, evocando il linguaggio del narratore Felisberto Hernández. Un terzo gruppo di opere è formato da quello che l’artista uruguaiano chiama “bianchi”, ovvero immagini di case collocate irregolarmente al centro o di lato, nello spazio informe e incolore in cui il bianco predomina come materia indefinita. E qui Fabruccini incontra il suo conterraneo Mario Benedetti, che ha conosciuto il dolore dell’esilio e il bisogno di salvare la memoria del focolare. Il quarto gruppo riunisce una serie di bacinelle dentro le quali, attraverso imprevedibili riflessi dell’acqua che contengono, si configurano palazzi e grattacieli che evocano una città moderna. Ancora la memoria che rinasce e si apre strada tra il flusso inarrestabile del tempo, rappresentato emblematicamente dall’acqua. Una serie di macchine da scrivere dalle quali emergono delle immagini evocative sono il fulcro del quinto gruppo di opere. La sospensione della tastiera suggerisce il rapporto tra immagine e scrittura, il quale è senz’altro uno dei fondamenti della poetica di Miguel Fabruccini. Infine c’è un sesto gruppo formato da una serie di scarpe – o meglio “espadrillas” – all’interno delle quali si possono intravedere ritratti di persone, bambini che giocano, famiglie. Qui inevitabilmente sorge la tragica storia degli anni in cui l’Uruguay subì una violenta dittatura militare e l’esperienza personale di Mauricio Rosencof, il quale, chiuso per anni in una minuscola cella poteva parlare soltanto con un personaggio immaginario incarnato in una delle sue espadrillas.
L’Instituto Cervantes di Napoli presenta “La salute nell'era post Covid”, un ciclo di incontri in streaming con l’esperta di nutrizione Esperanza Martínez. Dal 25 gennaio al 22 marzo 2023 sono in programma 5 appuntamenti online che si potranno seguire gratuitamente sulla piattaforma Zoom dell’Instituto Cervantes, richiedendo link d’accesso all’indirizzo di posta elettronica: cultnap@cervantes.es. Questo ciclo di 5 conferenze con la biologa galiziana, che avranno la traduzione simultanea italiano/spagnolo, intende fare chiarezza sulla pandemia Covid che ha paralizzato il mondo. Partendo dalla prospettiva demografica e dallo stato di salute della popolazione che ha contribuito a creare la tempesta perfetta di cui conosciamo il disastroso risultato. L’obiettivo finale è quello di offrire dei suggerimenti per prendere in mano le redini della propria salute: un gesto intelligente sul piano individuale e altruista su scala collettiva. Nel primo dei cinque appuntamenti - “Crisi Covid 19. La tempesta perfetta?”, in programma mercoledì 25 gennaio alle ore 16 - verrà analizzato il concetto moderno di salute, che si mantiene nell’equilibrio dell’essere umano e nel suo rapporto con l’ambiente che lo circonda. La salute (o la malattia) è influenzata da diversi fattori, alcuni modificabili - che dipendono dalle abitudini di ognuno e dalla società nel suo insieme - e altri non modificabili. Questa conoscenza ci permetterà di esaminare le strategie che ci aiuteranno a proteggerci di fronte ad eventi del genere. Analizzando, in particolare, due modelli di salute: quello convenzionale, di natura reattiva e un altro alternativo, più in linea con il concetto moderno e focalizzato sulla prevenzione. Il ciclo di conferenze con Esperanza Martínez proseguirà mercoledì 8 febbraio con il secondo appuntamento dal titolo “Malattie della civilizzazione”. Il 22 febbraio è in programma il terzo incontro, “Strategie per favorire la salute fisica” mentre mercoledì 1 marzo si terrà il quarto appuntamento “Salute mentale e Covid”. Chiuderà il ciclo, il 22 marzo, “Come arrivare a cento anni in salute”. Tutti gli incontri sono ad accesso gratuito e avranno inizio alle ore 16.
