La botta del virus e Napoli chiude a 5 successi la sua serie positiva. Vince Trento, senza strafare, approfittando dell’assenza del leader tecnico e carismatico dei padroni di casa.
LA CRONACA
Napoli registra un’altra brutta tegola con l’assenza di Jason Rich, Sacripanti opta per partire con la doppia regia Velicka-Pargo.
La partenza vede le due squadre difendere forte, con Napoli che perde due palle sanguinose e viene punita da Caroline e Williams (0-8); Sacripanti decide di richiamare tutti in panchina.
A sbloccare gli azzurri è Jeremy Pargo con la tripla dal palleggio, ma Reynolds (3-13), gli replica subito; Lynch prova a scuotere il PalaBarbuto con la bimane, ma gli azzurri faticano maledettamente a rimbalzo e Trento fa quel che vuole (7-18).
La sveglia arriva ancora da Pargo, altra tripla dal palleggio, poi una grande difesa innesca il contropiede di Parks (12-18).
Sacripanti richiama in panca un nervoso McDuffie, dentro Lombardi che difende alla morte ma viene immeritatamente punito dalla tabellata di Reynolds (14-23) sulla sirena dei 24”, Pargo però gli restituisce il colpo con la bomba da distanza siderale.
A Trento entra di tutto, al 10’ è 20-30 Dolomiti Energia.
Le percentuali ospiti dall’arco cominciano a sporcarsi in avvio di secondo quarto, Napoli si riavvicina dalla lunetta fino al -6 (26-32), ma spreca ancora l’occasione di rientrare in scia con un fallo in attacco di Zerini; Williams punisce l’errore da sotto, poi Flaccadori sigla il massimo vantaggio ospite dalla media (26-38).
Trento si riprende, quindi, l’inerzia ed aggiorna ancora il massimo vantaggio con Caroline (28-44); la GeVi, complice anche il rientro di Pargo, si riattiva ed accorcia fino al -11 con Velicka e McDuffie, Molin chiama il time out, ma non cambia nulla, all’intervallo lungo è 35-46, ma con qualche segnale da parte degli azzurri.
Napoli apre subito il secondo tempo con il gancetto di Lynch, Parks si prende il canestro e fallo e trasforma il gioco da 3 punti che riaccende il PalaBarbuto (40-47); gli azzurri sprecano l’ennesima possibilità di riaprire del tutto la gara e vengono puniti da Williams, McDuffie risponde guadagnandosi e trasformando un viaggio in lunetta da 3 tiri liberi.
Trento si riprende la doppia cifra di vantaggio (43-55), complici due errori banali dei padroni di casa, la GeVi trova finalmente il canestro dalla lunga distanza con Velicka, Parks ricuce ancora dalla lunetta (51-57), ma ancora una volta la fretta fa andare in fumo l’occasione di riaprire tutto.
Alla penultima sirena Napoli vince il quarto, ma resta dietro 52-59.
Un canestro pazzesco di Reynolds apre la frazione decisiva, gli risponde Parks che, però, sbaglia il successivo tiro per il -4.
Non sbaglia Williams, poi Bradford allunga ancora prima che Zerini fermi il break, ma Saunders s’inventa un’altro canestro pazzesco che è un macigno sulla gara.
Zerini non molla, ancora lui prova a scuotere i suoi, il tempo scorre inesorabile ed è amico degli ospiti, con Bradford che sente il suo momento e mette dentro tutto ciò che gli capita tra le mani.
La GeVi tenta l’ultimo sussulto a 2’ dalla fine: Lombardi ed Uglietti riavvicinano a -7 gli azzurri, ma Reynolds mette la parola fine dalla lunetta, 72-81 il finale, ma anche tanti rimpianti per una GeVi che avrebbe potuto fare di più…in settimana.
IL COMMENTO
Il virus, prima ancora di una Trento che ha timbrato il cartellino. Da porsi più di qualche domanda sull’opportunità di essere presenti in tanti agli evento che hanno animato la settimana.
L’entusiasmo, vero, può giocare brutti scherzi, ma le conseguenze sono state devastanti. Pino Sacripanti da solo, in panchina, tutta la struttura societaria assente, e poi Jason Rich, un positivo non dichiarato, ma facilmente intuibile.
È il momento di una profonda riflessione, serve recuperare parte di quella rigidità che aveva tenuto protetti i giocatori azzurri per tutta la scorsa stagione.