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Un portavoce del ministero della Sanità del Governo di accordo nazionale libico (Gna), Amin al Hashemi, ha annunciato che un uomo e una donna sono stati uccisi mentre altre tre persone sono rimaste ferite a causa della caduta di colpi di mortaio nel quartiere di Arada, a Tripoli. Al Hamshi ha aggiunto in una nota ufficiale che i colpi di mortaio sono caduti vicino a una scuola di Arada “causando danni a un certo numero di case e automobili nella zona”. Il Gna accusa l’Esercito nazionale libico (Lna) di Khalifa Haftar di essere responsabile di “bombardare e colpire i quartieri residenziali di Tripoli”.
Il 4 aprile 2019, le forze di Haftar hanno lanciato un’offensiva per prendere il controllo di Tripoli, il quartier generale del governo libico riconosciuto a livello internazionale. La guerra prosegue nonostante il cessate il fuoco in vigore dal 12 gennaio scorso, su iniziativa turco-russa, e in contrasto con una risoluzione adottata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 12 febbraio che chiede un impegno per una tregua duratura.
L’inviato Onu in Libia, Ghassan Salamé, ha annunciato le dimissioni dall’incarico lo scorso 2 marzo, lasciando temporaneamente la guida dei negoziati intra-libici a Ginevra alla numero due della Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil), la statunitense Stehpanie Williams.