Neima Ezza annuncia un concerto anche in Campania. Il rapper milanese di esibirà il 23 febbraio 2023 al Duel Club di Pozzuoli (Napoli). La tappa partenopea organizzata da Veragency sarà una delle 6 date esclusive del GIU’ TOUR LIVE 2023, che partirà il 9 febbraio da Torino e raggiungerà anche Padova l’11, Firenze il 19, Roma il 22 e si concluderà a Milano il 27 febbraio. I biglietti per assistere al suo show sono disponibili da oggi nei principali circuiti di vendita: Ticketmaster, TicketOne e Vivaticket al costo di 22 euro più prevendita. Amine Ezzaroui, aka Neima Ezza è un rapper di Milano del roster Yalla Movement, la label e management di Big Fish e Jake La Furia. In lui Fish e Jake hanno visto l’attitudine autentica del rap con la street credibility che nell’epoca della trap e dei social è sempre più rara: Neima nei suoi brani racconta la sua storia, quella della sua famiglia e quella del quartiere di case popolari in cui è cresciuto, in zona San Siro a Milano. La sua fanbase è proprio quella dei quartieri, a partire dal suo, dove per il suo ultimo videoclip ha raccolto centinaia di persone in una vera e propria manifestazione di cui hanno parlato anche i giornali locali Milanesi. Neima è un rapper capace di trasportare l’ascoltatore nel proprio immaginario in maniera sincera con una fanbase molto legata alle sue storie. Il suo Ep “Giù” continua a conquistare streaming e traguardi, attestandosi anche la certificazione ORO, con due dei suoi brani che si sono piazzati in Top50 Spotify: “LEI” feat. Rondodasosa, certificato ORO, insieme a “CASA”, singolo di punta prodotto da NKO e certificato PLATINO, che conta 42 milioni di stream su Spotify e 18 milioni di views su Youtube. La musica di Neima Ezza è ispirata come sound e stile dal rap francese, racconta la sua quotidianità e le difficoltà nelle case popolari, in una routine quotidiana dove la lotta per arrivare a fine mese fa da protagonista.
Si terranno il 16 e il 17 Gennaio 2023 dalle ore 10.30 presso Casa della Musica di Napoli i provini per artisti solisti under 30 e per le cover band (senza limiti d’età). In palio la possibilità di aggiudicarsi un posto sul palco del memorial Je sto Vicino a te 68, dedicato a Pino Daniele. La giuria composta da Adriano Pennino, Giorgio Verdelli, Nello Daniele, Marco Zurzolo e Geppino Afeltra avrà il difficile compito di selezionare un vincitore per entrambe le categorie che entreranno a far parte del cast del Memorial in programma il 19 Marzo 2023 presso il Teatro Palapartenope di Napoli. Il cast artistico dell’evento più longevo dedicato alla memoria di Pino Daniele è ancora top secret, ma come sempre non mancheranno nomi di spicco del panorama musicale nazionale ed internazionale. L’appuntamento per i solisti under 30 è fissato per il 16 Gennaio dalle ore 10.30 mentre per le cover band senza limiti d’età è per il 17 gennaio dalle ore 10.30. I partecipanti dovranno reinterpretare, esprimendo la propria creatività sulla base del personale sentire e delle conoscenze e competenze individuali, un brano a scelta di Pino Daniele. L’esecuzione del brano potrà essere fedele all’originale o rivista. Saranno ammesse interpretazioni del brano eseguito in “versione strumentale”, “a cappella” ovvero con il solo utilizzo del canto individuale o corale, e in versione “voce e musica”. Per qualsiasi informazione e/o chiarimento: memorialjestovicinoate@gmail.com immagine di repertorio: Luigi Maffettone [wpedon id="44688"]
