Barsanti ricorda la sua esperienza napoletana: “Ho passato un anno meraviglioso che porterò sempre nel mio cuore!”
È delle ultime ore l’ufficialità della conclusione del campionato di Serie B, che per il girone campano vedeva capolista la Pallacanestro Palestrina di coach Ciccio Ponticiello, che ha chiuso la stagione con 21 vittorie e sole 2 sconfitte. Alla corte dell’allenatore di Sant’Antimo, è tornato a vestire la maglia dei prenestini quell’Andrea Barsanti che nella stagione 2016-2017, trascinó il Cuore Napoli Basket, conquistando Coppa Italia LNP e un’inaspettata promozione in Serie A2. Anche quest’anno la guardia di Lucca, nonostante fosse reduce da un infortunio, ha trascinato i suoi con 6.6 punti, 1.3 rimbalzi e 1.5 assist. Con Barsanti abbiamo fatto due chiacchiere sulla sospensione del campionato, sul cammino della sua Palestrina e sui suoi trascorsi in maglia azzurra, in un’intervista esclusiva ad Hashtag News 24.
È delle ultime ore la notizia che ha sancito la conclusione del campionato di Serie B. Anche in questa stagione siete stati protagonisti da settembre ad oggi. Coach Ponticiello in una recente intervista, ha definito triste la situazione perché di fatto è stato vanificato il lavoro svolto da settembre ad oggi. Credi si sarebbe dovuto ancora aspettare o è giusto si sia chiusa oggi la stagione ?
Ci tengo a precisare che la salute viene prima di tutto e che naturalmente di fronte a questa situazione di emergenza totale, lo sport e tutto il resto è giusto che passi in secondo piano. Detto questo, secondo me la situazione del nostro campionato di serie B, è stata gestita veramente male. Subito pochi giorni dall’uscita del primo DPCM è stata firmata una lettera dalla maggior parte dei presidenti delle squadre di serie B ( tengo a sottolineare che Palestrina non ha firmato questa richiesta ) nella quale veniva chiesto di interrompere subito il campionato. A tale data non potevamo ancora sapere l’entità di questa emergenza, che poi è stata definita come pandemia, tantomeno quanto si sarebbe protratta nel tempo. Perciò ritengo che sia stata una richiesta un pò affrettata. Magari dettata dalla voglia di alcune società di non affrontare ulteriori spese come ingaggi dei giocatori, appartamenti, utenze, più che dettata dal buon senso. Altra cosa che non mi è piaciuta, facendo parte il nostro campionato della stessa Lega della serie A2, entrambi campionati non professionistici, è il fatto che per il nostro campionato non sia stata presa in considerazione nessuna trattativa per vedere di poterlo portare a termine cosa che sta avvenendo per la serie A2. Essendo ancora agli inizi di Aprile credo che ancora un po di tempo poteva essere preso e magari, augurandosi di uscire da questa situazione che stiamo vivendo il prima possibile, decretare sul campo qualche verdetto per concludere questa stagione.
È il secondo anno consecutivo in cui non riuscite a compiere il passo più importante, nonostante il grande lavoro di coach Ponticiello, confermatosi uno dei migliori allenatori della categoria. Qual’è il vostro umore dopo che non potrete portare a termine questa stagione?
Terzo anno consecutivo direi. Perchè anche nella stagione 2017-2018 con coach Lulli abbiamo ottenuto un grandissimo risultato perdendo poi la finale contro San Severo. Rispetto alla squadra dello scorso anno, formata da grandissimi nomi e tantissimo talento, quest’anno eravamo una grandissima scommessa che il coach ha avuto il merito di amalgamare e far giocare in un modo secondo il mio punto di vista straordinario. Inutile dire le doti di Ponticiello, i risultati delle squadre da lui allenate parlano chiaramente. L’umore di tutti noi giocatori, staff, società e addetti ai lavori è a terra! Con la consapevolezza di aver dato il massimo in ogni momento della stagione e consapevoli del grandissimo risultato che abbiamo ottenuto fino a che ci è stato consentito giocare. Poteva essere un’altra stagione piena di gioie sportive, magari vincendo una coppa Italia oppure una promozione oppure chissà entrambe le cose. Questi SCAPOCERATI che ad inizio anno nessuno considerava, hanno vinto 21 delle 23 partite giocate iniziando il campionato con una sconfitta.
