Lo scorso 18 maggio l’Associazione Assomusica, alla luce delle vigenti disposizioni governative in tema di salute pubblica che vietano assembramenti di persone, annunciava il rinvio dei grandi eventi live previsti per il 2020. Una decisione condivisa dalla gran parte dei produttori e organizzatori di spettacoli di musica dal vivo quali Friends & Partners, Live Nation, Magellano, Vertigo, Vivo Concerti, Comcerto, D’Alessandro e Galli, Daze, che hanno fato sentire unita la loro voce. Tuttavia, alcuni promoter indipendenti come OTR Live, Imarts, Ponderosa, Color Sound hanno deciso di non accodarsi a questa decisione, e stanno già lavorando per progettare un tour per gli artisti che rappresentano, da sviluppare nei mesi di luglio, agosto e settembre. L’organizzazione di questi eventi garantirebbe il mantenimento del massimo rispetto delle direttive del Governo. Il decreto stabilisce infatti che l’attività concertistica in Italia potrà ripartire il 15 giugno 2020, salvo decisioni diverse da parte di regioni e province autonome in relazione all’andamento della curva epidemiologica. I concerti si potranno tenere a condizione che vi siano solo posti a sedere numerati e distanziati di un metro, per un numero massimo di 1000 per gli spettacoli all’aperto e 200 per quelli in luoghi chiusi.
Un allegato del decreto stabilisce inoltre le linee guida: mantenimento del distanziamento interpersonale, anche tra gli artisti; misurazione della temperatura corporea a tutti, spettatori, artisti e lavoratori, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C; utilizzo obbligatorio di mascherine per gli spettatori; utilizzo di dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori; periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti; adeguata areazione naturale e ricambio d’aria; disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani; divieto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli. E ancora: utilizzo della segnaletica per far rispettare la distanza fisica; regolamentazione dell’utilizzo dei servizi igienici in maniera tale da prevedere sempre il distanziamento sociale; limitazione dell’utilizzo di pagamenti in contanti, ove possibile; vendita dei biglietti e controllo dell’accesso, ove possibile, con modalità telematiche; comunicazione agli utenti, anche tramite l’utilizzo di video, delle misure di sicurezza e di prevenzione del rischio.
#scendoinpalco
L’obiettivo è dunque quello di risollevare l’attività di tutti coloro che operano nel settore dello spettacolo, in questo momento in grande difficoltà come gran parte dei lavoratori di ogni settore produttivo italiano. Max Gazzè è il primo tra gli artisti nel panorama big della musica italiana a rompere il silenzio. Il cantautore ha deciso infatti di tornare sul palco per permettere alle tante figure invisibili del mondo dello spettacolo di riprendere il lavoro, appoggiando l’iniziativa del suo promoter Francesco Barbaro (OTR Live): «Ero un musicista pieno di sogni nel cassetto quando nel 1994 ho conosciuto quel folle visionario di Francesco Barbaro e da allora OTR è diventata la mia seconda casa e la mia famiglia. In quasi 30 anni insieme abbiamo condiviso mille esperienze e idee. Oggi voglio che la sua battaglia per non fermare la musica diventi anche la mia. Ho deciso di rimandare di un paio di mesi la registrazione del nuovo disco, di rinunciare ai cachet standard dei grandi live per ridare la dignità del lavoro a chi è fermo. “Scendo in palco” per 1000 posti a sedere insieme a coloro che da anni mi accompagnano e senza i quali non esisterebbero i concerti, dai musicisti allo staff che lavora dietro le quinte. Ripartiamo dopo i minuscoli locali degli inizi, i club, i teatri, l’Arena di Verona, le Terme di Caracalla e i grandi festival, ripartiamo per far sì che questo piccolo spazio diventi una cosa grande per tutti. Non dimentichiamoci di quello che una musica può fare!» ha raccontato l’artista.
Max ha annunciato sui social che partirà in tour il 2, 3 e 4 luglio per dare il via al ritorno dei grandi live con tre date a Roma, alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica. L’artista sarà accompagnato dalla sua band storica, nessuna formazione ridotta né di musicisti, né di crew tecnica e di produzione, tutti di nuovo sul palco per rilanciare la filiera della musica dal vivo. La scaletta mescolerà i successi dei primi album ai brani più recenti; non mancheranno le sorprese, in un viaggio nella trasversalità del cantante.
Diodato, “Concerti di un’altra estate”
Dopo Max Gazzè, l’Auditorium Parco della Musica annuncia l’arrivo di un altro amatissimo artista italiano. Diodato, vincitore di Sanremo 2020, che avrebbe avuto in primavera dei live all’Alcatraz di Milano e all’Atlantico di Roma, porterà dal vivo il suo ultimo album intitolato “Che vita meravigliosa”, un inno universale alla vita, «seducente, miracolosa». L’album, che contiene 11 tracce, è stato anticipato dal grande successo della title track “Che Vita Meravigliosa”, che ha raggiunto la Top 5 su iTunes, la Top 5 su Shazam e la Top 20 dell’airplay radiofonico, oltre ad essere contenuta nella colonna sonora dell’ultimo film campione d’incassi di Ferzan Ozpetek “La Dea Fortuna” uscito a dicembre 2019.
Cinque gli appuntamenti inediti e fuori programma che vedranno il cantante suonare dal vivo in alcuni posti straordinari, nel rispetto delle regole attuali. Queste le date dei “CONCERTI DI UN’ALTRA ESTATE”: il 4 luglio un concerto pomeridiano in Valle d’Aosta a oltre duemila metri di altitudine al Musicastelle Outdoor; il 25, 26, 27 luglio alla Cavea – Auditorium Parco della Musica, Roma (sarà possibile utilizzare i biglietti della data dell’Atlantico per prenotare il proprio posto seguendo le indicazioni degli organizzatori) e il 4 agosto un concerto all’alba all’Indiegeno Fest – Teatro di Tindari.
In un post su Instagram il cantautore ha condiviso le sue emozioni nel tornare a suonare dal vivo: «Ho pensato tanto al momento in cui ci saremmo ritrovati – racconta Diodato. Ho pensato a tutti voi che in questi mesi mi avete scritto cose bellissime, che mi avete raccontato le vostre storie, che avete fatto di tutto per farmi sentire speciale e siete riusciti ad alleviare la solitudine. Ho pensato ai miei amici, ai miei compagni di viaggio, professionisti che da anni mi permettono di dare il meglio su un palco e che sono stati tra i più colpiti da questa situazione. Ho pensato al giorno in cui saremmo tornati ad essere un corpo unico, capace di raccontare quanto tutto questo sia importante per una società libera, sana, felice. Ho pensato che questa estate potesse essere il momento giusto per tornare a guardarci negli occhi e provare a ripartire. Tornerà la vita di prima, quella in cui potremo ammassarci in un club, stringerci e urlare in uno stadio, mischiarci, ma quel giorno, forse, sarà ancora più bello ricordare questi primi passi fatti insieme. E allora ecco le nostre occasioni speciali, concerti che saranno figli di questo tempo, certo, ma che porteranno in ogni nota, in ogni gesto, in ogni istante, tutta la consapevolezza, tutto il bagaglio di un vissuto che, mai come in questo momento, potremmo definire comune. Concerti di un’altra estate, appunto. Che in questa estate e in quell’orizzonte io ci credo ancora».
PhtoCredit: Massimo Solimene