La scorsa settimana il dolore era troppo. Diego Armando Maradona era appena scomparso e Massimo Ranieri non aveva la forza di celebrare l’uscita del suo nuovo disco, ‘Qui e adesso’. Ora, a qualche giorno di distanza, si presenta davanti ai giornalisti via “Zoom” e chiede nuovamente scusa, “ma so che avete capito tutti, non ce la facevo”. È finalmente il momento di raccontare l’album: 17 brani, frutto della collaborazione con Gino Vannelli, cantante e compositore canadese che, da direttore artistico del progetto, ha prodotto e curato gli arrangiamenti delle canzoni. L’intento era quello di realizzare un disco che potesse raccogliere brani inediti e non, rendendo onore ad alcune perle pubblicate negli anni ’70 che non avevano trovato spazio nella promozione discografica di allora a causa degli impegni teatrali dell’artista: tra questi, ‘Via del Conservatorio’, ‘Ti Ruberei’, ‘Per una donna’, ‘Quando l’amore diventa poesia’.
Tra gli inediti, invece, troviamo anche ‘Quando il sogno diventa inutile’, brano che il grande Charles Aznavour regalò a Ranieri pochi anni prima di morire.’Qui e adesso’ è stato preceduto dall’inedito ‘Mia Ragione’, che Ranieri ha presentato da super ospite durante lo scorso Festival di Sanremo. E, a questo proposito, Massimo ha raccontato di avere ancora un sogno nel cassetto. Tornare, non da ospite nè da concorrente, ma da conduttore: “Sono vecchio per la gara, largo ai giovani. A meno che l’anno prossimo non mi propongano la direzione artistica o la conduzione. Anzi, lo farei più come conduttore che da direttore artistico. Magari con qualcuno al mio fianco che mi aiuti”. Intanto, però, l’occasione di tornare in tv c’è. Il disco, infatti, verrà presentato su Rai3 nel corso dello show omonimo, rimandato anche questo di una settimana per lasciare spazio al ricordo di Maradona, e che debutterà giovedì sera.
Ranieri racconta che all’inizio non voleva andare in televisione, ma di essere stato convinto da Franco Di Mare, napoletano come lui: “Pensando che non avrei fatto il varietà, ma una cosa nuova, mi sono attizzato. Così è nato uno show che è uno spettacolo di canzoni ma anche un talk show, con chiacchierate insieme a tanti colleghi”. Fra loro Gianni Morandi e Giuliano Sangiorgi.Il tutto, però, non in uno studio televisivo, ma in un teatro, perché “è lì che sono nato e mi sembrava doveroso dare il segnale che il teatro è vivo, soprattutto in questo momento”.