La GeVi rischia, ma la spunta contro una Varese “non Gentile”.

Biancorossi arrendevoli per oltre metà partita, cambiano il chip dopo l’espulsione di AleGent. Rich (31), top scorer.

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Guarda GeVi, le Final Eight sono lì, le puoi sfiorare con un dito. Ma quanto hai rischiato!Gli azzurri dominano per tre quarti di gara, poi sono costretti all’overtime da una Varese che si trasforma con l’espulsione di Alessandro Gentile e con un De Nicolao difensivamente commovente nell’allungare la difesa.

La zona di Vertemati mette in difficoltà Sacripanti, ma perso il leader tecnico, Varese trova la forza di rientrare dal -19 con Beane ed un monumentale Egbunu.

 

Dichiarazione Sacripanti: Abbiamo dominato la partita e abbiamo rischiato di perderla a causa della grande volontà e rabbia di Varese. Abbiamo dimostrato a noi stessi di non essere ancora maturi, queste partite non possono essere messe in discussione. Siamo riusciti ad  eseguire perfettamente il piano partita nei primi 25 minuti e poi abbiamo staccato la spina. C’è stato il rischio di perdere una partita che meritavamo. Le percentuali dei nostri playmaker, oggettivamente, sono state molto basse. Succede.  Credo che questa partita possa servirci da lezione. Ho un grande staff che permette alla squadra di arrivare nella maniera più preparata possibile alla partita. Sono abbastanza contento della prestazione di Lynch che ha dato il suo contributo facendo un gran passo in avanti.Brava a Varese a riuscire a rientrare, avendo idee chiare. Questa vittoria è un passo molto importante verso le Final Eight di Coppa Italia.

 

LA CRONACA

Napoli parte con Reggie Lynch in quintetto, i padroni di casa ritrovano il totem Egbunu.

Gli azzurri aprono il punteggio con la transizione rapida di Parks; Varese sbatte più volte sulla difesa avversaria e viene punita, ancora in transizione, da McDuffie che si guadagna e trasforma il gioco da 3 punti.

Sotto le plance è sfida tra titani tra Lynch ed Egbunu, con il nigeriano che si prende il primo round e lo statunitense che gli replica con il gancio.

Scambio di bombe tra McDuffie e Keene, ma Varese trova il primo vantaggio con un gran lavoro in post di Gentile e Jones (14-11).

Si corre tantissimo, ma Jones è in striscia e mette la tripla del +6, Sacripanti decide di fermare il cronometro.

La GeVi si scuote con la tripla in step back di Jason Rich, il 25 azzurro trova altri due punti che rimettono in scia gli azzurri e, quando il ferro sputa via la tripla di Pargo, ci pensano McDuffie e Lynch a cancellare il tentativo avversario.

Il sorpasso, guarda caso, arriva con la tripla di Rich; è una scossa, Marini vola in transizione a piazzare il +4 (17-21); con il break aperto di 10-0, è Vertemati a chiedere il time out, mentre Gentile, da una parte, e Parks, dall’altra, sono già in panchina con due falli.

Tanto merito del parziale è di Reggie Lynch, altre due stoppate per lui, con la seconda che cancella Sorokas; Napoli va anche a +7, il break si chiude sul 13-0, con ancora Lynch protagonista con l’alley-oop con cui si porta a casa ferro, tabellone e sostegno.

È una Napoli fluida, ma si concede anche qualche distrazione di troppo: il +9 raggiunto con Lynch si tramuta in +5 per una palla persa banale di Uglietti che scatena Beane in campo aperto.

Al 10’ azzurri avanti 23-28.

La GeVi inaugura il secondo quarto con la tripla dall’angolo di Lombardi, ma Beane riavvicina i biancorossi con il gioco da 4 punti che si procura contro Rich.

L’ex Avellino si fa perdonare con due punti in post up, poi Zerini replica a Keene dall’arco e riporta a tre possessi il vantaggio azzurro (29-36).

Beane, però, è una furia, altri due punti dalla media per riavvicinare Varese, ma Rich (6/6 dal campo in quel momento) trova un’altra tripla che ricaccia ad 8 punti di distanza i padroni di casa, Marini sfida Keene e trova il +10 (31-41).

Napoli dilaga e trova il +15 con uno Zerini monumentale, Varese si scuote con lo schiaccione e fallo subito di Egbunu, ma ancora Marini dimostra di aver fatto tesoro della tirata d’orecchi fattagli da Sacripanti dopo la gara con Cremona.

Il massimo vantaggio azzurro si aggiorna ancora con Velicka e Lombardi che replicano a Jones dall’arco, poi Zerini piazza il +19 (37-56).

Egbunu e Jones provano il sussulto e chiudono il primo tempo sul 41-56.

Varese prova a profondere il massimo sforzo per rientrare dagli spogliatoi ed in partita: Beane trova subito la bomba dall’angolo, Egbunu sfrutta a metà il viaggio in lunetta.

Napoli assorbe e risponde con Rich, poi Gentile va a muso duro contro gli arbitri e si becca l’espulsione per doppio fallo tecnico, lasciando soli i compagni.