Vi siete conquistati la Final Eight di Coppa Italia di Serie B, che molto probabilmente si giocherà a settembre. Come credi debba agire la Lega?
La decisione che ha preso la Lega sulla coppa Italia, facendola giocare a Settembre, secondo il mio punto di vista da giocatore è una cosa veramente assurda. Verrà disputata da squadre composte da giocatori che non si sono guadagnati l’accesso alla competizione sul campo. A me non piacerebbe vincere un trofeo che non mi sono guadagnato! Ma capisco che siano punti di vista. Dato che è stato sospeso il campionato, doveva essere cancellata anche questa competizione.
Sei tornato quest’anno dopo il brutto infortunio. Come valuti la tua stagione ?
Non smetterò mai di ringraziare la società Pallacanestro Palestrina, per avermi concesso la possibilità di tornare a giocare a quel livello che avevo dovuto interrompere, per riprendermi dalla rottura del legamento crociato. Valuto la stagione di quest’anno ottima! Fare meglio di quello che abbiamo fatto direi che sarebbe stato impossibile. Ma rimane un grandissimo senso di incompiuto dal punto di vista sportivo. Poi resta tantissimo dal punto di vista umano, un gruppo di amici che lottavano per un interesse comune di squadra senza mai mettere IO prima di NOI, una società fantastica fatta da persone che hanno un’amore incondizionato per questo sport.
Sei amato da tutti i napoletani, un figlio di Napoli, e immaginiamo stia seguendo anche le vicende azzurre. Che ricordi hai di Napoli?
Essere amato da tutti i tifosi napoletani è una cosa che mi riempie di gioia! Ho passato un anno meraviglioso che porterò sempre dentro di me! I ricordi di Napoli sono tutti estremamente positivi. Fu un anno fantastico, una favola sportiva, una squadra di pazzi completi ma che si divertivano da matti a giocare insieme. Una squadra dove ogni menbro dallo staff alla dirigenza era in piena sintonia con la “pazzia” della squadra. Ancora oggi naturalmente siamo in contatto direi quotidiano con una chat che pullula di cavolate e divertentissima. Un anno concluso nel migliore dei modi! Insomma ogni ricordo è bellissimo, dal palabarbuto stra colmo per i playoff, ai cori che ci venivano fatti dagli ultras, ai messaggi pieni di affetto da parte di tutti i tifosi, le foto delle partite fatte da un super team di fotografi pazzaschi, le abbuffate di pizza, i giri in centro per spaccanapoli.
Che idea ti sei fatto della squadra azzurra?
Naturalmente ho seguito dal mio anno in poi tutte le vicende di Napoli con grandissimo affetto e anche un pò di rammarico per non aver avuto la possibilità di fare la lega 2 dopo la promozione ottenuta sul campo. Quest’anno sono state fatte scelte con tempistiche secondo me errate, mi riferisco a quella del coach Lulli, al quale non è stata data la possibilità di potersi esprimere come allenatore in quella categoria. Avendo in mano tra l’altro, una squadra nemmeno minimamente paragonabile alla corazzata di adesso. Non mi è sembrato giusto il suo esonero solo dopo 2 partite di campionato. Detto questo credo che anche Napoli possa veramente fare bene (dato che il loro campionato a differenza nostra non è ancora stato sospeso ) e mi auguro che il prima possibile torni a giocare al massimo livello.
Sebbene sia stato il tuo secondo anno in quel di Palestrina, quali differenze hai trovato rispetto ad una metropoli come Napoli?
Le differenze tra Napoli e Palestrina sono enormi. In entrambi i posti naturalmente sono stato meravigliosamente. Palestrina è una città perfetta per un giocatore di basket lontano da casa. La società è fatta da ottime persone che fin dal primo momento ti fanno sentire parte di una grande famiglia. Zero problemi di traffico, raggiungi il palazzetto da casa in 5 minuti massimo di macchina e in città tutti ti conoscono e si respira h24 aria di pallacanestro. Napoli è stato direi molto differente. Come è normale che sia in una metropoli. Anche dovuto dal fatto che non avevamo il palabarbuto a disposizione e abbiamo girato credo tutti i palazzetti della provincia di Napoli. Ma in entrambi i posti mi sono trovato benissimo e ho piantato delle piccole radici che con il tempo rimarranno ben salde.
PhotoCopertina: Arianna Contorni