Avrebbe potuto tranquillamente segnarne 100 la GeVi Napoli. Gli azzurri superano i fantasmi dell’andata con una prestazione maiuscola ed un ritrovato Mayo, con tanti giocatori in doppia cifra, con una prova mentale importante per superare le prime battute di gara che ricordavano sinistramente il finale in terra estense.
Ferrara è annichilita, la GeVi incassa due punti da portare nel girone ad orologio e chiarisce a tutto il campionato di che pasta sia fatta.
LA CRONACA
Due punti in gioco, potenzialmente quattro. Ecco le condizioni di partenza di una sfida cruciale per gli azzurri.
Il girone di ritorno comporta l’inizio dei calcoli, in vista di una seconda fase in cui non si partirà tutti da zero, anzi, arrivarci senza punti da portare in dote dalla regular season potrebbe essere determinante nello spegnere i sogni di gloria. Delle altre tre candidate a passare nel firone bianco, la GeVi ha battuto solo Scafati, ma è anche vero che le ha affrontate tutte in trasferta.
Adesso comincia la resa dei conti.
Ancora panchina iniziale per Josh Mayo, è capitan Monaldi a cominciare il match in regia. Classico anche il resto del quintetto, con Marini, Parks, Lombardi e Zerini a completare la formazione schierata da coach Sacripanti.
Presente Panni, match winner dell’andata, nello starting five estense, lo affiancano l’immancabile Hasbrouck, Vencato, Pacher, già rebus di difficile soluzione in maglia Treviglio, ed il capitano Fantoni.
È della Top Secret il primo possesso, Fantoni si libera sotto ma viene cancellato dalla stoppata di Zerini, tuttavia Panni ricorda a tutti la partita d’andata con una tripla. Gli ospiti vogliono indirizzare subito la gara e trovano l’inmediato 5-0 con Fantoni. La reazione della GeVi è nelle mani di Parks che, però, fallisce uno dei due liberi che si era procurato; sul ribaltamento di fronte, ancora Panni a canestro con il taglio in backdoor che tanto soffre la difesa azzurra.
Sembra di rivedere l’ultimo quarto dell’andata, la GeVi sbaglia l’impossibile e rischia di lasciar scappare Ferrara: Zerini riavvicina a 3 lunghezze i padroni di casa ma poi, a conclusione di una serie di extra possessi estensi, commette il fallo che manda in lunetta Fantoni che ringrazia e fa 2/2.
Spiro Leka ordina la zona, Napoli fatica ma Parks trova due liberi dalla spazzatura e riporta a contatto (6-9) i suoi; Lombardi, poi, si traveste da Two Face: sbaglia un appoggio facilissimo prima, poi collabora in difesa e conclude il contropiede con la schiacciata del -1.
Ma è solo un miraggio: la zona estense asfissia l’attacco azzurro e genera il controparzialino che riporta a +5 gli ospiti con Hasbrouck e Zampini, per coach Sacripanti è il momento del time out.
Dal minuto di sospensione esce anche Josh Mayo, tuttavia la risposta è la tripla di Filoni che amplia break e distanze; la GeVi tira con percentuali troppo brutte per essere vere, Zerini trova due punti solo grazie ad un tap-in sull’ennesimo errore al tiro.
Finalmente si rivede Parks, bravo a battere la zona in penetrazione, ma la risposta ospite, fortunosa, arriva puntuale con Baldassare e Pacher che riportano Ferrara al massimo vantaggio.
Il primo quarto si chiude con una tripla di Lombardi, ma la GeVi ha le polveri davvero bagnate.
Serve un minuto di gioco per il primo canestro della seconda frazione: è di Iannuzzi che, però, pasticcia a rimbalzo sul ribaltamento di fronte regalando due punti a Pacher che non si fa pregare.
La GeVi, però, reagisce: tripla di Mayo e schiacciata di Parks per rientrare a -2; Iannuzzi soffre i movimenti in post di Fantoni, ma l’asse americano dei padroni di casa scalda i motori con Mayo che colpisce ancora dall’arco e Parks che, da solo, manda in bonus gli ospiti. È il momento della GeVi, zona di Sacripanti e Ferrara comincia a faticare; Mayo, invece, comincia ad essere bollente e piazza il sorpasso con la terza bomba di serata (28-26) per un parziale di 8-2.
