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Napoli, a Verona un esame da non fallire

Torna ad allenarsi anche Osimhen. In attacco ancora Petagna con Insigne, Lozano e Zielinski

L’esame Verona sarà il più difficile. Domani alle 15 si torna in campo dopo la delusione della finale di Supercoppa persa contro la Juventus. A Verona si chiude il l’altalenante girone di andata degli azzurri che comunque sono nella zona  alta della classifica. Ma ora Mertens, seppur non al meglio, è rientrato in gruppo e presto dovrebbe toccare anche a Osimhen, che oggi ha svolto l’intera seduta di allenamento con la squadra e potrebbe essere addirittura presente a Verona. La premessa indispensabile per provare a cambiare passo nel girone di ritorno ma prima si passa per Verona, per il Verona che impone il suo timbro alle partite, sfide uomo contro uomo a tutto campo, come avviene contro l’Atalanta. E se Gattuso spera in un risultato analogo (4-0 ai bergamaschi a settembre) le incognite sono di natura fisica, complice il dispendio di energie. Per il Napoli ci saranno le trappole disseminate da Juric, che proverà a impedire il palleggio azzurro che parte dal basso.. E quindi una chiave potrebbe essere la palla lunga del portiere colombiano su Petagna, sebbene l’ex Spal non sia un fenomeno nel gioco aereo. Sarebbe un modo per saltare la prima pressione, senza intestardirsi nel fraseggio nella propria metà campo, perché se Maksimovic garantisce una circolazione migliore rispetto a Manolas c’è da registrare l’assenza di Fabian, con Demme e Bakayoko che devono innescare Zielinski. Un’altra opzione: piazzarsi a tre in fase di costruzione, con Mario Rui più alto a sinistra. Opzioni, idee, soluzioni che Gattuso avrà preparato, sebbene in poco tempo. Ma ora non si può fallire.
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