Nelle ultime 24 ore, da ieri a questa mattina, la pandemia da Covid-19 ha fatto registrare a livello mondiale 622.000 contagi nonché almeno 9.129 decessi, giungendo – secondo i dati della Johns Hopkins University – alla quota complessiva di 72 milioni e 847mila infezioni di cui 1.621.150 rivelatesi letali. Nella sua marcia macabra per i cinque continenti, il virus ha superato nuovi traguardi. Negli Usa sono state oltrepassate le 300mila vittime, in Italia le 65mila, in Spagna le 48mila. Mentre scattano o si preparano a scattare le vaccinazioni di massa appare comunque chiaro che l’effetto dei sieri immunizzanti non potrà essere percepito in tempi brevi e di fronte alla recrudescenza dei contagi in diverse aree del mondo si decide di tornare “a chiudere”. È il caso della Germania e dell’Olanda, ma anche di metropoli come Londra (che da mercoledì passerà al livello 3, ovvero quello di massima allerta sanitaria) e New York, che dopo aver superato la prima ondata epidemica adesso è ricaduta nell’incubo di un’elevata incidenza delle infezioni. A preoccupare è inoltre la notizia, proveniente dalla Gran Bretagna, dell’identificazione di una variante del Covid-19 sull’eventuale capacità della quale di interferire sull’efficacia dei vaccini gli specialisti non possono ancora esprimersi.