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La GeVi è un rullo compressore, asfaltata un’inerme San Severo.

Un Mayo pieno di vitalità, un Parks acceso quando serve, il solito Lombardi che si sovrappone ai precoci problemi di falli, ed anche Klacar che prende confidenza.

Non c’è due senza tre, Napoli e San Severo si sfidano per la terza volta negli ultimi due mesi, con la buona notizia, per i partenopei, del ritorno di Josh Mayo, atteso come Godot da una piazza entusiasta del mercato estivo che il GM Antonio Mirenghi ed il DS Alessandro Bolognesi hanno fatto, proiettando gli azzurri tra le assolute favorite al salto di categoria.

Vince la GeVi, lo fa chiudendo i giochi già all’intervallo e con una difesa feroce che vede Mayo grande protagonista. Nel primo tempo, gli azzurri concedono solo 19 punti agli avversari.

PalaBarbuto ancora off-limits per il pubblico, ma oggi i primi vaccini contro il covid-19 rappresentano un passo avanti per poterli rivedere gradualmente riempire dai tifosi, necessità comune a tutti i campionati europei, come dimostra la lettera aperta che il presidente della Liga ACB ha rivolto alle istituzioni spagnole non più tardi di inizio mese.

Obiettivo restare attaccati a Forlí per capitan Monaldi ed i suoi compagni, di fronte una squadra che ha vissuto problematiche analoghe a quelle che hanno falcidiato l’inizio di stagione azzurro, al punto che la compagine giallonera fu presa ad esempio dallo stesso coach Sacripanti per spiegare le fluttuazioni del rendimento dei suoi giocatori dopo l’esordio in campionato in quel del PalaAvenali (contro l’Eurobasket Roma).

Parte dalla panchina Josh Mayo, Pino Sacripanti conferma il quintetto con cui ha cominciato tutte le partite di questo campionato, eccezion fatta per Iannuzzi al posto di Zerini. Lardo risponde con Mortellaro, Ikangi, Jones, Ogide ed Antelli, puntando subbito sulla zona 3-2. Il primo canestro del match è degli ospiti con Antelli, tuttavia la GeVi risponde immediatamente con Lombardi che trova il tap-in sulla tripla sputata dal ferro di Parks. È proprio l’ex Treviso a dare il primo vantaggio agli azzurri con 4 punti consecutivi, compreso uno spettacolare alley-oop in connessione con Marini. Napoli difende forte, ne giova anche l’attacco con Iannuzzi che fissa sull’8-0 il parziale azzurro che solo Mortellaro ferma con un bel canestro da sotto. Ancora zona per San Severo, tuttavia la GeVi prende le misure e punisce dall’arco con il capitano. I problemi sono sotto canestro, Lombardi e Iannuzzi faticano contro Mortellaro ed Ogide, l’ala grande azzurra commette presto il secondo fallo ed è sostituita da Sandri. Al conseguente canestro firmato Ikangi, la formazione di coach Sacripanti risponde immediatamente con Marini, poi arriva il momento dell’esordio tanto atteso: entra Josh Mayo.

Il play statunitense si presenta con una bella difesa su Jones da cui scaturisce il canestro di Parks, sul ribaltamento commette fallo sullo stesso avversario che, stavolta, fa centro dalla lunetta. Ma non è finita, ancora Mayo dirige l’attacco e libera Parks che, dai 6,75, firma il +11 ed il decimo punto personale. C’è spazio anche per Uglietti che provoca il terzo fallo di Ikangi ma fa solo 1/2 dalla lunetta, poi Mayo ruba di nuovo palla a Jones e lo buggera, tuttavia il suo assist non viene sfruttato. Al 10’ è 20-8 per la GeVi.

La seconda frazione di gioco si apre con una stoppata di Uglietti che blocca il contropiede sanseverino, poi ancora la difesa azzurra è protagonista con Parks che sporca il passaggio dell’avversario. Sacripanti abbassa il quintetto con Marini al posto dell’ala americana; proprio la guardia proveniente da Forlí esce dal pressing prendendosi un fallo, poi conclude con una schiacciata su assist di Uglietti facendo alzare in piedi i pochi addetti ai lavori presenti al PalaBarbuto. San Severo si sblocca al termine di una carambola a rimbalzo che premia André Jones, la risposta è a firma Lorenzo Uglietti che forza il fallo dell’americano e fa bottino pieno ai liberi. Napoli attacca con fluidità, cerca continuamente il centro dell’area ma continua ad avere problemi a rimbalzo; nonostante ciò, a metà secondo quarto lo score degli ospiti è di appena 10 punti e Lino Lardo, complice anche un fallo stupido di Antelli sul tentativo da 3 di Uglietti, ne ha abbastanza, time out per chiarire qualcosa con i suoi e schiarire loro le idee. Uglietti, però, è freddino al tiro, 1/3 con l’ultimo libero che non tocca nemmeno il ferro; San Severo riprova a difendere a zona, una 3-2 punita dalla tripla di Zerini, con il quintetto italiano Napoli è volata a +19.

