
La mezza maratona di New Delhi, in programma per domenica, rischia di essere un suicidio.
All'ormai conclamato problema dell'inquinamento dell'aria della capitale indiana si somma quest'anno anche il forte rischio di contagio da Covid-19.
Breaking News
“Hebephrenic Hibakusha”, il nuovo cd di Fabrizio Fedele, verrà rilasciato il 20 ottobre 2023 e propone all'ascolto tre singoli pubblicati tra il 2021 e il 2023, e dei brani inediti che condensano in musica un periodo emotivamente intenso per l’autore. Come sempre accade nei dischi di Fedele, il titolo non solo non è mai frutto di una scelta casuale ma è un vero è proprio indizio sul percorso che attende l’ascoltatore. “Hebephrenic Hibakusha" ci porta tra le strade di un dolore forte che si addolcisce mentre viaggia tra il capotasto e il rosone della sua Alhambra. L’ebefrenia è una variazione del disturbo schizofrenico detta anche psicosi della giovinezza perché colpisce la fascia d’età puberale; Hibakusha è il termine giapponese che indica tutti coloro che sono sopravvissuti alle esplosioni atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Una sopravvivenza che non si limita al solo fatto di non essere morti per le esplosioni, ma che dà il senso dello straniamento, del disagio di trovarsi nel novero di chi ne porta i segni sia fisici che psicologici. Un disco intenso, dove la sofferenza non è gridata ma discretamente vissuta, senza sconti e senza rimozioni. Un itinerario che tocca diverse tappe della vita dell’autore (come dimostra il brano “Akiba”, il quartiere detto anche electric town, che Fedele ha visitato in occasione di una tournée in Giappone con gli Osanna, qualche anno fa), spaziando tra featuring con gli amici di sempre e un divertissement musicale (“Turkish March”) che vede Fabrizio alle prese con W. A. Mozart. Un disco che alterna, dunque, le tinte forti del tormento all’essenzialità del bianco e nero, semplice come la Vita; semplice come riassumerla con una bella carrellata di foto di famiglia. Track list Akiba No Man’s Land Turkish March Substine et Abstine René à Paris My Father In my family Se è vero che esistono emozioni di valenza negativa, è altresì vero che ciascun turbamento serve a renderci ciò che siamo.
Il concerto dei Bab L'Bluz alla XXVIII edizione del festival Ethnos, previsto per questa sera, sabato 16 Settembre, ai Molini Meridionali Marzoli di Torre del Greco (Napoli) è rinviato per motivi amministrativi relativi al rilascio dei visti d’ingresso. La band franco-marocchina si esibirà al festival diretto da Gigi Di Luca martedì 31 ottobre, sempre ai Molini Meridionali Marzoli di Torre del Greco alle ore 21, nel recupero dello spettacolo rimandato. I biglietti già acquistati per il concerto di Bab L'Bluz a Ethnos che si sarebbe dovuto tenere oggi RESTANO VALIDI per la nuova data del 31 ottobre. Info prevendita: tel. 081 5934001 - www.azzurroservice.net. La XXVIII edizione di Ethnos, festival internazionale di musica etnica è organizzata da La Bazzarra e finanziata dalla Regione Campania attraverso Scabec e dal Ministero della Cultura, con il sostegno dei comuni di Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata e Torre del Greco, il contributo della Banca di Credito Popolare e con la collaborazione della Fondazione Ente Ville Vesuviane e del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Attesi quest’anno grandi nomi della musica etnica, nuove realtà e musicisti provenienti da 12 diversi paesi, per una grande festa dell’incontro, della contaminazione e dell’accoglienza alle pendici del Vesuvio. In programma, oltre alla musica, anche workshop, appuntamenti tematici dedicati alla danza e al teatro e le finali del concorso Ethnos GenerAzioni, rivolto agli artisti under 35.che chiuderanno l’edizione 2023 di Ethnos. I prossimo appuntamenti: Sabato 16 settembre Torre del Greco, Palazzo Baronale 19:00 Concerto di Ana Crismán – Arpa Flamenca (Spagna) Domenica 17 settembre Ercolano, Villa Campolieto 21:00 Pamela Villoresi in “Della Profetessa e di Spartaco” (Italia) con Massimo De Matteo Musiche dal vivo di Mimmo Maglionico, Roberto Trenca, Gabriele Borrelli Giovedì 21 settembre Torre Annunziata, Villa del Parnaso 19:00 