Anche gli spettri di Trieste sono alle spalle: la GeVi si prende un finale incandescente al PalaSerradimigni, in una gara in cui conduce per larghi tratti anche con una certa comodità su una Dinamo che, con Piero Bucchi, ritrova anche il vero Mekowulu.
Sacripanti: Siamo molto contenti, è la seconda trasferta consecutiva vincente dopo Pesaro. Abbiamo fatto una buona partita, potevamo fare meglio. Abbiamo ovviamente il problema dell’assenza di Elegar, speriamo in settimana di poter inserire un nuovo giocatore. Stasera abbiamo subito in alcune fasi in quella posizione, ma i miei giocatori son stati molto bravi nel riuscire a contenere i loro lunghi. Abbiamo finito la partita con i 5 che ritenevo fossero più in partita. Credo che Pargo oggi avesse gambe più pesanti del solito, abbiamo avuto fiducia in Velicka che ci ha dato tanto. Abbiamo vinto una partita ruvida, maschia. Sassari vive un momento difficile, si è gia vista l’impronta però del nuovo allenatore. Perdere questa partita sarebbe stata una beffa, siamo sempre stati abbastanza avanti nel punteggio. Credo sia stato importante riuscire a limitare alcune loro difese sulle rimesse.
LA CRONACA
È ancora Velicka il play che parte in quintetto, Sassari parte con un energico Mekowulu che prende rimbalzo offensivo e canestro, risponde McDuffie, pescato da Rich nell’angolo.
Sassari si riporta davanti con due liberi di Kruslin, poi la difesa a tutto campo della Dinamo incarta Velicka e lo costringe all’infrazione di 8”.
Il lituano si riscatta subito con la penetrazione tutta tenacia che vale il controsorpasso, gli risponde Mekowulu e la Dinamo è di nuovo al comando.
Napoli attacca con troppa confusione, Lombardi patisce Mekowulu, così Sacripanti corre subito ai ripari con Zerini. L’inerzia sembra, così, girare verso i padroni di casa, ma proprio Zerini interrompe il minibreak sgusciando tra due avversari e raccogliendo il lob di Rich.
Mekowulu è tutt’altro giocatore rispetto all’abulica presenza vista nelle precedenti giornate, ancora lo schiaccione per il +6 sassarese, Napoli pecca di frenesia e viene punita da Bendzius per una serie di tiri troppo affrettati.
A chiudere il festival di “sdeng” ci pensa Rich (15-10).
La difesa azzurra sale d’intensità, al prezzo del precoce secondo fallo di McDuffie, ma paga dividendi con Zerini che piazza due canestri consecutivi (18-15), poi Treier fa un regalo inatteso con il fallo antisportivo; Napoli non sfrutta l’occasione, ma Parks non si dà per vinto e pareggia in contropiede.
A chiudere il primo quarto sono due liberi di uno Zerini perfetto, la GeVi è davanti.
Il secondo quarto parte nel segno di Jordan Parks che segna in tutti i modi possibili, a scuotere Sassari ci pensa Logan (21-24), ma ancora Parks frena la reazione dei padroni di casa.
Napoli pecca di una certa leggerezza, ma il nono punto di fila di Parks le permette di restare avanti di quattro lunghezze.
È sempre Parks a ridare il massimo vantaggio (25-31) agli azzurri, Uglietti rischia di buttare via tutto con un fallo ingenuo sul tentativo dall’arco di Logan; il polacco non sfrutta a pieno il cadeau, la GeVi resta avanti (27-31).
Sassari fa leva sul mismatch tra Burnell e Marini, l’esterno azzurro gli risponde sul ribaltamento di fronte, poi Velicka s’inventa un canestro senza equilibrio ed è di nuovo +6 GeVi (29-35).
Attimi di paura per Parks, uscito dolorante dopo uno scontro aereo a tre in cui vengono coinvolti Burnell e Zerini, ma Napoli non si disunisce, la prima gemma di Pargo regala il +8, Logan risponde allo stesso modo, poi Bendzius riporta a contatto la Dinamo con la bomba di Bendzius.
Ma la GeVi è presente, Pargo ubriaca il difensore e pesca Rich dal gomito, tripla e 37-43 al 20’.
Al rientro dagli spogliatoi la Dinamo non si fa attendere ed accorcia con Stefano Gentile, la difesa azzurra ed il contropiede di Pargo ristabiliscono il +6.
Napoli si adatta al ritmo alto degli avversari e ne esce anche meglio: McDuffie sigla il nuovo +8; Gentile non si arrende: segna, subisce il fallo, sbaglia il libero ma va a prendersi il rimbalzo da cui nasce il -4 di Mekowulu.
