È finita come doveva finire l’ultima Pagliacciata di Matteo Renzi e dei suoi Lacché. La Recita di Natale del Capo di Italia Viva – come previsto – finisce a tarallucci e vino.
Dopo i ruggiti circensi dei giorni scorsi, ecco la scontata e vergognosa Ritirata del Partito-Giocattolo dell’ex Rottamatore Toscano. Una marcia indietro a piccoli passi per non dare troppo nell’occhio a Quanti avevano preso sul serio le minacce di fiamme e fuoco pronunciate nei giorni scorsi. Il Contrordine confermato nella tarda mattinata di oggi al termine dell’incontro a Palazzo Chigi tra il Premier Giuseppe Conte e la delegazione della Formazione-Bonsai dell’ex Capo Scout.
Rimasto isolato, l’ex Rottamatore ha collezionato l’ultima figuraccia dell’Anno che sta per togliere il disturbo. Ma ormai è noto, per Lui sono medaglie le figuracce con ulteriori annesse cadute di credibilità…
Renzi ha fatto Ammuina, le ha sparate grosse. Ha fatto Casino innanzitutto per dimostrare agli Altri e a Se Stesso la prova della propria Esistenza…
Ma poi – di fronte allo spettro di eventuali elezioni anticipate – se l’è fatta addosso e ha ordinato la scontata e prevista retromarcia.
Detto papale papale e detto sopra le righe, il Cialtrone Toscano al termine della Squallida Recita Natalizia si è confermato per quello che è: un Chiachiello. A Napoli definirebbero Costui “Guappo di Cartone”.
Il Leader di Italia Viva è andato a sbattere contro il Quirinale. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella aveva fatto capire che se la crisi fosse precipitata il Paese sarebbe stato mandato alle Urne. Una soluzione che avrebbe comportato la definitiva uscita – di Renzi e dei Suoi – dai Radar della Politica.
Detto ciò, l’ennesimo Bluff dello Scriteriato Pokerista Toscano si è tradotto in Perdita di Tempo di cui in piena Pandemia il Paese non sentiva proprio il bisogno.
Prima o poi – vedrete – a seppellire il Bluffatore Compulsivo non sarà una risata ma la Sua smodata passione per il Poker…