Un “ponte per il futuro“. E’ iniziato il conto alla rovescia per l’ottava edizione del Premio “La Convivialità Urbana“, concorso internazionale di idee per rispondere alla sfida di ripensare il Ponte di via San Giacomo dei Capri a Napoli, grande infrastruttura che giace, incompiuta e abbandonata al degrado dal 1982.
L’iniziativa è stata voluta e organizzata dall’associazione “Napoli Creativa“, in partenariato con “Premio GreenCare alla ricerca del verde perduto“, e si rivolge a gruppi multidisciplinari formati da architetti e designer, con l’obiettivo di divulgare e promuovere un approccio partecipato nel campo della progettazione urbana.
La sfida del 2022 è quella di progettare e ripensare lo spazio del ponte affinché diventi, come spiegano gli organizzatori: un luogo a disposizione della collettività per nuove occasioni sociali e culturali, ma soprattutto – è lo scopo del premio – si realizzi una infrastruttura ecosistemica valida che recepisca i più avanzati orientamenti di sostenibilità ambientale in tema di verde pubblico urbano. Uno spazio verde, dunque, sostenibile dal punto di vista della manutenzione che, con il suo corredo di piante, attutisca i livelli d’inquinamento atmosferico di un’area della città densamente percorsa dal traffico veicolare. Uno spazio facilmente accessibile che, in un quartiere densamente abitato ma con scarsità di parchi e giardini fruibili, esalti la funzione del parco quale luogo privilegiato di incontro e di convivialità tra i cittadini e favorisca l’integrazione ed il benessere psicofisico promuovendo nuovi stili di vita eco-friendly.
Il concorso di idee mette in palio 10.500 euro da destinare a progettisti che sappiano pensare una soluzione innovativa, verde, e sostenibile. Ci sarà tempo fino al 3 maggio 2022 per presentare i progetti che saranno valutati da una giuria di prestigio, formata da docenti universitari, architetti e professionisti di fama internazionale, tra i quali spiccano Manuel Ruisanchez, docente dell’Università Politécnica della Catalogna; Javier Arpa Fernandez, curator of public Programs, Faculty of Architecture and the Built Environment TU Delft e Fabrizio Mangoni di Santo Stefano, docente di Urbanistica, DIARC, dell’università Federico II, Napoli. Le migliori proposte saranno poi esposte al PAN (Palazzo delle Arti Napoli) dal 14 al 16 giugno e votate anche dai cittadini. Tutti i progetti saranno messi a disposizione dell’amministrazione locale, che potrebbe recepirli seguendo il modello di altre città (Parigi, New York) nelle quali le sopraelevate urbane abbandonate sono state trasformate in parchi pubblici.
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