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NAPOLI HA IL VOLTO DI MARTIN LUTHER KING, IL NUOVO MURALES DI JORIT

Nel quartiere Barra, Jorit disegna l’icona della giustizia sociale

È dedicato a Martin Luther King, un’icona della giustizia sociale, il nuovo murales di Jorit, street artist partenopeo, da alcuni soprannominato il Bansky italiano. La maxi opera, che ritrae il volto del leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani con due strisce rosse sulle guance, marchio caratteristico di Jorit Ciro Cerullo, è stata realizzata su un edificio del quartiere Barra, a Napoli Est, e si intitola “I have a dream”. Prima di realizzarlo, Jorit su Instagram aveva chiesto ai suoi followers di scrivere il loro di sogno e aveva poi riportato i più belli sul muro dell’edificio. C’è chi ha chiesto “Dignità e lavoro per Napoli est”, chi di sconfiggere la malattia per sempre e chi ha chiesto la Pace”.

 
Il murales è stato finanziato dalla Fondazione Banco di Napoli con un progetto coordinato dalla cooperativa Il tappeto di Iqbal. Jorit Ciro Cerullo, conosciuto semplicemente come Jorit (Napoli, 24 novembre 1990), è un artista italiano, specializzato in arte da strada, attivo principalmente a Napoli. Hanno scritto su di lui le più grandi testate giornalistiche internazionali da The Guardian, BBC,  Middle East Eye, TeleSur, Euronews. Jorit è stato riconosciuto da critici internazionali come Achille Bonito Oliva e la sua attività artistica è divenuta materia di studi e trattati universitari. Jorit affianca a un profondo realismo e a una grande padronanza tecnica del mezzo pittorico forti messaggi di natura sociale. Jorit ha incominciato a farsi conoscere a partire dal 2005 attraverso una serie di graffiti eseguiti a Napoli, nella periferia nord e nel centro storico. I primi lavori, pur esprimendo elementi di originalità stilistica, erano molto legati all’espressione tipica del Graffitismo tradizionale.

Jorit ha realizzato in questo primo periodo numerosi dipinti su treni su muri illegali e ha frequentato le Yard (depositi dei treni dove i writer sono soliti dipingere in maniera illegale su di essi) di molti paesi europei. Nei primi anni l’attività pittorica di Jorit è affiancata da una costante militanza politica che lo porta a entrare in contatto con i movimenti no-global e di rivendicazione dei diritti sociali. A partire dal 2005 le opere di Jorit incominciano ad avvicinarsi sempre più a uno stile figurativo. Con il tempo pur non abbandonando mai del tutto il Graffitismo, Jorit ha incominciato a concentrarsi prevalentemente sulla raffigurazione realistica del volto umano.

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