Workshop sul canto popolare del Sud Italia 21:00 Concerto di Rachele Andrioli in “Leuca” (Italia) Venerdì 22 settembre San Giorgio a Cremano, Villa Vannucchi 21:00 Concerto di Chassol (Francia) Sabato 23 settembre San Giorgio a Cremano, Villa Bruno 19:00 Concerto di Seckou Keita (Senegal) Villa Vannucchi 21:00 Concerto di Dobet Gnahoré (Costa d’Avorio) Sabato 30 settembre San Giorgio a Cremano, Villa Bruno 21:00 Ethnos GenerAzioni Finale contest – categoria Musica Domenica 1 ottobre San Giorgio a Cremano, Villa Bruno 19:00 Ethnos GenerAzioni Finale contest – categoria Teatro/Danza Martedì 31 ottobre (recupero 16 settembre) Torre del Greco, Molini Marzoli 21:00 Concerto di Bab L’Bluz (Francia, Marocco) Per informazioni e contatti: Tel. 3287232399 – info@labazzarra.com Social: www.facebook.com/EthnosFestival - www.instagram.com/ethnosfestival
Al via giovedì 31 agosto la 51esima edizione di Settembre al Borgo, lo storico festival di Casertavecchia diretto anche quest’anno dal maestro Enzo Avitabile. Caserta Infinita è il titolo della rassegna, organizzata dal Comune di Caserta e finanziata dalla Regione Campania, che indagherà diversi campi e ospiterà grandi artisti internazionali. Dal fisarmonicista francese Richard Galliano che aprirà questa edizione al compositore premio Oscar, Nicola Piovani (in scena il 2 settembre). Attesi anche il danzatore turco Ziya Azazi, il percussionista indiano Trilok Gurtu, il pianista e performer Venovan, il compositore iraniano Alireza Mortazavi e il chitarrista Andrea Castelfranato. In programma anche la mostra “Mine in fiore” di Mathelda Balatresi e lo spettacolo teatrale di Piero Grant, “Vanvitelli, il Capocostruttore” con Marco Caldoro, nel 250esimo anniversario della morte di Luigi Vanvitelli. Al pittore e architetto che ha scritto la storia della città di Caserta è dedicata anche “Un borgo di libri”, la sezione curata da Luigi Ferraiuolo che ospita durante il festival diversi incontri con i protagonisti del mondo della cultura. Attesi, tra gli altri, Nicola Gratteri, Paolo Bricco, Antonio Calabrò, Elisa Ruotolo, Giuseppe Montesano, Rudi Guede, Pierluigi Vito, Giancristiano Desiderio. Il cartellone si completa con Calici Al Borgo, la wine talk experience dedicata ai vini campani in programma nella corte Cicia/Fierro alle 18 e alle 20 ogni sera. «Ogni anno per le stradine dell’antico borgo di Casertavecchia si celebrano, con questo grande festival, cultura e aggregazione. Un evento che diventa crocevia umano e artistico per un dialogo della città di Caserta con il resto del mondo» dichiara il direttore artistico, Enzo Avitabile. «Questa cinquantunesima edizione radunerà come ogni anno, migliaia di persone che desiderano ascoltare, sentire, vedere, conoscere e incontrarsi in un luogo magico, che per quattro giorni e quattro notti ti apre le braccia e la porta di un infinito che abita in ognuno di noi. Caserta infinita è la speranza, l’aspirazione, la libertà, la volontà di fare qualcosa che resti di giorno in giorno nel nostro cuore». Ad inaugurare l’edizione 2023 di Settembre al Borgo, giovedì 31 agosto alle ore 22, sarà Richerd Galliano. In Piazza Vescovado porterà in scena un solo concert dal titolo “Passion Galliano”, recital che celebra i suoi 50 anni di carriera nei quali ha intrecciato jazz, tango e musica classica, inventando uno stile molto personale. Questo progetto accosta composizioni originali di Galliano a musiche di Debussy, Satie, Chopin, Granados, Michel Legrand e Astor Piazzolla. Tra gli eventi più attesi, la mostra Mine in fiore” di Mathelda Balatresi, allestita negli spazi della Chiesa dell’Annunziata di Casertavecchia. L’esposizione raccoglie 20 opere dell’artista toscana d’origine e napoletana di adozione, tra le personalità più rilevanti nel panorama degli artisti napoletani degli anni ’80. La mostra, presentata dall’associazione Black Art, si potrà visitare gratuitamente nelle quattro giornate di svolgimento della 51esima edizione di Settembre al Borgo. Successivamente sarà possibile visitarla nei week end del mese di settembre, il sabato e la domenica, dalle ore 10 alle 17. Tutti gli spettacoli e le iniziative del programma sono ad ingresso gratuito.