Tra i padroni di casa Devecchi si spende in ogni modo e si carica di falli per frenare gli avversari, la sua energia inceppa Napoli ed anche Pargo – troppe forzature nella circolazione di palla che portano a contropiedi – e porta Sassari al -1.
Rich scuote gli azzurri con un canestro dei suoi da centro area, poi risponde ai liberi di Bendzius che replica con il tap in (50-51). Lo sforzo costa caro a Sassari, Logan commette il quarto fallo a 3’06” dalla penultima sirena e Bucchi deve richiamarlo in panchina, ma Battle subentra con il piglio giusto e firma il sorpasso (52-51).
Napoli ritrova il vantaggio con Lombardi che è il più lesto a rimbalzo offensivo sul tiro di Parks e tocca quel tanto che basta, Sassari spreca i due possessi successivi ma viene graziata da una forzatura di Parks ed un ingenuo fallo offensivo di Lombardi; tuttavia Treier si autoesclude dalla gara con il secondo fallo antisportivo, Velicka ringrazia e riporta a tre lunghezze il vantaggio ospite, poi si guadagna un altro viaggio in lunetta e firma i due possessi di vantaggio (52-57).
La Dinamo non si scompone, Mekowulu trova l’ennesimo rimbalzo e canestro che riporta ad un possesso pieno le distanze, Rich non trova la retina ed al 30’ Napoli conduce di 3 lunghezze (54-57).
La Dinamo comincia l’ultima frazione con la schiacciata di Battle e tanta aggressività, gli risponde McDuffie con il tap-in sulla tripla di Velicka.
Il lituano non si fa scoraggiare dall’errore: step back su Gentile e bomba del +6, ma Napoli viene punita a rimbalzo e Kruslin sfrutta l’extrapossesso per trovare la bomba che riapre tutto.
Lombardi e McDuffie regalano l’allungo alla GeVi, l’italonigeriano fa un lavoro difensivo di grande abnegazione su Mekowulu, Battle segna dalla media il 61-66 e Sassari allunga nuovamente la difesa; Logan trova lo step back che riporta a contatto i padroni di casa, poi pareggia a quota 66 dall’area, Sacripanti ferma il cronometro per smorzare l’inerzia avversaria.
Il nuovo vantaggio ospite arriva da Rich, bravo a sfruttare i 4 falli che gravano Logan, ma Sassari risponde con il sorpasso dall’angolo di Bendzius, colpevolmente dimenticato dalla difesa azzurra, proprio da McDuffie che, tuttavia, risponde allo stesso modo ed è di nuovo vantaggio GeVi (69-70).
Gli ultimi 2 minuti di gioco si aprono con Rich in appoggio al tabellone e McDuffie che elude Bendzius con una gran giocata in penetrazione.
Dove non arriva lo sforzo della Dinamo, però, arriva la buona sorte: Mekowulu riapre tutto con una tripla di tabella (72-74) e McDuffie chiede troppo al suo talento, Logan punisce dall’arco ed è pareggio Dinamo (74-74).
Velicka non è freddo come al solito, si guadagna il viaggio in lunetta ma fa solo 1/2, Napoli deve difendere alla morte.
La palla di Sassari cerca in tutti i modi Logan, ma l’unico che ha spazio è Mekowulu che ci prova dall’arco; stavolta, però, il primo ferro spegne senza appello le speranze dell’ex Treviso, vince la GeVi 74-75.
Banco Sardegna Sassari- Gevi Napoli Basket 74-75 (18-20; 37-43;54-57)
Sassari: Kruslin 5, Burnell 2, Bendzius 17, Gentile 4,Diop, Logan 18, Gandini ne, DeVecchi, Treier,Mekowulu 20 ,Battle 8,Chessa neAll.Bucchi
Napoli: Zerini 8, Pargo 5, McDuffie 15, Sinagra ne, Sauro ne, Velicka 12, Parks 13, Marini 3, Uglietti , Lombardi 4, Rich 15. All.Sacripanti
IL COMMENTO
Nella giornata in cui Pargo appare più spento, forse un po’ distratto, la GeVi trova comunque la vittoria in una gara che incorona, su tutti, Markis McDuffie.
Sembrava già finita nel primo quarto la sua partita, complice il secondo fallo speso troppo presto che lo costringe a tornare in panchina. Invece l’ala forte azzurra rientra in campo con la testa giusta, alternando giocate di puro talento e di grande intelligenza, anche se non disdegna qualche tentativo di strafare.
Alla fine sono 15 punti, arrivati anche un po’ in sordina, ma nei momenti chiave. La pinna esce fuori nel finale, quando Bendzius riapre tutto per un suo errore nella transizione difensiva: canestro di fattura e peso specifico capitali e Napoli resta davanti.
Figurativamente? Uno squalo che azzanna la preda proprio quando questa credeva di essere al sicuro.
PhotoCredit: Photo: Luigi Canu