La GeVi Napoli rischia, Iannuzzi la traghetta in porto

Pioggia di triple di Chieti, i ragazzi di Sacripanti reagiscono con il pivot ex Brindisi (18+8r).

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La GeVi aggiunge un’altra vittoria alla clasifica: gli azzurri soffrono ma hanno la meglio su una combattivissima Chieti, capace di rimontare svantaggi in doppia cifra per ben due volte e di arrivare sulla parità, palla in mano, a 3’ dalla fine.

Serve uno Iannuzzi versione Deluxe, accompagnato dal solito Lombardi (11+12r), da un Sandri (8) decisivo nel momento clou del match e dalla difesa maniacale di Uglietti, per aver ragione di una compagine abruzzese che, nonostante la prestazione opaca dei due stranieri, trova dalla propria parte un Meluzzi siderale che rischia di vincerla praticamente da solo.

 

LA CRONACA

Il basket non si ferma, i ritmi altissimi di competizione riportano subito in campo la GeVi Napoli che, dopo il blitz nel derby, ha dato il classico pugno sul tavolo per ribadire a tutti la propria forza.

Partita da non sottovalutare, anche se la testa dei tifosi è già rivolta a domenica, quando gli azzurri sfideranno l’altra capolista Forlì, tra gli abruzzesi, non manca la stella Sorokas, protagonista di più di un highlight della top 10 settimanale della LNP, azzurri a ranghi completi con Mayo sempre più vicino alla piena condizione física.

Solito rituale per Parks e Lombardi, i due giocatori sistemano con cura le loro magliette una accanto all’altra prima del riscaldamento.

Quintetto iniziale ancora senza Mayo per Napoli che schiera Monaldi, Marini, Parks, Lombardi e Iannuzzi; Bozzetto, Sorokas, Williams, Santiangeli e Meluzzi sono i 5 scelti da coach Sorgentone.

Subito zona per Chieti, i risultati si vedono e Sorokas parte in contropiede per la schiacciata che apre il match. La risposta azzurra è nelle mani di Parks che si guadagna e trasforma un viaggio in lunetta.

Qualche errore di troppo al tiro nei primi momenti di gara, è Iannuzzi a rompere finalmente l’equilibrio con il suo classico jumper dalla media ma Sorokas pareggia inmediatamente in allontanamento.

Per Marini è un derby, la guardia pescarese sente il match e commette qualche errore, ma la qualità è tanta e gli permette di riportare gli azzurri avanti, Bozzetto gli responde immediatamente ma Lombardi è il più attivo a rimbalzo e, dopo una serie di extra possessi non concretizzati, trova il tap in vincente.

Si segna parecchio, merito di attacchi molto dinamici, Napoli è avanti 9-8 al 4’ di gioco con Lombardi che stoppa Meluzzi; tuttavia il piccolo play biancorosso si vendica con una tripla subito dopo. Chieti resta avanti grazie a due liberi di Sodero, la GeVi fatica nel tenere i vari tagli dei ragazzi di Sorgentone che puniscono nuovamente con Meluzzi dall’arco; arriva però la reazione, la tripla di Monaldi ci mette un’eternità ma entra, poi Lombardi mette 4 punti consecutivi che permettono agli azzurri di rimettere il naso avanti. Iannuzzi porta a 9-0 il parziale dalla lunetta ma Meluzzi accorcia da sotto; Napoli, però, si è riconnessa al match e Lombardi s’inventa un assist immaginifico per Uglietti che segna e prende il fallo anche se non trasforma il gioco da 3 punti.

Tra gli abruzzesi è scatenato Meluzzi, Mayo lo tiene benissimo ma il play chietino si guadagna lo spazio per segnare comunque in fade away; la risposta che chiude il primo quarto è una bomba dall’angolo, la firma è di Uglietti. Al 10’ la GeVi tocca il massimo vantaggio (25-19).

Traumatico inizio di seconda frazione per Napoli, Sodero trova subito il canestro dall’angolo; risponde Mayo, poi Sandri fa solo rete dall’arco. Chieti non molla, Sodero ribatte all’ex Virtus Roma in uscita dai blocchi ma la risposta azzurra è glaciale: Klacar e Mayo da 3 e +12. Ma guai a dare i biancorossi per sconfitti, all’uno-due dei padroni di casa ribatte il solito, indemoniato, Meluzzi che accorcia piedi a terra e poi firma il -4, parziale di 8-0 e Pino Sacripanti chiama immediatamente il time out.