La "stanza degli schiavi" riemerge dalle ceneri con tutto il suo carico di arredi e suppellettili. Il nuovo, sensazionale ritrovamento archeologico è avvenuto nella villa romana di Civita Giuliana, a un tiro di schioppo dalle mura dell’antica Pompei. Si tratta di una vera e propria fotografia vecchia di duemila anni, una sorta di "istantanea" che restituisce agli studiosi una situazione di precarietà e subalternità. L'immagine è stata realizzata con la tecnica dei calchi. Materiali quali mobili e tessuti, nonché corpi di vittime dell’eruzione del 79 d.C., sono stati infatti coperti dalla nube piroclastica, divenuta poi terreno solido mentre la materia organica decomposta ha lasciato un vuoto nel terreno. Un’impronta che, riempita di gesso, ha rivelato la sua forma originaria. La nuova stanza, denominata “ambiente “A”, si presenta diversa da quella già nota come ambiente “C”, ricostruita a novembre 2021 in cui erano posizionate tre brande e che fungeva al tempo stesso da ripostiglio. Quello che è emerso adesso fa pensare, infatti, ad una precisa gerarchia all’interno della servitù. Mentre uno dei due letti trovati in queste settimane è della stessa fattura, estremamente semplice e senza materasso, rispetto a quelli del 2021, l’altro è di un tipo più confortevole e costoso, noto in bibliografia come “letto a spalliera”. Nella cinerite sono ancora visibili le tracce di decorazioni color rosso su due delle spalliere. Oltre ai due letti, nell’ambiente recentemente scavato a Civita Giuliana spiccano due piccoli armadi, anch’essi conservati parzialmente come calchi, una serie di anfore e vasi di ceramica e diversi attrezzi, tra cui una zappa di ferro. Il microscavo di vasi e anfore provenienti dall’ambiente “C” ha nel frattempo rilevato la presenza di almeno tre roditori: due topolini in un’anfora e un ratto in una brocca, posizionata sotto uno dei letti e dalla quale sembra che l’animale cercasse di scappare quando morì nel flusso piroclastico della catastrofica eruzione. Dettagli che sottolineano ancora una volta le condizioni di precarietà e di disagio igienico in cui vivevano gli ultimi della società dell’epoca. L’esplorazione archeologica della villa di Civita Giuliana, già oggetto di scavi nel 1907-‘08, ebbe inizio nel 2017 in base a una collaborazione tra il Parco Archeologico di Pompei, quale ente competente per la tutela dell’area circostante la città antica, e la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che insieme ai carabinieri, aveva scoperto un’annosa attività di scavi clandestini nell’area della Villa, poi sgominata e perseguita sia penalmente che civilmente. "Quanto ricostruito conferma la necessità di proseguire la ricerca scientifica in un luogo che, grazie all’opera della magistratura e dei Carabinieri, è stato strappato al saccheggio e al traffico illecito di beni archeologici per raccontare momenti notevoli della vita quotidiana dell’antichità. Quel che si sta apprendendo sulle condizioni materiali e sull’organizzazione sociale dell'epoca apre nuovi orizzonti agli studi storici e archeologici. Pompei rappresenta un unicum che tutto il mondo ci invidia. Conclusa l’operazione Grande Pompei, progettiamo nuove iniziative e nuovi finanziamenti per proseguire nella ricerca e nella tutela", dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. "Sappiamo che i proprietari usavano diversi privilegi, tra cui anche la possibilità di formare una famiglia, seppure senza alcuna tutela legale, per legare alcuni schiavi più strettamente alla villa, anche con la finalità di averli come alleati nel sorvegliare gli altri. Quello che emerge qui è la struttura sociale della servitù che doveva impedire fughe e forme di resistenza, anche perché mancano tracce di grate, lucchetti e ceppi. Pare che il controllo avveniva principalmente tramite l’organizzazione interna della servitù, e non tramite barriere e vincoli fisici - spiega il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel - Siamo impegnati a continuare le ricerche e progettare la fruizione di un luogo che, come nessun altro del mondo antico racconta la quotidianità degli ultimi. In occasione della riapertura