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MUSICA, JOVINE LANCIA “L’EFFETTO” IL SUO NUOVO SINGOLO

Ideato prima della pandemia ma da questa travolto condizionandone promozione e distribuzione

“L’Effetto”, scritto dallo stesso Jovine, con le musiche di Alessandro Aspide, le chitarre di Giuseppe Spinelli e gli arrangiamenti di Massimo D’Ambra, è un brano introspettivo che ben si adatta al momento che tutti stiamo vivendo. Racconta di ansie, di turbamenti, di paure e fragilità – “Sto jenn a sotto ma nun m’accappott, ma che ne sai, ‘a capa mia sta sotto e n’copp o’core sbatte ma n’o sent m’piett, cercavo affetto e mo’ aspetto l’effetto” -, emozioni che non sono preludio a un crollo ma a una trasformazione. “L’epidemia ci ha dato tempo per pensare – spiega Valerio Jovine – innanzitutto alle nostre fragilità, alla nostra precarietà e al fatto che nessuno basta a sé stesso.

È un momento storico di trasformazione che vivo sia dal punto di vista personale che collettivo. Abbiamo la possibilità di ritrovarci come comunità, di riscoprire il valore degli affetti, sono sicuro che quello che sta avvenendo ci cambierà per sempre, ora il segno di questo cambiamento dipenderà da tutti noi, da come ne sapremo uscire e come impareremo a vivere di nuovo”. “Intorno a me – prosegue l’artista – vedo troppa gente senza un sostegno economico, parlo dei precari, dei lavoratori in nero, dei lavoratori atipici, troppa le persone che faticano a mangiare anche nel mondo della musica, se non hai fatto almeno 30 concerti certificati e regolarmente pagati nell’ultimo anno non hai diritto al sussidio statale. Per non parlare del problema degli affitti, che riguarda milioni di persone.

È in questa fase che dobbiamo riscoprirci comunità, dobbiamo trovare nel mutualismo, nell’aiuto reciproco una nuova genesi. Davanti a queste paure dobbiamo sentirci più forti per andare avanti”. Se il testo di “L’Effetto” è antecedente l’emergenza sanitaria da Covid-19 il video, invece, è stato realizzato in pieno isolamento. “Ho preso dall’armadio una vecchissima Nikon – spiega Jovine – ho cercato le inquadrature migliori giocando con la luce. Gli attori? Due neofiti speciali: i miei figli, che si sono prestati al playback. Ho deciso di riprendere anche una scena per me molto intima e che, per chi non mi conoscesse, rimarra’ nella storia. Ho deciso di rasarmi i capelli e di togliere il cappellino. È stato un bisogno che ho sentito, uno di quegli elementi di cambiamento che mi ha attraversato in questi mesi”.

Il montaggio è stato poi affidato a Raffaele Zarra, giovane videomaker residente a Torino che, dalla quarantena di casa sua, ha montato le clip girate da Valerio; e per la copertina del disco Jovine ha lanciato un contest pubblico, scegliendo tra tutte l’opera di Pasquale Castronuovo. “L’Effetto doveva uscire proprio adesso, ma posso dire che in questo momento lavoro sui nuovi progetti 24 ore al giorno. Questa nuova condizione di dimensione “casalinga” non mi ha sopraffatto, anzi… mi ha dato la carica per riprendere in mano tutto quello che stavo facendo prima della pandemia, con un impulso nuovo. La musica non si può fermare – rimarca Jovine – la musica deve raccontare quello che stiamo vivendo, deve contribuire a dare un segno al cambiamento. È troppo importante”. “Il senso di cambiamento parte innanzitutto da sé stessi – conclude l’artista – oggi mi sento una persona diversa che guarda il mondo con occhi differenti, forte della mia storia ma anche consapevole che quello che sta avvenendo mi sta rendendo una persona nuova”. Il brano è disponibile su tutte le piattaforme, il video su YouTube. 

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