L'Instituto Cervantes di Napoli, in collaborazione con la Fondazione FOQUS e il sostegno di AC/E (Acción Cultural Española), presenta “Impresión-Arte: stampare, dispiegare, cantare”. Un progetto espositivo curato dall’artista ed editrice argentina Laura Lio, che promuove la diffusione internazionale della cultura spagnola attraverso le opere e i lavori editoriali di artisti e creativi che coniugano innovazione, arte e rivendicazione. Dal 12 gennaio al 27 febbraio 2023, gli spazi della Galleria d’Arte Contemporanea Portacarrese della Fondazione Foqus (via Portacarrese a Montecalvario 69 - Napoli) accolgono questa mostra che riunisce un corpus di libri d’artista, libri cartoneros, riviste rare e manifesti uniti dal lavoro editoriale di artisti contemporanei che vivono in Spagna. Una selezione di 35 opere di diversa dimensione concepita espressamente per dialogare con il luogo che ospita questa esposizione. Oltre alla mostra – che si potrà visitare gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 19 - il progetto prevede anche un laboratorio dell’editore e visual artist Pepe Murciego (il 12 e 13 gennaio dalle ore 14 alle 17, alla Fondazione Foqus), la performance “Queridas Viejas” dell’artista María Gimeno con Nera Prota (il 16 febbraio alle 11 all’Accademia di Belle Arti di Napoli) e una conferenza di Javier Pérez Iglesias, coordinatore della Biblioteca della Facoltà di Belle Arti dell’Università Complutense di Madrid (il 17 febbraio alle 16 presso la sede napoletana dell’Instituto Cervantes, in via Chiatamone). Al vernissage della mostra, giovedì 12 gennaio alle ore 18.30 alla Fondazione Foqus, parteciperanno la curatrice Laura Lio, la direttrice dell’Instituto Cervantes di Napoli, Ana Navarro Ortega, il console generale di Spagna a Napoli, Carlos Maldonado, il consigliere culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, Carlos Tercero, il presidente della Fondazione Foqus, Rachele Furfaro e il direttore delle Fondazione Foqus, Renato Quaglia. Impresión-Arte raccoglie una selezione molto varia di lavori che spaziano dalle cose minuscole, come l’opera di Darya von Berner realizzata con biglietti della Metro stampati con una poesia di Lawrence Ferlighetti, che elogia la poetica del surreale scatenata dal viaggio, ai disegni di grandi dimensioni con personaggi inquietanti, reali o immaginari di Marta Serna. Tracciando un arco temporale che va dalla generazione nata negli anni 30 e 40, come ad esempio Esther Ferrer, Isidoro Valcárcel Medina o Eva Lootz, fino alla generazione di coloro che sono nati negli anni 60, 70 e 80. Questa selezione di libri e materiali stampati rappresenta solo una piccola parte di ciò che riguarda il campo della creazione spagnola contemporanea.
E’ all’interno di questa interessante iniziativa che la X Municipalità e il suo presidente Carmine Sangiovanni, ha ospitato presso il teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare il 27 dicembre un evento gratuito che ha visto sul palco, in due momenti distinti, Luca ‘o Zulù Persico prima e Raiz poi. Grazie ai fondi messi a disposizione dall’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli, nella persona di Teresa Armato, le municipalità hanno, infatti, attivato una serie di iniziative che hanno investito l’intera città, dai Colli Aminei a Bagnoli. Questo evento è frutto di una sinergia che ha visto, tra gli attori principali, l’assessore agli eventi culturali Titti Guazzo della X Municipalità e il presidente della Commissione Sport ed Eventi Sergio Lomasto i quali, a dispetto della contingenza dei tempi, sono riusciti a portare a casa un risultato straordinario. [caption id="attachment_48699" align="alignnone" width="300"] Luca 'o Zulù Persico e Edo Notarloberti[/caption] Circa 500 persone, infatti, hanno potuto assistere ad uno spettacolo che ha visto lo storico front man dei 99 Posse in una performance più simile al reading letterario che agli happenings musicali a cui ‘o Zulù ci ha abituato nel corso degli ultimi 30 anni. “Vio-lenti” è pensato come