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MOLTO RUMORE PER NULLA. SALVINI FA RETROMARCIA, NIENTE CRISI

Molto rumore per nulla, avrebbe detto William Shakesperìare di fronte alla giornata appena trascorsa.

E’ stata quella di ieri una giornata di ordinario disordine intellettuale e politico; una giornata all’insegna di accuse, veleni, insulti e retromarce; una giornata tra il fuoco e le fiamme che hanno avvolto i Soci di Governo, Luigi Di Masio e Matteo Salvini; una giornata in cui – alla fine della Fiera – si è stagliato nitido su tutto il Mistero che trattiene il Leader della Lega dall’aprire la crisi di Governo.

E’ Lui – Matteo Salvini – con le sue sgrammaticature istituzionali, politiche, culturali e umane a provocare e a creare tensioni; è Lui a fare strame del bon ton istituzionale; è Lui con affermazioni irridenti e tracotanti a tirare fino allo stremo la corda.  Ma poi si guarda bene dal farla spezzare…

E’ un comportamento schizofrenico – questo – di cui ieri si sono avute ampie dimostrazioni. Roba da convocare a consulto i migliori allievi di Sigmund Freud, Carl Gustav Jung e Erich Fromm. Per venire a capo della patologia che agita Salvini ci vogliono Quelli Buoni, ma Quelli veramente Buoni…

Detto ciò, è tutta da indagare la vera ragione per cui Matteo Salvini – Leader del Carroccio, nonché Vicepremier, Ministro dell’Interno, Capo Religioso della Lega Etc. Etc – dopo avere attaccato e provocato il Socio di Governo (liturgia pressocché quotidiana) non agisca di conseguenza e non faccia cadere il Governo.

E torna l’interrogativo: di cosa ha paura Salvini peraltro fresco del recente successone ottenuto alle Europee?

Teme forse gli sviluppi del Russiagate di cui l’Espresso ha peraltro annunciato la pubblicazione di documenti scottanti nel numero in edicola domenica prossima? O teme che la eventuale crisi di governo non porti necessariamente al voto anticipato e che la stessa determini la nascita di un nuovo Governo dal quale resterebbe escluso? O – ancora – teme di essere oggetto di un ricatto politico in seguito alle proprie oscillanti e poco cristalline scelte Geopolitiche? O, infine, sta vivendo l’incubo della caduta, è angosciato dalla possibilità della fine della personale carriera politica in seguito alla eventuale scoperta di bugie e omissioni sull’Affaire “Rubli-Gasolio-Nuovi Equilibri Geopolitici Italiani”?

Non c’è dubbio, è in confusione mentale il Signor Ministro dell’Interno. E il deficit di lucidità lo spinge a fuggire dalle domande che intende formularGli il Parlamento. Sa che da martello è diventato incudine. Una condizione che – all’occorrenza – lo fa  adattare a fare anche da punchball al ringalluzzito Luigi Di Maio. Metamorfosi – queste – destinate a incidere in modo rilevante sul quadro politico nazionale.

Dulcis in fundo, manca soltanto un giorno alla chiusura della finestra elettorale autunnale. E ne mancano due alla pubblicazione dell’annunciato nuovo scoop de L’Espresso. Dopodiché – siatene certi – ne vedremo delle belle…

Ps. Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola attenzionata dalla maiuscola.

 

19/03/2019  h.05.10

 

 

 

 

 

 

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