Contro il Chievo, il Napoli ottiene una vittoria facile. Fin troppo.
Il Napoli batte il Chievo e lo condanna anche aritmeticamente alla serie B. Una vittoria che giunge attraverso una gestione di ordinaria amministrazione contro una squadra che non può certo considerarsi un test attendibile. Anzi, sarebbe il caso di non considerarlo proprio per niente, visto che nemmeno contro la squadra clivense, il Napoli è riuscito a non incassare goal.
La difesa è il reparto che preoccupa di più, sia il tecnico che i tifosi. Eppure una chiave di lettura sulla clamorosa inversione di tendenza degli ultimi mesi potrebbe esserci e la si potrebbe chiamare Raul Albiol. E già, perché proprio da quando manca l’esperto difensore spagnolo la difesa ha iniziato a scricchiolare, anche in maniera pesante.
Koulibaly, ormai conclamato top player di livello internazionale è ancora leggermente immaturo alla “guida” del reparto difensivo. Praticamente insuperabile nell’uno contro uno, oppure negli scatti in recupero, pecca non di rado di comunicazione con i compagni di reparto. Difetto accentuato dall’ottimo Meret che non riesce ancora a fare le “chiamate” giuste in difesa.
Raul Albiol era il saggio ed esperto direttore dei meccanismi difensivi di questo Napoli che, purtroppo, sta facendo le spese di questa pesante mancanza. Ancelotti lo sa e cerca disperatamente una soluzione, sia individuale (tra Maksimovic e Chiriches) sia tattica.
Il preciso momento storico che sta vivendo il Napoli è molto difficile. L’addio di Hamsik, seppur legittimo, resta un mistero in un campionato che, anche se non abbia più nulla da dire in termini scudetto, vedeva quasi l’obbligo di provarle tutte per tentare di riportare all’ombra del Vesuvio una coppa europea. Sembra essere stato il lancio della spugna di una generazione di calciatori che ha comunque segnato un epoca nel Napoli che certamente, dalla prossima stagione, verrà quasi rifondato per disegnare gli ideali di gioco di Carlo Ancelotti. Ma non corriamo, c’è un importante risultato da inseguire e tutti hanno il dovere morale di combattere fino all’ultimo istante per ottenerlo. Quindi giovedì, tutti al San Paolo.