La GeVi accusa la stanchezza, Chieti pare più sveglia nei movimenti senza palla e gli azzurri sbattono contro la difesa biancorossa non riuscendo a scrollarsi di dosso gli avversari. Iannuzzi trova il suo punto numero 7 dopo l’ennesimo rimbalzo offensivo ma fa solo da contraltare ad un Parks troppo opaco che perde due palle sanguinosissime. La tripla di Santiangeli rimette gli ospiti ad un solo possesso di svantaggio (42-39) ma è ancora Iannuzzi, migliore dei suoi, a rispondere. Tuttavia l’attacco azzurro fatica maledettamente; Chieti, invece, raccoglie i frutti della buona difesa accorciando nuovamente a -2.

La conclusione del primo tempo è tutta di, guarda caso, Iannuzzi che sfrutta l’alto-basso con Mayo per trasformare un and one che fissa il punteggio sul 47-42 all’intervallo.

È Parks ad inaugurare la seconda metà di gara in penetrazione, tuttavia l’intervallo ha risvegliato Pendarvis Williams che castiga la difesa azzurra dal perímetro. Ancora il tiro pesante protagonista, a Mayo risponde Meluzzi. Ancora Parks riporta gli azzurri avanti di due possessi pieni, gli replica Bozzetto che, però, deve inchinarsi allo strapotere di Iannuzzi. Si rivede Sorokas, bravo in post contro Lombardi, ma Iannuzzi è in serata di grazia e trova ancora la retina dal mid range. Napoli scappa, extra pass di Parks per Marini che trova la tripla del +9, poi la zona mette in crisi l’attacco di Chieti che s’inceppa commettendo anche errori marchiani; Marini riporta gli azzurri in doppia cifra di vantaggio con un appoggio al tabellone, poi Zerini firma il massimo vantaggio (67-54); ci pensa ancora Meluzzi a sbloccare gli ospiti con un gioco da 3 punti, poi Ihedioha accorcia ulteriormente dal perimetro. Si chiude il terzo periodo con un parziale aperto di 8-0 per Chieti.

Si amplia il break in apertura di ultimo quarto, Ihedioha resiste a Zerini ed appoggia il -3, poi Santiangeli riporta ad una sola lunghezza il distacco.

Zerini è il più attivo tra gli azzurri; 5 punti consecutivi dell’ex Brescia ristabiliscono il divario della penultima sirena; la verve del centro toscano rivitalizza la GeVi, così Uglietti e Sandri attaccano il ferro con successo ma è ancora Meluzzi a rintuzzare. Sandri, però, è in serata migliore al tiro e ristabilisce il +8 con una tripla frontale. Chieti è tenuta in vita da Meluzzi, attaccato alla partita come mitile sullo scoglio; il play biancorosso colpisce in tutti i modi possibili, e quando non tira abilita Santiangeli o Sodero; proprio Santiangeli impatta il punteggio con due triple consecutive, coach Sacripanti ne ha abbastanza e chiama minuto di sospensione per vederci chiaro.

Dalla panchina, la GeVi rientra cercando di sfruttare il bonus falli, Marini sbaglia dalla lunetta ma Lombardi rimedia inmediatamente, Chieti prova la zona press a tutto campo, forse con un pizzico di foga di troppo: Marini ne approfitta e riporta gli azzurri a +4 con meno di un minuto e mezzo da giocare. Sul capovolgimento di fronte viene fischiato un fallo molto dubio su un contatto tra Santiangeli, che provava la tripla, e Parks: per gli arbitri sono tre tiri liberi ma il biancorosso ne segna solo uno. La palla scotta e, come prevedibile, va a Mayo: il tentativo dall’angolo dell’ex Varese trova solo il ferro. Ma è la serata di Iannuzzi: ancora mortifero il suo jumper dalla media, +4 (86-82) a 24 secondi e tre decimi dalla fine. Chieti vuole giocare un possesso lampo, Sorokas sbaglia un tiro facilissimo a due passi dal ferro, Santiangeli commette subito fallo su Lombardi: l’ex Biella fa 1/2 dalla lunetta, lo imita Marini e Napoli vola a +6 a 16, interminabili, secondi dalla fine. Ne passano appena 6, Williams trova due punti lampo da sotto ma Chieti commette fallo sull’uomo sbagliato, Mayo è glaciale dalla lunetta e chiude sostanzialmente i giochi. Solo un libero di Santiangeli aggiunge qualcosa al risultato.

 

IL COMMENTO

Soffre tanto, soffre troppo, la GeVi. La difesa azzurra rischia contro un Meluzzi formato Eurolega che pare sdoppiarsi o triplicarsi. Chieti non trova Sorokas, non trova Williams, ma ha in questo playmaker una forza della natura. Immarcabile.

Dimostra, ancora una volta, di essere un roster dalle mille risorse, forse anche di più, trovando uno Iannuzzi scatenato ed un Sandri che colpisce nei momenti di difficoltà, senza dimenticare il solito mastino Uglietti, unico capace di limitare Meluzzi nei 40’.

PhotoCredit: Massimo Solimene

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