In panchina, Leka ha più di qualcosa da dire agli arbitri ma non sembra scuotere i suoi: Napoli va sul +5 con Uglietti e Mayo e solo una giocata da campione di Hasbrouck frena l’emorragia ospite. Non basta: Marini ed Uglietti attaccano con successo il ferro e trovano il massimo vantaggio costringendo la panchina estense a chiedere di nuovo il time out.
È un momento importante, Uglietti piazza il +9, rintuzzato da Vencato; ancora l’ex Treviso e Sandri spingono gli azzurri sul +11. L’ennesimo tap in di Zerini fissa il risultato sul 46-35 all’intervallo.
Al rientro dagli spogliatoi è subito doccia fredda, Panni fa subito centro dal perimetro; la risposta della GeVi è una schiacciata di Zerini, poi Lombardi ubriaca Pacher e segna in reverse prendendosi il fallo; dalla lunetta l’ex Biella è glaciale.
Ferrara prova a reagire, tripla di Hasbrouck per il nuovo -10, ma la difesa partenopea è solida e Pacher sbatte su Zerini. È l’attacco, invece, a patire qualche passaggio a vuoto con qualche conclusione sputata dal ferro.
Non perdono colpi, però, Mayo e Parks: il play azzurro s’inventa la tripla dal palleggio, l’ala ex Treviso prima trova il canestro, poi cancella Fantoni con una stoppata. A meta terzo quarto, la GeVi vola sul +17 con Mayo che fa bottino pieno dalla lunetta.
L’inerzia è dalla parte di Napoli, Marini forza il terzo fallo di Panni e va in lunetta senza sbagliare, Zampini e Baldassarre rintuzzano ma ancora la guardia abruzzese ricaccia indietro Ferrara con canestro e successivo assist a Lombardi che fa saltare la zona 2-3 di coach Leka. Il numero 13 azzurro è in piena trance agonistica, si va a prendere due liberi di pura caparbietà, con annesse scintille con Filoni il cui fallo, antisportivo, accende gli animi per un attimo.
Mai dare per morta Ferrara, lo dimostra la partita d’andata, lo ricorda Hasbrouck segnando una tripla senza ritmo; la GeVi lo sa e, conscia del pericolo ma libera dal condizionamento psicologico iniziale, rintuzza subito con Lombardi.
Alla penultima sirena il punteggio è di 68-50 e Napoli ha già tre uomini in doppia cifra, con altri 3 vicinissimi ai 10 punti personali.
Nel frattempo, c’è tempo anche per qualche increscioso episodio sugli spalti, dove invitati al seguito della squadra ospite si rendono protagonista di vari diverbi con le pochissime presenze autorizzate al PalaBarbuto.
La spiacevole situazione non incide sul campo, Marini è una stufa e piazza la tripla, Iannuzzi cancella Fantoni con una stoppata; il capitano ferrarese è in tilt e commette due falli uno dopo l’altro, costringendo coach Leka a richiamarlo in panca. Iannuzzi e Monaldi piazzano il +26, Uglietti arrotonda schiacciando in contropiede: il time out ospite è obbligato, parziale di 10-0 e partita in ghiaccio per la formazione di Sacripanti.
Rientra Josh Mayo e subito pasa sul blocco di Iannuzzi per inchiodare la tripla dal palleggio, Monaldi accetta la sfida ed è tripla con fallo: l’aggiuntivo va a segno e la GeVi tocca il +30.
Serve pazienza, ed anche un po’ di sano masochismo, per essere un arbitro di qualsiasi sport: i “grigi” ne hanno tanta con coach Leka che protesta anche per i respiri. In attesa di vedere se l’allenatore ospite riesce nell’impresa di prendere il fallo tecnico, Mayo scherza la difesa avversaria e si guadagna due liberi che realizza.
È tutto garbage time, le proteste di Leka hanno solo l’effetto d’innervosire i suoi che commettono una serie di falli immotivati.
Finisce 91-63 solo perchè gli azzurri chiudono anzitempo le ostilità.
IL COMMENTO
Una vittoria che vale molto, moltissimo, oltre i due punti in palio. Mayo è tornato, gli altri si accendono a turno e superano gli ostacoli come la zona, abusata da Ferrara, che il play americano si è divertito a scherzare.
Non ci sarà tempo per gioire, domenica si torna in campo, per dare continuità.
PhotoCredit: Massimo Solimene