dell’Antiquarium di Boscoreale il prossimo autunno, prevediamo una sala per informare il pubblico sugli scavi in corso, gli stessi che, sotto la direzione del mio predecessore, Massimo Osanna, hanno portato alla scoperta del carro cerimoniale recentemente in mostra a Roma, alle Terme di Diocleziano. Vorrei ringraziare, oltre alla squadra impegnata nello scavo archeologico, la Procura guidata da Nunzio Fragliasso per l’eccellente lavoro svolto". Per il Direttore Generale Musei, Massimo Osanna: “Le ricerche a Civita Giuliana sono un esempio virtuoso di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio. Una salda collaborazione tra il Ministero della Cultura, la Procura di Torre Annunziata e le Forze dell’ordine hanno già permesso di riportare alla luce un complesso imponente e i suoi straordinari arredi, tra cui il Carro della sposa. Le nuove acquisizioni confermano la rilevanza del progetto. Tali attività porteranno, spero presto, a restituire alla comunità pompeiana e ai pubblici tutti, un’area archeologica di grande importanza che racconta un altro tassello della biografia di persone, di diverse classi sociali, che hanno vissuto 2000 anni fa”. Fonte news e foto: pompeiisites.org Per approfondire è possibile consultare l’E-Journal degli Scavi di Pompei al seguente link: http://pompeiisites.org/e-journal-degli-scavi-di-pompei/of-mice-and-men/ [gallery link="file" ids="49444,49442,49441,49440,49439,49438,49437,49436,49434,49433,49432,49431,49430,49427"]
GEOLIER aggiunge un nuovo appuntamento al suo acclamato tour: lunedì 25 settembre si esibirà al Belvedere di San Leucio, a Caserta, per l’ottava edizione del festival Un’Estate da BelvedeRE diretto da Massimo Vecchione. I Biglietti per assistere al concerto - organizzato da Thaurus Live, Lwr.r.l. e Chiumma Events – sono già disponibili sui circuiti ufficiali Ticketone e Go2 al costo di 45 euro + prevendita. Il 2023 è sicuramente l’anno di Geolier che, dopo aver collezionato un successo dopo l’altro con i suoi album “IL CORAGGIO DEI BAMBINI” e "IL CORAGGIO DEI BAMBINI-ATTO II” e aver mandato sold out il suo tour indoor, sta infiammando l’estate musicale italiana con i suoi concerti che fanno segnare sempre il tutto esaurito. Partito agli inizi di giugno, “IL CORAGGIO DEI BAMBINI-SUMMER TOUR” è una lunga tournée estiva che vede il giovane rapper partenopeo protagonista sui palchi dei migliori festival di tutta la penisola. Un talento con pochi pari, poliedrico ma con un’identità forte e ben delineata, capace di non ripetersi mai ma, allo stesso tempo, di mostrarsi al suo pubblico in continua evoluzione, così come solo i grandi artisti sanno fare. Geolier è senza dubbio uno dei fenomeni musicali più eclatanti che l’Italia abbia visto e vissuto negli ultimi anni. Forte delle sue radici e sempre teso a superare qualsiasi limite geografico e musicale, in pochi anni è riuscito a diventare punto di riferimento per l’urban italiano, nonché nome tra i più richiesti da tutta la scena, collezionando, in così poco tempo, importanti certificazioni: 33 dischi di platino e 19 dischi d’oro e oltre 1.4miliardi di streaming audio/video. Ne “Il Coraggio dei Bambini” - certificato triplo platino da FIMI/GfK Italia- Geolier ha raccontato la sua realtà, cercando di guardare le difficoltà della vita con l’innocenza, la temerarietà e l’inconsapevolezza degli occhi dei bambini. Il programma di Un’Estate da Belvedere 2023, dopo gli spettacoli andati in scena a giugno e luglio, proseguirà nel mese di settembre con numerosi appuntamenti. Si inizia con l’imprevedibile piano solo di Stefano Bollani (il 5 settembre – fuori programma), per poi proseguire con il Summer tour di Charlotte M e Ascanio (il 6), lo spettacolo di Maurizio Casagrande dal titolo “A Tu per Tre” (il 7), l’atteso concerto di Nino D’Angelo dal titolo “Il Poeta che non sa parlare” (l’8, già sold out), il Divertissement di Rocco Papaleo (il 9), il doppio live di Paky + SLF (l’11), il concerto “Ora per Ora live tour” di Gigi Finizio (15 settembre), le due date del “Dove c’è il sole tour” di Gigi D’Alessio (il 21 già sold out e il 22) e il gran finale di questa edizione con Geolier il 25 settembre.