È un invito a nozze per la GeVi: Rich segna entrambi i liberi, Parks trova il canestro ed è +16; Varese ribatte con Egbunu, ma è ormai in balìa dei nervi e coach Vertemati si vede fischiare il terzo fallo tecnico di squadra in un amen.

Chi prova a canalizzare nel modo giusto la rabbia è Beane, altra tripla per lui; Napoli è, invece, in una serenità zen e continua a fatturare a cronometro fermo.

Varese rientra a -10 con un’altro canestro pesante di De Nicolao, ma non sfonda perchè la difesa sonnecchia e viene punita da un canestro capolavoro di Jeremy Pargo in reverse.

Rientra in campo Zerini ed è ancora dominio; il pivot fiorentino vince il confronto con Sorokas e permette agli azzurri di chiudere avanti di 14 la terza frazione di gioco (62-76).

Egbunu prova per l’ennesima volta a riaprire la partita, Napoli offre il fianco sbagliando qualcosina di troppo, ma al lungo nigeriano manca il supporto dei compagni. Zerini non si fa pregare, tripla dal mezzo angolo e +14 ristabilito (65-79).

Il cronometro è impietoso per Varese: nonostante la GeVi non trovi il canestro come vorrebbe (3 punti in oltre 5’) per la zona biancorossa, i ragazzi di Vertemati non approfittano e riescono solo a ricucire fino al -11.

L’Openjobmetis rientra sotto la doppia cifra di distacco con Egbunu, poi Jalen Jones riaccende Masnago con la bomba del -6 (73-79).

L’inerzia cambia, Kell va in lunetta per accorciare ad un solo possesso (76-79), Pargo sparacchia da oltre 9 metri, Egbunu accorcia ancora mentre Vertemati allunga la difesa e Varese si guadagna la palla per il sorpasso.

Ma l’Openjobmetis sbaglia, due volte. McDuffie pone fine all’astinenza da canestri azzurra capitalizzando il viaggio in lunetta, ma Zerini si vede fischiare un fallo antisportivo su Egbunu. Il lungo biancorosso litiga con il ferro, facendo suo solo uno dei liberi, Kell fa altrettanto e butta via la possibilità di pareggiare ad 1’25” dalla fine.

Pargo perdona ancora una volta Varese che stavolta sorpassa con un Egbunu monumentale.

Marini restituisce il vantaggio agli ospiti a cronometro fermo, Rich spende il fallo su Egbunu per mandarlo in lunetta e la scommessa si rivela giusta, visto che fa suo solo uno dei liberi.

Il possesso per vincere, sull’83 pari, potrebbe portare alla vittoria, ma il canestro di McDuffie non arriva in tempo, è overtime.

Pargo cerca troppo la giocata, Rich rimedia con il canestro del +2 che inaugura il supplementare. L’1/2 di Zerini in lunetta porta a 3 lunghezze gli azzurri, poi un eroico De Nicolao esagera nel cercare di fermare la transizione di Rich, l’ex Avellino ringrazia e rimette due possessi tra Napoli e Varese.

Egbunu è gigantesco, ma ha un neo altrettanto grande nella lunetta, 0/2 sanguinosissimo che McDuffie castiga con il canestro e fallo che vale il +7.

Varese si sblocca con Keene, ma Rich s’inventa un canestro pazzesco (85-92). A tenere in piedi i sogni varesini ci pensa Sorokas in lunetta.

Il punto esclamativo sulla gara lo mette, guarda un po’, Jason Rich con una tripla dal palleggio in cui c’è tutta la freddezza del campione, finisce 89-98 con la tabellata di Pargo.

 

Openjobmetis Varese- Gevi Napoli Basket 89-98 (23-28 ;41-56;62-76;83-83)

Varese: Kell 13 Gentile 3, Beane 18, Sorokas 4, De Nicolao 3, Egbunu 23, Ferrero, Jones 15, Caruso ne, Keene 7, Bongiovanni ne,Cane ne. All.Vertemati
Napoli: Zerini 16, McDuffie 13, Pargo 6, Matera ne, Velicka 3, Lynch 9,Parks 6,  Marini 8, Uglietti , Lombardi 6, Rich 31, Grassi ne. All.Sacripanti

 

IL COMMENTO

Parks in ombra, ci può stare, Pargo ancora lontano dai suoi livelli, Velicka vittima degli alti e bassi della giovane età.

Ma a fare la voce del campione è Jason Rich, da Pensacola, Florida. 31 punti, 7 rimbalzi, 5 assist.

Importante anche l’apporto della panchina: nella giornata in cui Pino Sacripanti mette in campo il quintetto base, ben 33 punti arrivano dalla second unit, con un monumentale Zerini da 16 punti, 10 rimbalzi e 3 stoppate ad ergersi a vero totem nei momenti difficili. Ah giusto, ci mette anche un 3/3 dall’arco, tanto per gradire.

Pesaro è più vicina che mai, potrebbe bastare battere Trento ed eguagliare la striscia di 6 successi consecutivi ottenuti dalla grande Carpisa di Lynn Greer per garantirsi il sogno.

 


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