una narrazione che attraversa, decennio dopo decennio, l’esistenza di un uomo che ha fatto della militanza politica il suo modus vivendi, mentre la vita scorre tra le mani, le sue e quelle di Carlo (Giuliani, ndr), di Giuann Palestina, dei compagni di Gianturco e di quelli dell’ University of Secondigliano. Il re è nudo, si potrebbe dire, con i suoi silenzi quando resta da solo e non è più “né Posse né ‘o Zulù” e va alla ricerca di risposte che non sempre trova. Un taglio minimal, accompagnato dalla meravigliosa presenza in scena del violino di Edo Notarloberti, ci hanno aiutato a focalizzare –e a non dimenticare- che sono ancora troppi quelli che fanno “tarantelle pè campà”. La performance si è conclusa, come per ogni concerto di Luca Persico, con una versione particolare di “Curre curre guagliò” che non ha mancato di incontrare il gradimento del pubblico. Di taglio completamente diverso il percorso proposto da Raiz e Radicanto, il gruppo pugliese che unisce il canto alle radici popolari della musica. [caption id="attachment_48700" align="aligncenter" width="300"] Raiz e Radicanto[/caption] La ricerca e la collaborazione tra questi artisti ha prodotto tre dischi e numerosi spettacoli in giro per il mondo nel corso degli anni. Ed è proprio il mondo, in particolare quella parte di mondo che si affaccia sul Mediterraneo, che ha preso vita nello spettacolo attraverso l’esecuzione di brani in cui i linguaggi e le sonorità si mescolano e spesso si sostituiscono gli uni alle altre. Ritmi del sud del mondo e lingua napoletana, suoni partenopei e idiomi mediorientali per ricordarci che siamo più simili di quanto si creda, e per continuare a porre l’accento sulle similitudini piuttosto che sulle diversità. Poi, la grande sfida di Raiz: quella di cantare i classici del canzoniere partenopeo, a dispetto di chi non lo reputava in sintonia con quel repertorio. Meno graffi nella voce, più grazia, una dolcezza da fine dicitore per omaggiare –mai per sfregiare- capi d’opera come “Carmela”, “Indifferentemente”, “Cammina cammina” e una versione più intimista di “Nun te scurdà”, eppure non meno sensuale di quella di Petra Montecorvino. Sfida vinta, dunque, e bis concesso ad un pubblico galvanizzato e dal repertorio e dalla presenza scenica di Raiz.
Si terrà lunedì 19 dicembre 2022 alle ore 17 a Nusco (Avellino) la cerimonia di intitolazione della strada principale del comune irpino, all’ ex presidente del Consiglio e segretario della Dc, scomparso lo scorso 26 maggio. Via Ciriaco De Mita, Statista è il nome della strada che conduce al municipio del comune irpino che sarà inaugurata ufficialmente lunedì pomeriggio. Alla cerimonia parteciperanno la figlia Antonia De Mita e la famiglia, autorità civili e religiose, amici e avversari politici. Interverranno, tra gli altri, l’ex governatore Antonio Bassolino, l’On. Gianfranco Rotondi, responsabile politico di centro-destra, l’ex capogruppo di Rifondazione Comunista Vito Nocera, il vescovo Pasquale Casci e il sindaco F.F. di Nusco, Walter Vigilante. Ospiti d’onore saranno gli studenti del Liceo Classico Statale Rinaldo D'Aquino di Nusco, tanto voluto e desiderato dall’esponente DC nel suo comune di nascita. Presidente del Consiglio dei Ministri dal 1988 al 1989, De Mita è stato Presidente della Commissione Bicamerale per le riforme costituzionali, quattro volte ministro, parlamentare europeo e deputato ininterrottamente dal 1963 al 2008, con l’unica eccezione dei due anni tra il 1994 e il 1996. Ha guidato la Democrazia Cristiana dal 1982 al 1989 e dopo lo scioglimento del partito ha militato prima nel Partito Popolare Italiano, poi nella Margherita e infine nell’Udc. È stato, inoltre, sindaco di Nusco dal 2014 fino al giorno della sua scomparsa.
