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Prorogare il blocco dei licenziamenti per “un mese o due ancora come soluzione ponte può avere senso, ma poi bisognerà cominciare a decidere settore per settore”. È quanto sostiene il presidente del Cnel, Tiziano Treu, in un’intervista al Corriere della Sera in cui spiega: “Dove l’attività è già ripresa, come accade in molti ambiti industriali, dalla chimica all’agroalimentare, non sono necessari né la cassa in deroga né il blocco dei licenziamenti. Al contrario, nel turismo per esempio andrebbe mantenuto più a lungo”. Per Treu, “ammortizzatori sociali e politiche attive vanno affrontate in parallelo. Sulla prima sono ottimista – sottolinea – esistono varie bozze, c’è un lavoro avanzato. È chiaro che non si potranno dare gratis gli ammortizzatori a tutti. Più complicate le politiche attive. Il lavoro è competenza concorrente tra Stato e Regioni. La formazione professionale, addirittura, è competenza soltanto delle Regioni. Oggi abbiamo 20 sistemi diversi. Stando così le cose, non possiamo che sperare nella volontà di ministero del Lavoro, Anpal e delle Regioni di collaborare”. Sul fronte Recovery Treu ha poi ribadito la necessità di un coinvolgimento delle parti sociali: “Data la complessità del Piano e la sua durata – osserva il presidente del Cnel – non sono sufficienti le interlocuzioni generiche con le, parti, come avvenuto finora. È indispensabile pensare a una forma di consultazione strutturata”.