Troppa fatica nei momenti clou, i fantasmi di Ferrara che si fanno più vivi che mai. La GeVi incappa nella terza sconfitta stagionale arrendendosi ad una Rieti molto più corta di lei ma brava a rientrare da svantaggi pesanti.
Vince chi ci ha creduto di più, chi è stato più lucido, contro una squadra che non ha saputo dare il supporto necessario ad un Parks finalmente leader e ad un Monaldi che stava per risolverla da solo.
Corale e coriacea la compagine reatina, fortunata – ma chiunque vinca ha la sorte almeno neutrale – perchè audace.
La GeVi, invece, spreca, concede lo spazio dentro lo smile con troppa facilità, ne paga le conseguenze a rimbalzo.
LA CRONACA
Il PalaBarbuto sarà anche vuoto, ma l’amore dei tifosi azzurri arriva “per corrispondenza” con un eloquente striscione della Curva Est che recita testualmente <<La “diffida” per pandemia…non muta il nostro amore. Per la città, per la curva, portaci la promozione>>; una carica in più per la GeVi, chiamata ad un pronto riscatto dopo la sconfitta maturata in quel di Forlì.
Pino Sacripanti sorprende tutti con un quintetto in cui ci sono sia Zerini che Iannuzzi, con Parks in spot di ala piccola e Monaldi e Marini a compleare il reparto esterni; risponde coach Rossi con Stefanelli, Sanguinetti, Pepper, De Laurentiis e Taylor.
I primi due punti del match arribano da un preciso jumper di Stefanelli dall’area; la risposta di Parks è una giocata di lusso sul piede perno. Subito dopo arriva una palla rubata che si trasforma nella tripla di Monaldi. Rieti riaccorcia grazie a De Laurentiis, bravo a sfruttare il rimbalzo offensivo, poi risorpassa con Pepper, bravo a concludere la penetrazione con un appoggio liftato. La Gevi, però, non si perde d’animo: Iannuzzi batte Taylor in allontanamento per il controsorpasso, poi pesca Parks che inchioda la schiacciata a due mani.
Gli azzurri si accoppiano bene in difesa, con Parks a duellare fisicamente con Taylor, e fanno circolare palla con pazienza e velocità: ne viene fuori la tripla piedi a terra di Zerini che castiga gli amarantocelesti. Il canestro del +8 azzurro, a firma Monaldi, costringe il tecnico reatino a chiedere il minuto di sospensione.
Dalla panchina esce ancora il quintettone della GeVi che, pur concedendo qualcosina dal perimetro, non sfruttato dalla Kienergia, sigilla il canestrocon Iannuzzi che cancella Taylor con una stoppata. La tripla di Parks sigla il +11, ma subito dopo la GeVi si addormenta perdendo una palla sanguinosa e concedendo due punti facili; la risveglia Zerini con la seconda tripla, poi Marini s’inventa un canestro totalmente d’istinto. È notte fonda per i lunghi reatini, Zerini s’improvvisa agente di polizia e stoppa tutti, forse rei di non avere validi e giustificati motivi per transitare nel pitturato, diventato zona rossa. La difesa azzurra regge ancora e solo un canestro molto fortunoso di Taylor permette agli ospiti di chiudere il primo quarto sotto di sole 9 lunghezze (24-15).
Si rivede Josh Mayo, l’ex Varese s’inventa un long two dal palleggio a cui risponde Stefanelli che, poco dopo, viene richiamato in panchina leggermente zoppicante.
Il repertorio di Mayo è vario e multicolore: nella stessa azione fa andare a spasso tutta la difesa ospite, finta l’attacco al ferro e serve a Lombardi, arrivato a rimorchio, il più goloso degli assist che l’ala ex Biella conclude subendo anche fallo.
La reazione amarantoceleste fatica ad arrivare, soffocata dalla difesa asfissiante dei neoentrati Uglietti e Sandri; nel frattempo la GeVi si piace, quasi si specchia: la tripla di Marini è l’ennesima dimostrazione di cosa possa fare questa squadra quando la palla circola a dovere. Rieti segna solo dalla lunetta, abbocca sistematicamente alle penetrazioni degli esterni collassando e lasciando sempre l’uomo libero in angolo, pronto a tirare piedi a terra, e dimenticando ciò che accade sul lato debole. Solo gli errori al tiro di Napoli permettono ai reatini di tenere lo svantaggio intorno ai 10 punti ed alla sua zona di tenere il campo contro il “quintettino” di Sacripanti che tiene in panchina entrambi i pivot a roster. La GeVi allunga ancora con una transizione fulminea conclusa da Monaldi.
L’appuntamento fisso della GeVi con il fallo sul tiro da 3 si ripropone a 3’ dall’intervallo, Sanguinetti sfrutta solo due dei tre tiri, ma bastano per riavvicinare gli ospiti sotto la doppia cifra di svantaggio; il canestro del -7, targato Stefanelli, convince coach Sacripanti a chiamare il time-out e riequilibrare la squadra dopo la girándola di cambi che aveva caratterizzato gli ultimi possessi. Si rivede Jordan Parks, l’ala azzurra trova i suoi primi punti del secondo quarto dalla lunetta, con il bonus del terzo fallo forzato a Taylor, poi arriva in doppia cifra con un canestro dalla media.
L’ultimo minuto vede Napoli allungare la difesa, ne viene fuori un tiro fuori misura di Pepper. De Laurentiis prova ad accorciare con un il tap in vincente in cui sovrasta Iannuzzi, tuttavia il primo tempo si chiude con uno step-back di Monaldi per il 39-28.