C’è ancora spazio per Mayo che ispira Parks per il +20 (35-15), poi colleziona la terza palla rubata e si va a prendere il fallo di Angelucci; dalla lunetta si sente solo il dolce fruscìo della retina.


Lino Lardo chiede difesa a tutto campo ai suoi, costringendo talvolta i giocatori azzurri a qualche azzardo balistico in fase d’impostazione, tuttavia la conclusione del primo tempo è data da una tripla di tabella, cortesia del signor Josh Mayo. All’intervallo è 40-19.

Al rientro dagli spogliatoi la GeVi si presenta con gli stessi 5 che avevano cominciato l’incontro, tuttavia le polveri appaiono bagnate e San Severo segna il primo punto del secondo tempo. Ma dove non arriva l’attacco c’è la difesa che propizia due contropiedi che Lombardi e Iannuzzi concludono affondando il pallone nella retina sotto la curva Est, 44-20 ed immediato time out per la panchina ospite. Al canestro in penetrazione di Ogide risponde l’attacco azzurro con Monaldi, ben imbeccato da Iannuzzi; tuttavia si sveglia Di Donato; il capitano storico trova la retina dall’arco, poi forza il fallo in attacco – il terzo – di Lombardi, ma è una predica nel deserto: la difesa della GeVi, una zona 2-3 particolarmente aggressiva, dà i suoi frutti ed ancora un 1-2 pugilistico permette agli azzurri di toccare il +25 con Iannuzzi e Lombardi, quest’ultimo, ormai non è una novità, con una spettacolare bimane. Anche San Severo prova la zona, con la difesa allungata, il risultato delle due difese sono due triple, di Lombardi e Di Donato, che non cambiano le distanze; solo che l’ex Biella ci ha preso gusto, altro canestro pesante sull’assist di Klacar, poi Ogide rintuzza dalla media.

È di nuovo l’ora di Josh Mayo che saluta il parquet con un canestro dalla media a cui risponde Ogide, bravo a ribadire nel canestro la sua prima conclusione sbagliata. L’ex Roseto è entrato finalmente in partita e tocca quota 12 (58-35), ma Napoli trova punti anche da Klacar che sfrutta il ribaltamento di Mayo per il long two che riporta gli azzurri al massimo vantaggio. Il giovane serbo si ripete poco dopo, poi Mayo lo riarma e, finalmente, arriva la tripla che chiude il terzo quarto sul massimo vantaggio (65-37).

È ancora Ogide ad inaugurare la quarta frazione di gioco, anche se fa solo 1/2 ai liberi, dall’altra parte, però, c’è Mayo che perfora la retina dalla media. La risposta ospite è nella terza tripla del capitano, uno dei pochi a non farsi intimidire dalla difesa azzurra. Solo il rimbalzo premia San Severo, Ogide riesce ad avere la meglio troppe volte su Zerini ma spreca il libero aggiuntivo, ma quando anche Ikangi vorrebbe arrivare a canestro, il pivot azzurro lo cancella con una grande stoppata. Sul ribaltamento di fronte si rivede finalmente Marini che trova la tripla.

Spazio per Coralic nelle file azzurre, Ogide trova una tabellata frontale da 3 che, a più di un addetto ai lavori, riporta alla mente un certo Jeff Trepaigner, poi Di Donato riaccorcia per il -20. Buffo allunga il parziale, così Sacripanti richiama in campo i titolari per la scossa. Per comprendere la situazione, basta sentire Parks incitare i suoi con un eloquente “keep playing, please”; lo ascolta Lombardi, tripla del +20 e partita di nuovo in ghiaccio. Ancora una tripla a spingere gli azzurri, stavolta ci pensa Marini, poi Lombardi vorrebbe ripetersi ma la palla gira più volte nel ferro prima di essere sputata via. Si chiude 76-55 con una buona azione difensiva del giovane Tolino, incitato da tutta la panchina.

IL COMMENTO
Quando Mayo ti ruba palla, portafogli ed anche la dignità è l’apoteosi di una serata che è andata secondo programma, pur con qualche imperfezione da rilassamento che Parks è costretto a far presente ai suoi. Keep playing, please, il campanello d’allarme immediatamente recepito. Intanto la GeVi fa suo un altro match che la proietta in testa in attesa della grande sfida contro la Forlì dell’ex Roderick.

Qualche crepa, però, si è vista soprattutto a rimbalzo, e non può essere tralasciata, nemmeno in una giornata a tutti gli effetti soddisfacente.

PhotoCredit: MassimoSolimene

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