A Stabia, l’antica città vicina a Pompei divenuta alla fine del I secolo a.C. un luogo di villeggiatura dell’élite romana, proseguono gli scavi archeologici. Qui, ancora oggi, sono presenti preziose testimonianze di architetture e pitture di straordinaria qualità, tra cui Villa San Marco. Si tratta di un grande complesso esteso per più di 11 mila metri quadri che occupa parte del ciglio del pianoro di Varano, cuore del vecchio centro urbano. Negli ultimi anni, la Villa è stata interessata da diverse campagne di scavo volte ad indagare fasi edilizie precedenti del complesso e a comprendere l’estensione dell’intera struttura. La più recente, avviata a marzo 2023 e tuttora in corso, sta riportando alla luce nuovi reperti. E’ già emersa, infatti, la parte terminale del portico superiore, parzialmente scavato (e oggetto di ulteriore indagine di questo cantiere), con pitture ancora in situ e ampi stralci di sezioni crollate dalle pareti o dal soffitto. Si tratta di elementi preziosi che contribuiscono ad indagare nel dettaglio e ad acquisire nuovi elementi circa le dinamiche della distruzione del complesso edilizio. Lo scavo è condotto sul campo nella forma del cantiere didattico, con il coinvolgimento di docenti, giovani ricercatori e dottorandi in collaborazione tra il Parco Archeologico di Pompei, la Scuola Superiore Meridionale, l’Università della Campania "Luigi Vanvitelli" e la Scuola IMT Alti Studi di Lucca, sotto la direzione della professoressa Maria Luisa Catoni, del professor Carlo Rescigno e del direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. Villa San Marco, scavata per cunicoli e a cielo aperto nella prima epoca borbonica, fu risepolta e nuovamente scavata, restaurata ed integrata da Libero D'Orsi negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Inoltre, la dimora è stata nuovamente restaurata a seguito dei danni subiti dal terremoto del 1980. Il complesso stabiese si articola in un quartiere con doppio atrio e impianto termale, un giardino colonnato inferiore con una grande piscina coronata a est e ad ovest da raffinati ambienti di soggiorno e rappresentanza (il Grande Salone a ovest e le due diaetae a est). La struttura si conclude con un portico superiore monumentale a tre bracci aperto verso il mare. Di quest’ ultimo era noto la parte iniziale, e solo in anni recenti ne è stata individuata anche quella "finale", a circa cento metri di distanza dall’angolo oggi conservato. Una ampia parte di tale articolazione è quindi ancora da portare alla luce. Nel 2020 era stato aperto un primo cantiere, parte di un più ampio programma di ricerca centrato sullo scavo del portico attivo anche in questi mesi. La struttura che sta, a poco a poco, emergendo dai lapilli è quella nel suo assetto originario con la ricca decorazione pittorica in IV stile alle pareti (molto ben conservata), con il monumentale soffitto figurato in crollo sull’alto strato di lapillo grigio e le architetture poderose concluse con una fuga di colonne tortili. Seguendo il racconto fornito dalle stratigrafie di lapilli e di crolli e dalla sequenza dei flussi piroclastici che hanno invaso atri, giardini e sommerso i tetti provocandone in tempi diversi i crolli, è inoltre possibile ricostruire le ultime ore di vita della villa romana prima della catastrofico eruzione. A conclusione della pioggia dei lapilli, o quando questa sembrò indebolirsi, un gruppo di abitanti, per ragioni a noi ancora sconosciute, tornò sul luogo o emerse da nascondigli di fortuna, ma fu sorpreso dall’ultimo parossismo eruttivo: correnti piroclastiche, venti densi, caldi, generati dal crollo al suolo della colonna eruttiva sommersero tutto decretando la fine dell’insediamento e lasciando sopravvivere solo alcune parti di quella che fu la lussuosa residenza patrizia di San Marco. Nonostante la distruzione drammatica, la vita e il lusso della villa riaffiorano nelle gamme cromatiche delle pitture su pareti e soffitti, negli stucchi, nei capitelli, nei preziosi rivestimenti e coronamenti di colonne e coperture. Le pitture riproducono tappeti, candelabri e scene fantastiche, finte architetture con profondi scorci prospettici spesso realizzate in diversi toni di azzurro. Le pareti sono popolate da figure sedute sulle architetture, attori o figure mitiche, o disposte a riempire il centro dei tappeti, spesso in volo. Nelle finte architetture troviamo statue dorate, quadretti con rappresentazioni di genere, nature morte, paesaggi marini e architettonici, naumachie. "Questa campagna di scavi nell’antica Stabia propone scoperte di grande pregio archeologico e si aggiunge a tutte le altre attività messe in campo dal Ministero della Cultura in questi mesi per la salvaguardia e lo sviluppo di tutta l’area. Il contesto che si snoda tra Stabia, Oplonti, Ercolano e Pompei è tra i più rilevanti al mondo e ha ancora