Roberto Mancini inaugura in veste di ospite il nuovo ciclo di incontri che si terranno a Villa Domi a Napoli, firmati Ugo Autuori e Domenico Kontessa. L'iniziativa, partita nella scorsa stagione invernale, riapre i salotti del Mediterraneo giovedi 22 dicembre per accogliere numerose scuole di calcio napoletane e il Ct della nazionale italiana di calcio che, in tale circostanza, riceverà il Premio del Mediterraneo. Ad affiancarlo per parlare di calcio, della storia di questo campione che esordì con il Bologna a 17 anni e che vestì la maglia della Sampdoria per ben 15 stagioni diventando un recordman per quegli anni, ci sarà Hoara Borselli. Nel corso dell'appuntamento "Le notti sul Golfo - Premio del Mediterraneo" al mister Mancini andrà il premio del Mediterraneo. La cena avrà inizio alle h 20.30, l'ingresso è su invito. I prossimi appuntamenti di questo format saranno poi ripresi a gennaio con un cartellone denso di impegni che annovererà nomi di spicco del mondo del web e del giornalismo, dell'imprenditoria e dello spettacolo, spaziando inoltre tra cinema, teatro e scrittura. Per info: 353/3470907 [wpedon id="44688"]
Ecco i i vincitori della XIII edizione di CortiSonanti, il festival internazionale del cortometraggio diretto da Nicola Castaldo e Mauro Manganiello. Organizzato dall’associazione culturale AlchemicartS con il sostegno della Regione Campania e del Comune di Napoli, CortiSonanti 2022 ha presentato 47 opere selezionate dalla giuria tecnica presieduta da Rosita Marchese tra le oltre 1000 iscritte, provenienti da 65 Paesi. Nel corso della serata conclusiva condotta da Lorenzo Crea, venerdì 16 dicembre alla Sala Compagna di Castel dell’Ovo, sono stati assegnati i vari premi relativi ai migliori cortometraggi dell’ultimo biennio. A Marina Tagliaferri e Fortunato Cerlino, ospiti di questa edizione, sono andati i premi speciali assegnati dalla direzione del festival. “Sissy” di Eitan Pitigliani si aggiudica 3 premi: quello per il miglior corto italiano, il Best Prize 2022 e il premio per il miglior attore, assegnato a Vincenzo Vivenzio. Il premio come miglior cortometraggio internazionale, invece, va al britannico “Roy” di Tom Berkeley e Ross White che si aggiudica anche il premio per la miglior regia. Gli Almamegretta trionfano nella categoria musica con il videoclip "Figlio", scritto e diretto da Danilo Turco. Tra i documentati vince “Terra dei Padri” di Francesco Di Gioia, mentre nella categoria animazione si aggiudica la vittoria “Maestrale” di Nico Bonomolo. Miglior attrice protagonista è Simona Petrosino per il cortometraggio di Angela Bevilacqua, Buon Compleanno Noemi”. Mentre i premi per la miglior fotografia e per la sceneggiatura vanno ad Andrea Pietro Munafò per “Il Barbiere Complottista” e ad Angela Bevilacqua per "Buon compleanno Noemi". L’ISIS "Volta" di Aversa, con "Inside Me" di Francesco Albanese, vince La cittadella del corto, la vetrina dedicata agli istituti scolastici realizzata in collaborazione con l’Institut Français. Nella categoria sport vittoria ex aequo per “Penalty” di Aldo Iuliano e “Goleador” di Francesca Frigo. “Wind Day” di Enrico Poli e “Argento Vivo” di Claudio e Angela Fagnano si aggiudicano rispettivamente le sezioni ECOrti e Social Short Web. Menzione speciale per l'attrice Valentina Bellè per “L'Ultimo Spegne la Luce” e per il videoclip “To Exit” di Marina Fastoso.
