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Napoli e Giappone, culture a confronto. Il 29 novembre a Kumano spettacolo di teatro, musica e arte kamishibai

“Leo in Napoli Bay” è lo spettacolo che Gigi D’Errico porterà in scena nella cittadina nipponica.

Napoli incontra il Giappone tra spettacoli, arte e cultura. Nella cittadina nipponica di Kumano, il 29 novembre, il Bunka Kouryu Center andrà in scena “Leo in Napoli Bay” di Gigi D’Errico, artista di origini napoletane che vive da oltre 15 anni in Giappone. Lo spettacolo prende le mosse da “Lo Guarracino“, storica canzone napoletana e sarà proposto in chiave kamishibai, che, letteralmente, significa  “dramma di carta“; una narrazione d’origine giapponese in cui vi è la presenza di una voce che racconta la storia, supportata da immagini che “viaggiano” di pari passo con la vicenda.

D’Errico indosserà gli abiti di Pulcinella cantando una le storie d’amore più celebri della panorama partenopeo. L’evento è organizzato dall’Istituto italiano di Cultura di Osaka, diretto da Stefano Fossati, e dal Comune di Kumano, guidato dal sindaco Kanji Kawakami, con l’ausilio degli Uffici Relazioni Internazionali delle Città di Kumano e dal Comune di Sorrento, con l’impegno del sindaco Giuseppe Cuomo, coordinati rispettivamente da Valentina Formisano ed Antonino Fiorentino. Lo scorrimento di cinquanta tavole a colori sono realizzate dall’artista napoletana Floriana D’Ammora e prodotte dall’Istituto italiano di Cultura di Osaka.

La rappresentazione artistica ha già fatto tappa a al Castello di Nagoya e all’Università per Stranieri di Kyoto riscuotendo un grande successo. E’ lo stesso Gigi D’Errico a spiegare come si intreccia la cultura napoletana con quella giapponese. “Nei libri di testo dei ragazzi giapponesi delle scuole medie e superiori – spiega l’artista- sono presenti quattro canzoni napoletane che essi studiano quale esempio di alta poetica italiana: ‘O sole mio, Santa Lucia, Torna a Surriento e Funiculi’ funiculà. Di ognuna di queste ne esistono diverse versioni e adattamenti in lingua giapponese e spesso capita di ascoltarne le melodie come sottofondo per pubblicità televisive. Melodie familiari, insomma. Ma purtroppo in molti ignorano l’origine di questo repertorio. Ecco allora l’idea di creare un prodotto di edurtainment, educational entertainment, destinato esclusivamente ai ragazzi e alle famiglie, da proporre alle scuole giapponesi come parte delle loro attività extracurricolari a partire dal 2019″. 

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