tanto da rivelare", ha detto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. "Grazie alla collaborazione con le università e alla professionalità del team del Parco - commenta il direttore, Gabriel Zuchtriegel - Stabia si conferma come un centro per la ricerca archeologica di risonanza internazionale. Questo è un’ottima premessa per portare avanti i nostri ambiziosi progetti di valorizzazione: ampliamento del Museo “Libero d’Orsi” e creazione di un centro di formazione alla Reggia di Quisisana, valorizzazione delle ville S. Marco e Arianna con la creazione di servizi di accoglienza e didattica, studio e messa in sicurezza di Grotta San Biagio per progettare una sua futura fruizione". [gallery link="file" ids="49451,49452,49450,49449,49453,49454,49455,49456,49457,49458,49459,49460"] Per saperne di più, consulta l’E-Journal di Pompei - scaricabile dal sito ufficiale del Parco www.pompeiisites.org Fonte news e foto: Pompeiisites.org
"In queste ore la Camera dei Deputati sta esaminando il Decreto Pubblica Amministrazione bis. Un provvedimento importante, che contiene diverse misure di interesse sanitario, tra cui una disciplina transitoria che riguarda i requisiti di accesso ai concorsi per la dirigenza chimica". Lo spiega, in una nota, il sen. Vincenzo D'Anna, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini regionali dei Biologi (FNOB), che poi così prosegue: "modificando la legge Lorenzin, tale disciplina stabilisce che, fino al 31 dicembre 2025, l'aver maturato, sei mesi prima della scadenza del bando, almeno tre anni di servizio anche non continuativo, con contratti a tempo determinato o indeterminato, con esercizio di funzioni proprie della professione sanitaria di Chimico presso le Agenzie per la protezione dell'ambiente (Arpa) o presso le strutture del Servizio sanitario nazionale, possa valere come requisito d'accesso in alternativa alla specializzazione nella disciplina oggetto del concorso". STOP DISTINZIONI TRA PROFESSIONI SANITARIE Ebbene, incalza D'Anna: "perché quanto previsto per i Chimici non viene esteso anche ai Biologi ed a tutti quanti gli altri professionisti sanitari che operano nelle Arpa?". Da qui l'appello rivolto al ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ed a quello della Salute, Orazio Schillaci: "affinché si ponga fine a tale forma di distinzione che non ha alcuna ragion d'essere, né giuridica, né politica, né a livello di competenze, nell'ambito della stessa categoria di professionisti sanitari". "Fare particolarità così grossolane non è un segno distintivo positivo per l'opera del governo" conclude D'Anna.
"Per abbattere i tempi biblici delle liste d'attesa e andare incontro alle esigenze del cittadino-paziente occorre favorire sinergie sempre più stringenti tra pubblico e privato evitando, dunque, di vedere in quest'ultimo solo una specie di...sgradevole concorrente". Lo dichiara, in una nota, Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, tra le principali associazioni di categoria, a livello nazionale, dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il Servizio sanitario nazionale. IL PUNTO SULLE FARMACIE "Abbiamo preso atto, in tal senso, della proposta del sottosegretario Gemmato di consentire anche alle farmacie di svolgere analisi di base in convenzione con il Ssn. Bene. Ci chiediamo però: perché non fornire tale possibilità anche alle nostre strutture?". Per Lamberti "le farmacie potrebbero entrare in gioco solo dopo che i laboratori (già accreditati o eventualmente autorizzati a svolgere attività di patologia clinica) avessero saturato le proprie capacità operative o si fossero rivelati insufficienti". "In una situazione del genere però - prosegue il presidente di Federlab - anche per le farmacie dovrebbe valere l'assoluto rispetto di tutte le normative cui sono sottoposti i laboratori, a iniziare dalla valutazione di compatibilità con i piani delle attività territoriali che le Asl sono chiamate ad approntare". L'APPELLO SUL PNRR Ancora: "è bene che il governo preveda di impiegare i fondi del Pnrr per la costituzione delle nuove Case di Comunità. Ci si è chiesto, però, cosa si dovrà mettere in quelle Case? Quali servizi, cioè, vi saranno effettivamente somministrati?". Ecco: "noi privati - precisa Lamberti - siamo pronti a dare una mano proprio come abbiamo fatto nei mesi bui della lotta al Covid. Anche a casa nostra, d'altronde, esistono equipe multidisciplinari in grado di prendere in carico il paziente nelle sue diverse esigenze". Insomma: "per costruire una sanità che sia realmente a dimensione d'uomo, basta coinvolgerci e accettare che laboratori e centri poliambulatoriali privati svolgono un ruolo di primissimo piano ma possono fare ancora di più e meglio. Ovviamente nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche di tutti gli attori del Ssn" conclude Lamberti.