Al rientro dagli spogliatoi, la Gevi ripropone il quintetto tipo di questa stagione, Zerini e Lombardi agiscono sotto il tabellone con gli esterni Parks e Marini ispirati da Monaldi. È ancora Rieti ad inaugurare il punteggio della terza frazione: Pepper sfida il diretto avversario e segna con l’aiuto del ferro, poi Stefanelli forza il terzo fallo di Marini e fa bottino pieno dalla lunetta.
La reazione azzurra c’è, ma vede solo il ferro sulla tripla tentata da Marini, Pepper lo imita, per fortuna della GeVi. La difesa di Napoli si registra, Rieti perde una palla su cui si avventa Parks che viene, però, placcato rugbysticamente da Sanguinetti, antisportivo da manuale che frutta un punto di Parks e due di Lombardi. Non è così evidente l’antisportivo firmato a Parks che litiga con Ponziani sotto canestro per la palla. Il lungo reatino fa solo 1/2 ai liberi; il possesso successivo vede Pepper sbattere sulla difesa Zerini che, tuttavia, gli arbitri considerano fallosa: anche l’ex Latina fa 1/2.
Parks, però, non è in vena di abbassare le braccia, il suo punto numero 14 è un inno alla caparbietà, così come la sua difesa successiva che porta Rieti all’infrazione di 24”.
Napoli, però, s’inceppa: concede un canestro facile a Fumagalli, lasciato libero di fare quel che vuole nel centro dell’area, poi prende in faccia la tripla di De Laurentiis: per la panchina è il momento di parlarci su e dal time out viene fuori Uglietti che rileva uno stanco Monaldi. Ma non serve, la tripla di Stefanelli in uscita dal blocco ed il canestro di De Laurentiis riportano Rieti a -2; ci pensa Parks a chiudere il parziale di 10-0 con una tripla che si aiuta con il tabellone; Stefanelli è indiavolato e risponde nuovamente dall’arco, Parks accetta la sfida e fa altrettanto, ma la Kienergia ora ci crede ricuce fino al -1.
Alla GeVi serve Mayo. Il play azzurro si guadagna un viaggio in lunetta che trasforma , poi collabora nella difesa che permette ad Uglietti di siglare il 56-51 che chiude il terzo periodo.
L’inizio dell’ultimo quarto è nel segno dell’asse Fumagalli-De Laurentiis che costruice la schiacciata del -3 reatino; Mayo non pare in giornata al tiro, così deve invenstarsi una serpentina che ubriaca la difesa avversaria.
Rieti, però, è in totale fiducia e rintuzza subito, Napoli troverebbe anche la giocata della scossa con un canestro e fallo di Uglietti, ma la terna, che in un principio aveva dato il canestro valido, decide di cambiare avviso, Sacripanti vuole calmare gli animi e chiama time out per disegnare la rimessa. Poco male, 3 punti la GeVi li segna lo stesso con la tripla frontale di Sandri, tuttavia lascia aperta la porta sul retro a De Laurentiis che riporta a 4 le lunghezze di distanza.
A 4’ dal termine appaiono i fantasmi: Stefanelli centra il canestro da 3 per il sorpasso ospite, sul capovolgimento di fronte Mayo non concretizza e la panchina azzurra è costretta ad un nuovo minuto di sospensione dal quale Sacripanti tira fuori Parks, Zerini e Marini.
La GeVi rimette il naso avanti con Sandri che sfrutta alla grande l’assist di Mayo, tuttavia Pepper la castiga dall’angolo, a 2 minuti dalla fine Napoli è sotto di 2.
Il pareggio arriva dalla mano di Parks che sfrutta bene l’assist di Zerini arrivando a rimorchio, ma la risposta reatina è immediata e mortifera con il solito De Laurentiis.
Napoli pareggia ancora dalla lunetta con Parks, Sacripanti aggiunge Monaldi a Mayo in regia; il play americano fallisce il sorpasso, è overtime.
La GeVi soffre maledettamente il backdoor, De Laurentiis lo sa e segna i primi due punti del supplementare. Rieti fallisce l’allungo dalla lunetta con lo 0/2 di Stefanelli ma né Mayo né Monaldi ne approfittano; lo fa Parks che rimedia al suo errore con rimbalzo e canestro, ma deve arrendersi alla tripla di Pepper.
Napoli rintuzza con Sandri ma Taylor risponde immediatamente per il +3 a 1’38 dalla sirena, poi Stefanelli allunga a +4. Monaldi è il capitano e suona la carica con una tripla delle sue, poi ruba palla forzando il fallo antisportivo a Fumagalli. Purtroppo la GeVi non sfrutta l’occasione e perviene solo al pareggio a quota 77.
Gli ospiti rimettono il naso avanti con l’1/2 ai liberi di Fumagalli, poi la Gevi s’incarta e Parks è costretto a commettere il quinto fallo. Napoli si butta via e rivede i fantasmi, Pepper segna dalla lunetta e Mayo spreca con una tripla senza senso che s’infrange sul ferro.
IL COMMENTO
Buttata via, una partita che la GeVi doveva vincere per ripartire diventa il teatro della giustificabile esultanza finale dei giocatori della Kienergia che compie l’impresa inaspettata.
Il Panni di turno si chiama Stefanelli o Pepper, o De Laurentiis, accesisi nel secondo tempo e rebus irrisolvibili per la difesa partenopea.
Costa carissimo l’abuso del tiro da 3 in momenti dove la palla non ne voleva sapere di entrare; serve riprendere fiato, condizione, serve soprattutto recuperare mentalmente la squadra.
I bonus sono finiti.