“Apprendiamo che il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, farmacista, ha dichiarato, in una recente intervista, che per battere le liste d’attesa bisognerebbe garantire le analisi di base, in convenzione con il SSN, anche nelle farmacie presentando la ricetta del medico. Se non siamo alla follia poco ci manca”. Così, in una nota, il dott. Pietro Miraglia, segretario regionale di Federbiologi Snabilp Sicilia, l’organizzazione sindacale dei biologi titolari di laboratori di analisi cliniche (sia in forma singola che associata). “Il sottosegretario – incalza Miraglia – non sa di cosa parla. Fermo restando il massimo rispetto per la figura professionale del farmacista, occorre ricordare che le prestazione di laboratorio, di cardiologia e quelle di altre specialità (pensiamo, ad esempio, ad un elettrocardiogramma, ad un holter cardiaco o pressorio), vengono eseguite da professionisti sanitari titolari di studi certificati da controlli di qualità non solo obbligatori, ma anche rigidi, severi e scrupolosi e per questo accreditati, ogni tre anni, dalle Regioni con accurate verifiche per appurare la loro idoneità all’erogazione di tali servizi”. “Come si fa – prosegue il segretario di Federbiologi – a pensare di autorizzare prestazioni specialistiche così delicate in ambienti come quelli delle farmacie, normalmente deputati alla vendita di svariati prodotti tra i quali cosmetici, presidi ortopedici, occhiali e creme?!?”. “La proposta di parte del sottosegretario va stoppata sul nascere. Ci auguriamo che il farmacista Gemmato sia fermato in tempo dalle istituzioni sanitarie e dal suo stesso presidente del Consiglio” conclude Miraglia.