Al cartellone dell'ottava edizione di "Un'Estate da BelvedeRE" - in corso di svolgimento a Caserta, al Real Belvedere di San Leucio - si aggiunge un nuovo spettacolo: Gigi D'Alessio. Il cantautore partenopeo si esibirà il 21 settembre col suo show che sta facendo segnare il sold out ovunque. Un nuovo e attesissimo appuntamento un grande artista che arriva dopo il successo dei concerti di Edoardo Bennato, Jethro Tull e Steve Hackett. Tra i prossimi appuntamenti in programma al festival diretto da Massimo Vecchione, nei prossimi giorni attesi Jimmy Sax & Symphonic Dance Orchestra (il 25 luglio), Luchè (il 26), Biagio Izzo (il 28), Ernia (il 31). “Dove c’è il sole tour”, la nuova tournée estiva di Gigi D’Alessio arriva a Caserta nel complesso monumentale Patrimonio dell’Unesco del Real Belvedere di San Leucio di Caserta. (Per maggiori info: www.unestatedabelvedere.it). Un’estate densissima di appuntamenti per Gigi, che ha preso il via con i 5 straordinari sold out di "GIGI - UNO COME TE – Ancora insieme” in Piazza del Plebiscito a Napoli e i grandi ascolti per lo show con tantissimi ospiti eccezionali trasmesso su Rai1, che culminerà con “Gigi D’Alessio in Arena” il 25 settembre in occasione dei 18 anni dal primo concerto dell’artista nell’anfiteatro simbolo di Verona e con i grandi eventi nei Palasport, Il 29 settembre al Palasele di Eboli (SA), il 30 settembre al Palaflorio di Bari, e il gran finale il 4 ottobre al Mediolanum Forum di Milano. L’artista riabbraccia il suo pubblico per cantare insieme le sue canzoni più amate, in una scaletta che racchiude oltre 30 anni di successi: dai brani storici come “Non mollare mai”, “Il cammino dell’età”, “Mon amour”, “Quanti amori”, “Como suena el corazon”, “Non dirgli mai”, fino a quelli più recenti come “La prima stella” e “Benvenuto amore”, “Noi due”, “L’ammore”, “Come me”, “Mentre a vita se ne va”, e tanti altri ancora. Sul palco sarà accompagnato da Alfredo Golino (batteria), Roberto D’Aquino (basso), Pippo Seno (chitarre), Ciro Manna (chitarre), Checco D’Alessio (tastiere), Lorenzo Maffia (pianoforte e tastiere) e Max D’Ambra (tastiere e programmazione). I biglietti del “Dove c’è il sole Tour”, prodotto da GGD e Friends & Partners, per la data di San Leucio sono disponibili su Ticketone.it e Go2 e nei punti vendita abituali
All’Arena Flegrea della Mostra d'Oltremare di Napoli arriva per la prima volta in Italia “Brutal”, il format che ha spopolato a Ibiza. L’esclusivo party presenta al Noisy Naples Fest un cast d’eccezione con il meglio della scena latin e urban internazionale: su tutti la superstar colombiana Maluma, ma sono attese anche le esibizioni di Baby K, Fred De Palma e Chimbala. Media partner dell’evento organizzato da Lurova music è Radio Kiss Kiss. Gli ultimi biglietti disponibili per assistere a Brutal - from Ibiza to Naples sono in vendita sui circuiti Ticketone, ETES e Go2. Per info: www.lurovamusic.com. Maluma, al secolo Juan Luis Londoño Arias, è un cantautore e personaggio televisivo originario di Medellin. È l’artista maschile latino-americano più seguito sui social media, con oltre 25 milioni di fan su Facebook, 8 milioni di follower su Twitter e 62 milioni di follower su Instagram. Vincitore di un Latin Grammy, ha venduto in tutto il mondo oltre 18 milioni di copie tra singoli e album, affermandosi come uno dei nomi di punta della musica latino-americana, reggaeton e urban. È l’artista più giovane ad essere stato contemporaneamente al 1° e al 2° posto nella classifica Latin Airplay di Billboard, che l’ha visto conquistare il vertice 21 volte. Il suo canale YouTube/VEVO ha totalizzato più di 9 miliardi di visualizzazioni e ha più di 28 milioni di iscritti che gli sono valsi la vittoria di uno YouTube Diamond Play Button Award. Classe 1994, Maluma è diventato famoso nel suo paese natale con i singoli Farandulera e Obsesión, raccolti nell'album di debutto, Magia (2012). Nello stesso anno è stato nominato per il Latin Grammy Award come "Best New Artist". Grazie ai brani La Temperatura e Carnaval (2014) ottiene successo nel