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ITALIANI SUL LASTRICO, AI PRETI MILLE EURO AL MESE: OGNI MESSA 10 EURO IN PIÙ

I preti continuano a percepire lo stipendio. In Italia i 35mila sacerdoti costano 560 milioni di euro all’anno 

“Chiese aperte” è uno degli slogan più acclamati in questi giorni di pandemia dal cinghialotto verde che con una mano sgrana il santo Rosario e con l’altra ciuccia Spritz. “Non si vive di solo pane”, invece, è il leitmotiv biblico della Chiesa. Ma l’Italia delle due facce non si smentisce mai. In alcune regioni italiane milioni di cittadini aspettano ancora i sussidi del governo e il premier Conte è costretto a scusarsi nel giorno dei “lavoratori. Famiglie allo stremo, suicidi in aumento, pacchi alimentari che non fanno primavera e sacerdoti che continuano a prendere lo stipendio. Si va da 1.008,80 euro al mese di un prete appena ordinato a 1.740,18 per un vescovo alla soglia della rinuncia, senza considerare gli “extra”. “Se il parroco, dopo aver celebrato la Messa ‘pro populo, celebra nello stesso giorno una seconda Messa e l’applica per un fedele, può trattenere per sé la relativa offerta” (Istruzione, n. 29 Codice del Diritto Canonico). In aggiunta, ricevono un emolumento proporzionale al numero di messe celebrate (7-10 euro a messa) e possono accettare soldi dai fedeli, distinguendo ciò che è offerto per il prete, per la parrocchia, per i poveri.

In Italia si contano ben 35mila sacerdoti e costano 560 milioni di euro  all’anno. Votano Lega e Forza Italia, secondo i sondaggi e non distribuiscono più le immaginette sacrileghe dei candidati dello scudo-crociato. La “democrazia-cristiana” è diventata poligama. I principali leader politici sono impenitenti separati o divorziati, come Salvini il predicatore. Ma nel firmamento ecclesiastico mondiale in questi giorni sta brillando una stella, suor Alessandra Smerilli.  Spunta in questi giorni, come certi fiori di primavera, la suora-prof che dà lezioni di economia: Smerilli Alessandra, nata a Vasto, in provincia di Chieti, classe 1974.  La suora è sicuramente un’accademica di altissimo profilo. Le sue relazioni sull’economia sono commissionate da papa Francesco che l’ha  nominata Consigliere di Stato della Città del Vaticano. E’ lei la relatrice dello studio “sull’ecologia, economia e  politica” presentato in un seminario in vista del sinodo che si è svolto in Amazzonia nello scorso ottobre.

Lei abita a Roma, nella centralissima via Marghera. Si è svestita dell’abito monacale, per questioni di praticità. Indossa un maglioncino blu e una camicetta candida, il velo lo ha dovuto lasciare a casa. E’ carica di impegni e quando può la si può trovare al bar “Sanacafé” http://www.sanacafe.it. Anvedi oh! Ammàzza che roba. Quartiere Prati, a pochi passi da via Conciliazione dove si trova il Pontificio Consiglio della Cultura. La suora è autrice di ben 9 libri: https://www.ibs.it/libri/autori/Alessandra%20Smerilli, trai quali spicca “L’altra metà dell’economia. Gratuità e mercati”. La suora-prof-politica, voluta dalla ministra Elena Bonetti nel comitato di donne per le Pari Opportunità per il dopo emergenza sanitaria (altro lavoro assicurato), nel suo testo scrive: “Oggi riportare la gratuità dentro l’economia significa ribaltare le logiche del profitto e della finanza per rimettere al centro dell’economia la persona e le sue motivazioni, la sua dignità, gli ideali, i sentimenti, i poveri. La gratuità intesa come Charis, come dono è una dimensione costitutiva della vita e dell’essere umano, anche dell’homo oeconomicus”. Eh, tutto chiaro, non fa una piega.

E ora fuori il curriculum: docente ordinario di Economia Politica alla Facoltà “Auxilium” di Roma in pianta stabile, Suor Alessandra Smerilli insegna anche statistica. Ad aprile 2019 ha ottenuto da Papa Francesco l’importante nomina a Consigliere di Stato della Città del Vaticano. La religiosa, oltre alla docenza nella Facoltà “Auxilium”, ha incarichi di insegnamento in altre istituzioni universitarie. Inoltre, è nota per la sua partecipazione a trasmissioni televisive come ‘A Sua Immagine’. E’ anche membro del Comitato scientifico ed organizzativo delle Settimane Sociali dei Cattolici, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana. Fa parte poi del Consiglio nazionale del Terzo settore, organismo istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la qualifica di esperta. Nell’ottobre 2018, ha partecipato come uditrice al Sinodo dei Vescovi in Vaticano su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Poi continua, ma mi è finito l’inchiostro. “Servus sapiens dominabitur filiis, et inter fratres haereditatem dividet”.

 

 

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