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LONDRA, BLOCCHI DI GHIACCIO SI STANNO SCIOGLIENDO NEL CUORE DELLA CITTÀ.

“Ice Watch” è l’installazione dell’artista Olafur Eliasson che mostra quello che accade nell’Artico.

Mentre alla Cop 24 si parla di clima, l’installazione . I pezzi di ghiaccio sono in mostra davanti al Tate di Londra. Finché non si scioglieranno. I 30 blocchi di ghiaccio che si sono staccati dalla calotta glaciale della Groenlandia e  installati  nel cuore di Londra si stanno sciogliendo. “Ice Watch” dell’artista Olafur Eliasson ci mostra quello che sta accadendo nell’Artico. È questo il motivo per cui, davanti al Tate Modern museum e alla sede europea della fondazione Bloomberg Philanthropies, sono stati posizionati i blocchi di ghiaccio che si stanno sciogliendo inesorabilmente, sotto agli occhi di tutti. Esattamente quello che sta accadendo, proprio ora, nell’Artico e in tutto il mondo a causa dell’innalzamento delle temperature. Farci vedere ciò che è apparentemente lontano. È questo l’obiettivo di Ice Watch London, l’installazione dell’artista Olafur Eliasson che è iniziata mentre il mondo è riunito per parlare di clima a Katowice, in Polonia, alla Cop 24, un appuntamento fondamentale per decidere quello che sarà il nostro impatto sul Pianeta nei prossimi anni.

Ogni anno la calotta glaciale della Groenlandia perde diecimila blocchi di ghiaccio al secondo ed è precisamente da lì, dal fiordo Nuup Kangerlua, che provengono quelli dell’installazione Ice Watch London. Essendo stati prelevati dall’oceano dopo essersi già staccati dalla calotta e una volta che stavano già iniziando il processo di scioglimento in acqua, l’artista afferma che questa azione non influirebbe sull’alterazione della quantità di ghiaccio in Groenlandia Inoltre, lo studio collabora con un’associazione ambientale che lavora con il mondo dell’arte, Julie’s Bicycle, per calcolare l’impatto dell’installazione. I risultati precisi arriveranno una volta completata la performance, ma l’associazione ha stimato che Ice Watch consumerà 35 tonnellate di CO2. “È tanto”, ha commentato Eliasson. “Ma per metterlo in prospettiva, equivarrebbe a portare 33 persone da Londra a Nuuk, in Groenlandia, per fargli vedere in prima persona la calotta glaciale che si scioglie”.

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