resto dell'America Latina, confermato dai brani Borró Cassette, El Perdedor e Sin contrato. Negli anni successivi collabora con Ricky Martin, Yandel e nelle hit Chantaje e Clandestino di Shakira, che gli permettono di entrare nelle classifiche internazionali. Dalla firma con Sony Music Latin nel 2015, ha pubblicato vari album di successo: Pretty Boy Dirty Boy (2015), F.A.M.E. (2018), 11:11 (2019), PAPI JUANCHO (2020) e 7DJ (2021). The Love & Sex Tape è il titolo del suo ultimo lavoro discografico dello scorso anno, prodotto da The Rude Boyz. Tra le numerose collaborazioni e i brani pubblicati in questi anni: Que Pena con J Balvin, Que Chimba e Feel The Beat con i Black Eyed Peas, Medellín dal quattordicesimo album di Madonna (Madame X) e i singoli Pa' Ti e Lonely, entrambi in collaborazione con Jennifer Lopez. Sempre con J.Lo ha pubblicato lo scorso anno il brano Marry Me (Kat & Bastian Duet), incluso nella colonna sonora dell'omonimo film diretto da Kat Coiro, che vede Maluma anche in veste di attore al fianco di Jennifer Lopez e Owen Wilson. Con The Weeknd ha dato vita al remix della hit Hawai, mentre con Adam Levine e The Rudeboyz ha pubblicato la scorsa estate il brano Ojalá. Maluma è entrato anche nella scena della moda con il suo stile provocatorio, giovane e autentico, che ha portato Vogue a nominarlo “Menswear Icon in the Making” e “Men’s Fashion Newest Muse” e GQ “Man of the Year”. Nel 2019, ha partecipato per la prima volta al Met Gala ed è stato uno dei primi artisti urban latin di questa generazione ad essere invitato da Anna Wintour. Maluma è molto amato e sostenuto da diversi stilisti come Kim Jones (Dior), Jeremy Scott (Moschino), Olivier Rousteing (Balmain), Donatella Versace, Calvin Klein, Christian Louboutin, Louis Vuitton e molti altri. Ha anche preso parte a campagne pubblicitarie come volto dei brand internazionali Moet Hennessy, Michelob e Adidas. Testimonial di Versace Man, Maluma è stato annunciato come nuovo ambassador di BOSS per la campagna primavera/estate 2023.

New Delhi ha finora registrato mezzo milione di casi di coronavirus. E i medici del Paese hanno lanciato l’allarme in cui avvertono gli atleti del grave rischio per la salute. La detentrice del record mondiale di maratona femminile, la keniota Brigid Kosgei, e il due volte vincitore maschile, l’etiope Andamlak Belihu, sono tra i 49 super atleti che corrono la gara di 21 chilometri, mentre migliaia di dilettanti parteciperanno “a distanza”. Gli organizzatori assicurano “il più alto livello di standard di sicurezza, con zone biosicure” per la gara che inizierà dallo stadio Jawaharlal Nehru. Ma con New Delhi che registra più di 500 mila casi di Covid e la qualità dell’aria nella capitale più inquinata del mondo che oscilla tra “malsana” e “pericolosa”, gli esperti di salute hanno detto che gli atleti dovrebbero pensarci due volte.
“Questa volta sarà un suicidio per i runner prendere parte alla gara. Abbiamo livelli di inquinamento così alti, abbiamo il rischio di coronavirus”, ha detto Arvind Kumar, fondatore della Lung Care Foundation. “Con la presenza della doppia minaccia se le persone continuano a correre nonostante sappiano tutto, beh, non ho parole per esprimere la mia angoscia”, ha aggiunto. “Che tu sia un runner professionista internazionale o un ragazzino di un villaggio, il potenziale di un agente dannoso rimane lo stesso”, ha spiegato il medico. Randeep Guleria, direttore dell’All India Institute of Medical Sciences, il principale ente di ricerca del Paese, ha detto che “in una situazione ideale” la gara non dovrebbe tenersi. “A causa degli alti livelli di inquinamento atmosferico, fare esercizio all’aperto con questo tempo a volte può portare ad un aggravamento dei problemi polmonari”, ha sottolineato. “Ne risentirebbero anche i polmoni di persone super allenate”, ha aggiunto. Solitamente partecipano alla gara anche migliaia di dilettanti, ma a causa del coronavirus e’ stato detto loro di percorrere tra mercoledì e domenica il percorso scelto tra loro e di registrare il loro tempo su un’app.