Entra nel vivo il DiVino Jazz Festival con gli eventi in programma a Torre Annunziata, comune capofila del progetto. La sedicesima edizione del festival itinerante diretto da Gigi Di Luca si avvia alla conclusione questo week end con le esibizioni di Enzo Avitabile, Tony Esposito, Fabrizio Bosso, Julian Oliver Mazzariello, Gabriele Mirabassi e Simone Zanchini. Oltre alla musica sono in programma anche degustazioni di vini, visite guidate, convegni sulla cultura enogastronomica campana e la mostra fotografica itinerante nei luoghi dei concerti, “Terra Nera” a cura di Pino Miraglia. Il cartellone del festival ideato da La Bazzarra presenta questo fine settimana tre concerti ad ingresso gratuito in tre serate, in diversi luoghi di Torre Annunziata. Si inizia venerdì 16 dicembre alle 20.30 alla Basilica Madonna della Neve con Gabriele Mirabassi e Simone Zanchini. Il duo porta in scena un raffinato concerto dove la goliardia dei ritmi sudamericani e la profondità pulsante del vecchio swing si mescolano alle sonorità del jazz contemporaneo. Sabato 17 dicembre tocca a Fabrizio Bosso & Julian Oliver Mazzariello, in scena alle 20.30 nella Cappella dell’Oratorio dei Salesiani. Il trombettista torinese ed il pianista anglo-italiano presentano un progetto live che testimonia la loro lunga storia di musica e di amicizia, cominciata nei primi anni del 2000 con la comune militanza negli High Five Quintet e proseguita nel tempo fino alla pubblicazione nel 2014 dell’album in duo, “Tandem”. Gran finale domenica 18 dicembre con Enzo Avitabile e i Bottari che in occasione dell’esibizione nell’area della Villa comunale di Torre Annunziata (ore 20.30) divideranno il palco con Tony Esposito e la cantante cubana Irina Arozarena. Artista simbolo della contaminazione tra i generi e maestro assoluto del groove, Enzo Avitabile incontra dal vivo in questo concerto inedito due grandi artisti, dando vita a uno spettacolo energico e coinvolgente che va oltre ogni stile musicale. Il DiVino Jazz Festival 2022 è un progetto finanziato dalla Regione Campania e cofinanziato dai comuni di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei in partenariato con i comuni di Cercola e Santa Maria la Carità, nell’ambito del programma del Poc Campania 2014 – 2020 linea strategica “Rigenerazione Urbana, Politiche per il Turismo e Cultura”. Tutte le iniziative in programma sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Incredibile Italia: 1-1 in casa con la Svizzera e la qualificazione mondiale si complica maledettamente. Infatti con il gol segnato dagli Svizzeri a parità di punteggio e di reti segnate si qualificherebbero gli elvetici. Sarò decisiva la sfida con l’Irlanda del Nord e con un vantaggio di due gol. E c’è ancora un altro rigore di Jorginho sbagliato il terzo consecutivo con la maglia azzurra. Un primo tempo difficile, che non ti aspetti. Perché l’Italia ha sbagliato tanto, troppo, dal punto di vista tecnico. Però al termine del primo tempo l’Italia è riuscita a recuperare il gol di Widmer con un colpo di testa di Di Lorenzo ed è rientrata negli spogliatoi col risultato di 1-1. Non il risultato migliore, ma sicuramente buono per la piega che aveva preso la partita. Noah Okafor è stato il migliore della prima frazione. Su un lancio dalla difesa ha preso il tempo ad Acerbi, poi è entrato in area e ha servito sulla corsa Widmer, terzino ex Udinese che da ottima posizione non ha sbagliato. Poi il pareggio 1-1 di Di Lorenzo che nel finale di testa ha messo le cose a posto, poi assedio degli azzurri e nel finale rigore assegnato per fallo su Berardi. Si incarica della battuta Jorginho che manda alle stelle. Solo 1-1 e la qualificazione è appesa ad un filo. Lunedì la sfida a Belfast contro l’Irlanda del Nord.