L’esposizione al Museo delle Arti applicate e decorative di Mosca
Si inaugura oggi, al Museo delle Arti applicate e decorative di Mosca, la mostra “60 anni di Made in Italy”, iniziativa promossa dall’Istituto italiano di cultura in Russia e realizzata in collaborazione con Galgano & Tota Associati, con lo scopo di promuovere la cultura italiana e diffondere lo stile ed il ‘modo di vivere’ del Bel Paese. Più di 50 capolavori, tra creazioni di alta moda, oggetti accessori e bijoux, saranno in mostra per rendere omaggio al genio sartoriale di alcuni dei principali protagonisti della moda e del design italiano e allo stesso tempo raccontare come il Made in Italy abbia affermato il proprio successo nel tempo ed in tutto il mondo, rendendo tangibile e riconoscibile quello che viene definito ‘lo stile italiano’. Roberto Capucci, Antonio Marras, Giorgio Armani, Dolce & Gabbana, Prada, Ermanno Scervino, Ferré, Versace e Valentino sono solo alcuni degli stilisti di cui si potranno ammirare abiti e accessori indossati da attrici e top-model internazionali, in occasione di red carpet, cerimonie degli Oscar o importanti pellicole cinematografiche. Alcune creazioni sono iconiche e rappresentative del periodo della Dolce Vita. È il caso del famoso abito ‘pretino’, creato dalle Sorelle Fontana e indossato da Ava Gardner nel film ‘La Contessa Scalza’, poi riproposto in un nuovo stile da Anita Ekberg nel celebre film di Federico Fellini, ‘La Dolce Vita’. Con l’esposizione si conclude il mandato di Olga Strada a direttrice dell’Istituto italiano di cultura a Mosca e dunque l’evento in qualche modo tirerà le fila del lavoro svolto in quattro anni. “La moda, soprattutto in Italia”, fa notare la Strada, “e’ strettamente connessa alla cultura del Paese, alla sua storia, arte, architettura, cinema, ai suoi sapori e umori, alla sua regionalità e tradizioni, alla saggezza dell’artigianato e al genio del creatore”. A suo dire, la mostra sarà “una passeggiata, lungo un percorso fatto di stili diversi, attraverso un periodo di storia italiana dagli anni Sessanta ad oggi, dove la moda, intesa nella sua globalità, funge da specchio dei cambiamenti della società italiana”. A curare la mostra – che si svolge sotto il patrocinio dell’ambasciata d’Italia in Russia – sono Fiorella Galgano e Alessia Tota.